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Lerry Gnoli: l’autista del trattore che ha sconvolto la spiaggia con la sua controversa dichiarazione

Lerry Gnoli: l'autista del trattore che ha sconvolto la spiaggia con la sua controversa dichiarazione

Lerry Gnoli: l'autista del trattore che ha sconvolto la spiaggia con la sua controversa dichiarazione

Lerry Gnoli, un uomo di 54 anni e titolare di una ditta specializzata in macchinari per la movimentazione del terreno, si trova al centro di un’inchiesta per omicidio colposo a seguito di un tragico incidente avvenuto sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, in Emilia-Romagna. Questo evento ha portato alla morte di Elisa Spadavecchia, una turista di 34 anni, investita dal trattore che Gnoli manovrava. Le conseguenze di questo tragico incidente hanno scosso la comunità e sollevato interrogativi sulla sicurezza e l’autorizzazione dei lavori in spiaggia.

le dichiarazioni di lerry gnoli

In un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, Gnoli ha contestato le accuse di esercitare un lavoro abusivo, dichiarando con fermezza: «Io potevo lavorare. Sono pieno di carte che lo dicono». La sua difesa si basa sull’affermazione di avere tutte le autorizzazioni necessarie per effettuare lavori di manutenzione in spiaggia, in particolare dopo una mareggiata che ha colpito la zona il 16 maggio. Ha affermato:

  1. «Ho l’autorizzazione per operare valida fino al 31 maggio dalle 7 alle 19».
  2. «Seguo i regolamenti di Regione e Capitaneria».
  3. «Sono stato visto dai bagnini e dalle autorità locali mentre eseguivo i lavori».

la dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto in un sabato che doveva essere come tanti altri. Gnoli ha raccontato di aver utilizzato il trattore per poi passare a una ruspa per rincalzare una torretta. Mentre manovrava, ha affermato di non aver visto Elisa Spadavecchia, che sarebbe stata chinata e rivolta verso il mare, con un cellulare in mano. Ha dichiarato:

  • «Io lei non l’ho vista, so che era chinata e rivolta verso il mare, mi hanno detto che aveva in mano il cellulare. Me ne sono accorto solo dopo».
  • Ha aggiunto di essere stato il primo a chiamare i soccorsi.

le preoccupazioni sulla sicurezza

Tuttavia, il sindaco di Cervia ha contestato le affermazioni di Gnoli, dichiarando che i lavori non erano autorizzati. Questa situazione complessa ha portato alla luce il passato problematico di Gnoli, già coinvolto in un incidente simile nel marzo 2022, in cui aveva investito e ucciso Giuseppe Guercioli davanti a una chiesa. In quell’occasione, era stato trovato positivo alla cocaina e la sua patente era stata revocata. Queste informazioni hanno sollevato ulteriori preoccupazioni sulla sua idoneità a operare macchinari pesanti.

Gnoli ha cercato di difendersi dalle accuse, specificando che, nonostante la revoca della patente, non è necessaria una patente di guida per operare i macchinari, ma è sufficiente un’abilitazione specifica, che lui sostiene di possedere. Ha anche denunciato le “falsità” che circolano riguardo alla sua persona e alla sua famiglia, affermando che il dolore e la sofferenza causati da queste notizie infondate sono stati devastanti.

La questione degli incidenti sul lavoro e della sicurezza nella movimentazione di macchinari pesanti in contesti pubblici come le spiagge è di fondamentale importanza. Con l’aumento delle attività ricreative e turistiche, è essenziale garantire che i lavoratori siano adeguatamente formati e che le attrezzature siano manovrate in modo sicuro. Le autorità locali, in collaborazione con le cooperative di balneari, hanno la responsabilità di vigilare su questi aspetti, specialmente in un momento in cui il turismo è una delle principali fonti di reddito per la regione.

L’incidente ha suscitato una forte reazione da parte della comunità locale, con molti che si sono mobilitati per esprimere il loro sostegno alla famiglia di Elisa Spadavecchia. La perdita di una vita giovane in circostanze così tragiche ha portato a riflessioni più ampie sulla sicurezza in spiaggia e sull’importanza di rispettare le normative vigenti. Il dibattito si è esteso anche alla necessità di una maggiore educazione e sensibilizzazione riguardo all’uso di macchinari pesanti in contesti affollati, specialmente durante la stagione estiva.

Inoltre, la questione dell’autorizzazione dei lavori di manutenzione lungo la costa è diventata un tema caldo di discussione tra i residenti e le autorità locali. È fondamentale che vengano stabilite linee guida chiare e che vi sia una comunicazione trasparente tra i lavoratori, i bagnini e le autorità per prevenire eventi simili in futuro.

Mentre l’inchiesta continua e si cerca di fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto, la tragedia di Elisa Spadavecchia rimane nel cuore della comunità, richiamando l’attenzione su un tema delicato e cruciale per la sicurezza di tutti coloro che frequentano le nostre spiagge.