Nuove scoperte nel delitto di Garlasco: sei impronte misteriose e rivelazioni in arrivo

Nuove scoperte nel delitto di Garlasco: sei impronte misteriose e rivelazioni in arrivo
Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, continua a suscitare interesse e dibattito, alimentato dalla scoperta di nuovi elementi nelle indagini. Recentemente, sono state rinvenute sei impronte palmari ignote sul muro della scala, nelle immediate vicinanze del corpo di Chiara Poggi. Queste tracce si aggiungono all’impronta numero 33, già associata a Andrea Sempio, uno dei principali sospettati.
Le impronte misteriose
Gli esperti della procura di Pavia hanno condotto un’analisi approfondita delle sei impronte, ma non sono ancora riusciti a identificarle. Le impronte sono state trovate in diverse posizioni:
- Tre sulla parete destra
- Due sulla parete sinistra
- Una sulla superficie superiore
Sebbene non siano state utili per un’identificazione, gli esperti hanno ritenuto che queste impronte siano «comparabili», suggerendo un possibile legame con l’evento. Attraverso un lavoro di esclusione, è stato accertato che le impronte non appartengono a Sempio, Alberto Stasi, né ai familiari della vittima o agli amici più prossimi, incluso Marco Poggi, il fratello di Chiara.
Ricerche passate e nuove consulenze
Non è la prima volta che nel corso delle indagini emergono impronte o tracce non identificate. In passato, sono state trovate impronte digitali sulla superficie interna ed esterna del portone d’ingresso della villetta, rimaste anch’esse senza identificazione. In particolare, l’impronta numero 10 è sotto osservazione dal 2020, descritta come una presunta «mano sporca», su cui non erano stati effettuati accertamenti biologici per verificare la presenza di sangue.
Di recente, la difesa di Sempio ha manifestato l’intenzione di affidare una consulenza indipendente sulle impronte, in particolare sulla numero 33. Questa richiesta si inserisce in un contesto di crescente tensione tra le parti coinvolte nel processo, con i legali che cercano di evidenziare disparità di trattamento tra gli indizi a carico dei loro assistiti.
Comunicazioni e sviluppi legali
La questione delle impronte rimane centrale nel dibattito legale. Giada Bocellari, avvocato di Alberto Stasi, ha commentato le recenti dichiarazioni della procura, sottolineando la necessità di un trattamento equo per tutti i sospettati. Stasi, condannato in primo grado e poi assolto in appello, continua a essere al centro dell’attenzione.
Inoltre, ci sono sviluppi anche sul fronte delle comunicazioni tra le persone coinvolte. Solange Marchignoli, legale di Francesco Chiesa Soprani, ha annunciato il riversamento di messaggi vocali scambiati tra Paola Cappa, cugina di Chiara, e Soprani. Questi messaggi, ben 186, verranno consegnati ai pubblici ministeri per un’ulteriore analisi, con l’obiettivo di contribuire alla verità .
Il caso di Chiara Poggi ha mantenuto viva l’attenzione dell’opinione pubblica per anni, non solo per la brutalità del delitto, ma anche per la complessità delle indagini e le numerose questioni legali che ne sono scaturite. La villetta di Garlasco, luogo del delitto, è diventata un simbolo di un mistero che continua a suscitare interrogativi e speculazioni. La comunità locale e i familiari di Chiara non hanno mai smesso di cercare giustizia.
Le impronte ignote sul muro e le comunicazioni tra gli amici di Chiara rappresentano solo alcuni dei tasselli di un quadro complesso e inquietante. Con la nuova analisi delle impronte e l’invio dei messaggi vocali in procura, si spera che si possano fare ulteriori passi verso la verità . La strada verso una soluzione definitiva sembra ancora lunga e tortuosa, ma ogni nuovo elemento potrebbe rappresentare un passo cruciale per risolvere un caso che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.