Il docufilm svela la storia di Enrico Befani, il patron che ha portato il primo scudetto alla Fiorentina

Il docufilm svela la storia di Enrico Befani, il patron che ha portato il primo scudetto alla Fiorentina
Un nuovo docufilm getta finalmente luce sulla figura di Enrico Befani, il presidente che ha guidato la Fiorentina alla conquista del suo primo scudetto, un traguardo storico che risale al campionato 1955-1956. Questo successo, avvenuto ben 69 anni fa, ha segnato un momento fondamentale nella storia del calcio italiano, interrompendo l’egemonia dei grandi club del Nord e portando alla ribalta la passione calcistica di una città, Firenze, che ha sempre vissuto il calcio come parte integrante della sua identità.
L’epoca in cui Befani si trovava alla guida della Fiorentina non era solo caratterizzata da un clima di competizione sportiva, ma anche da un fervore culturale e sociale che attraversava l’Italia del dopoguerra. La Fiorentina, sotto la sua presidenza, non solo riuscì a vincere il campionato, ma fece anche emergere una squadra ricca di talento, tra cui spiccavano nomi come l’attaccante europero Miguel Montuori e il portiere Giuliano Sarti. L’allenatore Fulvio Bernardini, con la sua visione e capacità di motivare i giocatori, giocò un ruolo cruciale in questo successo.
Il docufilm “Il Re degli stracci”
Il docufilm, intitolato “Il Re degli stracci”, è stato scritto e diretto da Tommaso Santi, con la fotografia di Duccio Burberi e le musiche di Andrea Benassai. L’idea di realizzare questo progetto è stata promossa da Sandro Ciardi, un socio del Rotary Club di Prato, e ha visto il coinvolgimento di circa trenta aziende locali che hanno sostenuto la produzione. La narrazione è arricchita dalla presenza di Gabriella Befani, la figlia di Enrico, che vive a New York dal 1960 e ha dedicato la sua vita allo studio della storia dell’arte, collaborando con il Metropolitan Museum e lavorando per importanti case editrici americane.
Gabriella svolge un ruolo centrale nel docufilm, poiché le sue memorie e racconti personali contribuiscono a disegnare un ritratto più intimo di suo padre, svelando aneddoti e leggende che lo circondano. Enrico Befani era un uomo di grande fascino e successo, che ha iniziato la sua carriera come commerciante di stracci all’età di vent’anni, viaggiando per il mondo in cerca di materiali da trasformare in stoffe di lana rigenerata. Le sue avventure lo portarono in Giappone, Stati Uniti, Australia e Sud America, dove riuscì a costruire un impero tessile che lo rese noto non solo in Italia, ma anche all’estero.
Testimonianze e impatto sulla comunità
Nel docufilm, Santi raccoglie anche testimonianze di numerosi personaggi legati a Befani, tra cui:
- Enrico Befani Jr., nipote di Enrico
- Antonio Lucchesi, industriale, concorrente e collaboratore
- Giuseppe Guanci, storico esperto dell’industria tessile
Queste interviste fanno emergere un quadro complesso e affascinante della vita e delle imprese di Befani, che non si limitano solo al calcio, ma si estendono anche al suo impatto sull’industria tessile italiana. Viene così messo in evidenza un aspetto cruciale: come un imprenditore di successo possa influenzare e contribuire al benessere di una comunità, in questo caso quella pratese e, per estensione, fiorentina.
In un contesto di rivalità storica tra Prato e Firenze, il docufilm affronta anche le relazioni tra le due città, sottolineando quanto Befani fosse legato alla sua terra d’origine. Nonostante non fosse fiorentino, il suo amore per la Fiorentina e la sua dedizione alla squadra lo resero un simbolo per i tifosi viola, che lo ricordano con affetto e rispetto. La sua visione e determinazione furono determinanti nel tracciare il futuro della Fiorentina e nel posizionarla tra le grandi del calcio italiano.
Un tributo alla storia del calcio
“Il Re degli stracci” non è solo un tributo a Enrico Befani, ma anche un viaggio attraverso la storia del calcio italiano e la cultura di una città che ha sempre visto nel calcio un modo per esprimere la propria identità. La presentazione del docufilm è prevista per martedì 27 maggio alle 21 al Cinema Garibaldi di Prato, un evento che si preannuncia emozionante e significativo per tutti i tifosi, non solo della Fiorentina, ma anche per chiunque sia interessato alla storia del calcio e ai suoi protagonisti.
Con questo progetto, si spera di far emergere non solo il ricordo di un grande presidente, ma anche di stimolare una riflessione più ampia sul ruolo del calcio nella società, sul valore della passione e sull’importanza di figure come Befani, che hanno contribuito a scrivere pagine indimenticabili della storia sportiva italiana.