Bologna, 14 novembre 2025 – Settimana densa di eventi per gli appassionati d’arte: da Michelangelo a Bologna ai gioielli di Cartier ispirati all’antichità romana, fino alla retrospettiva su Gastone Novelli a Venezia. Tra il 14 e il 15 novembre, alcune delle città italiane più importanti aprono le porte a mostre che raccontano storie di creatività, memoria e passaggi tra epoche diverse. Un viaggio che si muove tra passato e presente, con linguaggi che cambiano ma restano sempre vivi.
Michelangelo a Bologna: un legame da riscoprire
Nel cuore di Bologna, a Palazzo Fava, da oggi fino al 15 febbraio, c’è la mostra “Michelangelo e Bologna”, curata da Cristina Acidini e Alessandro Cecchi. L’evento, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna con il progetto Genus Bononiae, si concentra sul rapporto tra Michelangelo Buonarroti e la città emiliana. Oltre alle opere originali, si possono vedere calchi storici, disegni, libri antichi e documenti d’archivio. Il percorso si sofferma sui soggiorni di Michelangelo a Bologna, ricostruendo l’ambiente culturale in cui si è formato da giovane. “Abbiamo voluto far emergere il clima di fermento che Michelangelo trovò qui”, ha detto Acidini durante la presentazione stampa delle 10.30. Un’occasione per scoprire una pagina meno conosciuta della vita del grande maestro fiorentino.
Cartier e il mito: gioielli tra Grecia e Roma
A Roma, i Musei Capitolini ospitano, dal 14 novembre al 15 marzo, la mostra “Cartier e il Mito” nelle sale di Palazzo Nuovo. Curata da Bianca Cappello, Stéphane Verger e Claudio Parisi Presicce, l’esposizione racconta come la famosa maison francese abbia tratto ispirazione dall’estetica e dai simboli dell’antica Grecia e Roma per le sue creazioni. In mostra ci sono gioielli che riprendono motivi classici e una sezione dedicata alle tecniche di lavorazione legate all’epoca romana. “L’antichità classica è stata una fonte inesauribile per Cartier”, ha sottolineato Verger, direttore dei Musei Capitolini. Una parte della mostra esplora anche le suggestioni mitologiche che hanno influenzato l’immaginario della maison fin dai primi del Novecento.
Sempre a Roma, alla Sala 1 in piazza di Porta San Giovanni, dal 14 novembre al 24 gennaio si può visitare “Lasciami cadere” di Daniele Spanò. Un percorso multimediale che mette sotto la lente l’ambiguità delle immagini nell’era digitale. L’artista romano invita a riflettere sul senso delle immagini che ci circondano ogni giorno.
Venezia omaggia Gastone Novelli
A Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, dal 15 novembre al 1 marzo, si apre la grande antologica “Gastone Novelli (1925-1968)”, curata da Elisabetta Barisoni e Paola Bonani con il supporto dell’Archivio Gastone Novelli di Roma. A cento anni dalla nascita, la mostra ripercorre la carriera di uno dei protagonisti della pittura italiana del secondo dopoguerra, con opere prese da collezioni pubbliche e private. “Novelli ha saputo rinnovare il linguaggio pittorico italiano”, ha ricordato Barisoni durante l’allestimento. In contemporanea, Ca’ Pesaro ospita anche la personale di Terry Atkinson, “L’artista è un motore di significati”, che ripercorre i momenti chiave della ricerca dell’artista concettuale britannico.
Palermo: luce e memoria al Museo Riso
A Palermo, dal 15 novembre al 9 gennaio, il Museo Riso presenta “A un’eterna luce” di Ernesto Morales, curata da Serena Ribaudo. L’artista argentino offre una riflessione visiva sulla luce – in particolare quella siciliana – attraverso una decina di dipinti esposti nella Cappella dell’Incoronata. “La luce qui ha una forza unica”, ha confidato Morales durante un sopralluogo alle 11.45. Un dialogo tra arte contemporanea e spiritualità che si inserisce nel calendario autunnale del museo.
Castelfranco Veneto: Portofranco tra passato e futuro
Infine, a Castelfranco Veneto, dal 15 novembre al 14 febbraio, Palazzo Soranzo Novello ospita la collettiva “Portofranco”, curata da Rossella Farinotti per NOT Titled YET. Ventitré artisti – tra pittura, installazioni, sculture, video e performance – affrontano i temi della memoria e del cambiamento in un luogo ricco di storia come Palazzo Soranzo Novello. “Abbiamo voluto raccontare la stratificazione di questo edificio”, ha spiegato Farinotti durante l’inaugurazione delle 17.00. Il palazzo si prepara così a diventare il futuro Museo Civico della città.
Settimana intensa, quindi, per chi vuole scoprire nuovi sguardi sull’arte italiana e internazionale: tra capolavori antichi e sperimentazioni di oggi, le mostre appena aperte offrono spunti per riflettere su identità, memoria e futuro.