Indagini sul sindaco di Sorrento: coinvolto un assistente di Pina Picierno

Indagini sul sindaco di Sorrento: coinvolto un assistente di Pina Picierno
L’inchiesta che ha coinvolto Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, ha generato un forte scalpore sia a livello locale che nazionale, toccando anche la figura di un assistente parlamentare dell’europarlamentare del Partito Democratico, Pina Picierno. Questo collaboratore, Giuseppe Razzano, è uno dei 25 indagati in un caso che ha portato all’arresto del primo cittadino e di un suo collaboratore, Francesco Di Maio, accusati di aver intascato una mazzetta di 6 mila euro da un imprenditore.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno portato all’esecuzione di perquisizioni nei confronti di 22 persone, tra cui Razzano. Quest’ultimo è al centro di un intrigo che coinvolge appalti pubblici e presunti illeciti. Razzano è il rappresentante legale della società Comunicando, che nel 2021 ha vinto un appalto per la promozione del “Brand Sorrento”. Tuttavia, secondo le autorità, la società non avrebbe rispettato i requisiti richiesti dal bando di gara, il quale stabiliva che il fatturato delle aziende partecipanti dovesse corrispondere a quello dell’asta per gli ultimi tre esercizi.
L’appalto controverso
Il bando in questione è stato aggiudicato a metà giugno 2021, ma la società Comunicando ha iniziato la sua attività solo a partire dal 3 novembre 2020. Questo solleva interrogativi non solo sulla legittimità dell’appalto, ma anche sull’intero processo di selezione, che potrebbe aver favorito soggetti privi delle necessarie credenziali. Le indagini hanno anche rivelato altre irregolarità riguardanti l’affidamento diretto di ulteriori appalti, facendo crescere il sospetto di una rete di corruzione che si estende oltre il caso specifico del sindaco Coppola.
Il ruolo di Giuseppe Razzano
Oltre a essere assistente della vicepresidente del Parlamento Europeo, Razzano ha un ruolo cruciale nella società che ha ottenuto l’appalto. La sua doppia funzione solleva interrogativi sull’eventuale conflitto di interessi e sulla trasparenza delle procedure di assegnazione degli appalti pubblici. Alcuni interrogativi chiave includono:
- Che ruolo ha avuto Razzano nella gestione di questa situazione?
- Ha ricevuto pressioni o è stato coinvolto in decisioni politiche che potrebbero aver influenzato l’assegnazione degli appalti?
Aspetti sorprendenti dell’inchiesta
Un ulteriore elemento di colore in questa vicenda è rappresentato da Raffaele Guida, noto anche come “Lello il sensitivo”, che è emerso tra gli indagati con una storia incredibile. Guida, che si spacciava per veggente, è stato trovato in possesso di 167 mila euro nascosti in un tavolo da biliardo, scoperti grazie all’intervento di un cash dog di nome Gringo. Questa scoperta ha ulteriormente alimentato l’attenzione mediatica sull’inchiesta, evidenziando come la corruzione possa assumere forme sorprendenti e inaspettate.
La situazione si complica ulteriormente per il sindaco Coppola, che ha visto sequestrati anche 34 mila euro a casa sua. I fondi intascati in flagranza di reato provenivano da un imprenditore interessato a un appalto per la refezione scolastica, una parte dei 120 mila euro totali previsti per un contratto del valore di 4,5 milioni di euro. Questo scenario mette in luce non solo la gravità delle accuse, ma anche un possibile sistema di malaffare che coinvolge vari attori locali, tra cui associazioni culturali che fungevano da veri e propri “bancomat” per il sindaco.
Razzano ha risposto alle accuse dichiarando di non aver subito alcuna perquisizione e di non aver ricevuto notifiche dai pubblici ministeri. In un’intervista all’Ansa, ha affermato di essere pronto a difendere la sua immagine e la sua professionalità in tutte le sedi opportune, sottolineando che la sua collaborazione con Pina Picierno è iniziata solo nell’ottobre 2024, mentre i fatti contestati risalgono al periodo 2021-2022. Questo tentativo di distanziarsi dalle accuse pone interrogativi su quanto possa effettivamente essere coinvolto nel contesto dell’inchiesta e sull’impatto che questa avrà sulla sua carriera.
La vicenda di Sorrento è un esempio emblematico di come la corruzione possa intaccare anche le istituzioni più alte e rispettate. La trasparenza e la legalità nelle procedure di appalto pubblico sono essenziali per garantire la fiducia dei cittadini nelle loro istituzioni. Mentre l’inchiesta continua a svilupparsi, l’attenzione rimane alta per scoprire quali ulteriori dettagli emergeranno e quali conseguenze avranno per i soggetti coinvolti, inclusi Razzano e Coppola.