Home Soldi & Risparmi Gas in crescita: l’Italia sfiora il 95% di scorte disponibili
Soldi & Risparmi

Gas in crescita: l’Italia sfiora il 95% di scorte disponibili

Share
Gas in crescita: l'Italia sfiora il 95% di scorte disponibili
Gas in crescita: l'Italia sfiora il 95% di scorte disponibili
Share

Milano, 8 giugno 2024 – Le scorte di gas in Europa continuano a salire, spinte da temperature più miti del previsto che, anche a giugno inoltrato, permettono di accumulare una buona parte del gas in arrivo nei depositi. L’Italia si conferma tra i Paesi più virtuosi, con gli stoccaggi che sfiorano il 95% della capacità, pari a 192,49 TWh. Un livello molto vicino ai 197,11 TWh dello stesso periodo dello scorso anno. Secondo gli addetti ai lavori, questo dato offre una buona garanzia in vista dei mesi più freddi.

Italia e Germania: chi tiene meglio le scorte?

In Europa, nel complesso, gli stoccaggi hanno raggiunto l’82,82%, per un totale di 945,53 TWh. È meno rispetto agli 1.092 TWh del 2023, ma gli esperti lo considerano comunque un risultato positivo. In Germania, che ha la capacità di stoccaggio più grande del continente, la situazione è più complicata: il livello è al 75,06%, cioè 188,3 TWh, lontano dai 246,51 TWh dello scorso anno. Fonti del settore tedesco spiegano che il calo è dovuto soprattutto alla scarsa produzione eolica nei mesi passati, che ha costretto il Paese a usare di più le centrali termoelettriche per compensare.

Nonostante l’arrivo dell’autunno – che in alcune zone d’Europa si fa già sentire con piogge e temperature in calo – le iniezioni nei depositi proseguono quasi ovunque. La crescita media degli stoccaggi in Europa è dello 0,02%, con la Germania ferma allo 0,01% e l’Italia che segna un +0,05%. Numeri piccoli, ma che confermano una tendenza positiva.

Prezzi del gas in calo: il Ttf ai minimi da febbraio

Sul fronte prezzi, il mercato Ttf di Amsterdam ha chiuso la settimana con un calo dello 0,8%, a 31,12 euro al MWh. È il livello più basso da fine febbraio. Per trovare un valore simile bisogna tornare al 27 febbraio, quando il prezzo era a 30,58 euro al MWh. Gli operatori spiegano che l’abbondanza di scorte, unita a una domanda ancora bassa – grazie al clima mite – sta tenendo i prezzi sotto pressione.

Diversa la situazione negli Stati Uniti. Qui i future sul gas per novembre hanno raggiunto i massimi dal 28 luglio. Il motivo? Le previsioni indicano un’ondata di freddo nella fascia orientale, che copre quasi due terzi del Paese. “Ci aspettiamo un aumento della domanda nelle prossime settimane”, ha detto un analista della EIA (Energy Information Administration), ricordando come il mercato americano sia molto sensibile ai cambiamenti del tempo.

Le previsioni per l’inverno e le reazioni degli operatori

In Italia, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica segue la situazione con attenzione. “Gli stoccaggi sono a livelli rassicuranti”, ha detto una fonte vicina al dicastero. Ma non si abbassa la guardia: “Siamo ancora all’inizio dell’estate, tutto dipenderà dai consumi nei prossimi mesi”. Anche le grandi aziende energetiche italiane – Snam in testa – sottolineano che la priorità è mantenere pronta la risposta in caso di picchi improvvisi della domanda.

Nel frattempo, nei principali hub europei si respira un clima di relativa calma. A Rotterdam e Vienna, riferiscono gli operatori, le attività di iniezione continuano senza problemi particolari. Solo in alcune zone dell’Est Europa si registrano ritardi, dovuti a lavori di manutenzione straordinaria sugli impianti.

Europa in bilico: tra certezze e incognite per i prossimi mesi

Guardando all’Europa, la situazione è sotto controllo, ma non mancano i punti interrogativi. Le autorità europee avvertono che il prossimo inverno potrebbe portare nuove tensioni geopolitiche o eventi climatici inattesi. Per ora però – sottolineano da Bruxelles – “il sistema tiene”, anche grazie agli investimenti fatti negli ultimi anni in infrastrutture e diversificazione delle fonti.

In sintesi: le scorte di gas in Europa sono solide, i prezzi restano bassi e il sistema sembra pronto ad affrontare l’inverno. Ma la vera prova arriverà solo con il freddo.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.