Scoprire la Vigata di Camilleri attraverso gli occhi di Lorenzo Rosso

Scoprire la Vigata di Camilleri attraverso gli occhi di Lorenzo Rosso
Il legame tra la letteratura e il territorio è un tema ricorrente in molte opere, ma poche riescono a incarnare questa connessione come la Vigàta di Andrea Camilleri. In occasione del centenario della nascita del grande scrittore siciliano, Lorenzo Rosso ha pubblicato il libro “La mia Vigata: con Andrea Camilleri nella città del commissario Montalbano” per Vgs Libri. Queste pagine rappresentano un viaggio affascinante tra realtà e finzione, tra ricordi personali e il mondo immaginario creato dal Maestro.
Camilleri stesso una volta affermò che seppur Vigàta fosse un luogo inventato, essa racchiudeva in sé una parte della Sicilia più vera. “Se dipendesse da me – affermava – correggerei la definizione con un paese, in parte vero, della Sicilia più inventata!” Questa riflessione mette in luce l’ambivalenza della sua opera: da un lato, i luoghi descritti sono permeati da una forte autenticità, dall’altro, sono trasfigurati attraverso il filtro della narrativa. La Vigàta di Camilleri diventa così un palcoscenico dove si intrecciano storie, personaggi e tradizioni siciliane, resi unici dalla penna dell’autore.
L’esplorazione di Lorenzo Rosso
Nel suo libro, Lorenzo Rosso esplora questi temi con grande sensibilità. La prefazione di Gennaro Schembri, docente presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, sottolinea alcuni dei punti salienti dell’opera. Rosso affronta il rapporto tra città reale e immaginaria, un elemento centrale nel lavoro di Camilleri. Egli non si limita a rendere omaggio all’autore, ma offre una riflessione profonda su come la memoria e il ricordo siano essenziali nel processo creativo. La Vigàta di Camilleri non è solo un luogo fisico; è un simbolo di un mondo che vive nei ricordi e nei sapori della Sicilia.
L’analisi di Porto Empedocle
Il volume si caratterizza per un’analisi meticolosa di come Camilleri abbia tratto ispirazione dalla sua Porto Empedocle. Ogni angolo di questa città, con i suoi profumi, i suoi colori e le sue tradizioni, si riflette nei racconti del commissario Montalbano e nei suoi casi, che spesso vanno oltre il semplice giallo per diventare una vera e propria finestra sulla cultura siciliana. Rosso riesce a rendere tangibile l’eredità di Camilleri, mettendo in evidenza come la sua scrittura sia un atto d’amore verso la Sicilia e i suoi abitanti.
Un viaggio visivo e narrativo
Oltre all’analisi testuale, il libro di Rosso include una suggestiva appendice fotografica curata da Angelo Pitrone, che offre uno sguardo visivo su Vigàta. Le immagini raccontano storie che le parole non riescono sempre a esprimere, mostrando luoghi reali che hanno ispirato la narrazione camilleriana. Questa combinazione di testo e immagine arricchisce ulteriormente l’opera, rendendola un affascinante viaggio attraverso la Sicilia di ieri e di oggi.
Un altro elemento di valore del libro è il testo-ricordo di Bruno Gambarotta, che narra i suoi trascorsi professionali in Rai, dove ha condiviso l’ufficio con Camilleri. Questo aneddoto personale non solo arricchisce il racconto, ma offre anche uno spaccato della vita di Camilleri al di fuori della sua produzione letteraria. Gambarotta riesce a far emergere il lato umano dello scrittore, i suoi sogni e le sue ambizioni, rendendo il lettore partecipe di un’epoca e di un ambiente che hanno forgiato una delle penne più significative della letteratura italiana.
Il libro di Rosso si pone quindi come un duplice omaggio: a Camilleri e alla sua Vigàta, ma anche alla Sicilia, terra di contrasti e bellezze, che ha saputo ispirare e plasmare una delle figure più iconiche della narrativa contemporanea. La scrittura di Camilleri, intrisa di dialetti, tradizioni e una profonda conoscenza della società siciliana, ha contribuito a creare un’immagine di Vigàta che vive nel cuore dei lettori, ben oltre le pagine dei suoi romanzi.
“La mia Vigata” non è solo un viaggio nella vita e nelle opere di Camilleri, ma rappresenta anche un invito a riscoprire la bellezza della Sicilia. Attraverso i racconti, i ricordi e le immagini, Lorenzo Rosso riesce a restituire un’idea di Vigàta che è al contempo reale e fantastica, un luogo dove il passato si fonde con il presente e dove la letteratura diventa un mezzo per comprendere meglio l’identità culturale di un popolo.
In questo modo, la figura di Camilleri, grande narratore e maestro della parola, continua a vivere, non solo nei suoi libri, ma anche nelle strade, nei volti e nei sapori di una Sicilia che, grazie a lui, ha trovato una nuova voce.