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Riforma necessaria per i patronati: la voce di Pagliaro (Inca Cgil) per la tutela di milioni di cittadini

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Riforma necessaria per i patronati: la voce di Pagliaro (Inca Cgil) per la tutela di milioni di cittadini
Riforma necessaria per i patronati: la voce di Pagliaro (Inca Cgil) per la tutela di milioni di cittadini
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Negli ultimi anni, il sistema dei patronati in Italia ha subito notevoli trasformazioni, e Michele Pagliaro, presidente dell’Inca Cgil, ha voluto mettere in luce l’importanza di questo servizio che supporta milioni di lavoratori, pensionati e cittadini. In un’intervista con Adnkronos/Labitalia, Pagliaro ha evidenziato come i cambiamenti legislativi e l’aumento della complessità nell’accesso ai servizi di tutela abbiano reso il lavoro dei patronati sempre più difficile. Tuttavia, ci sono anche opportunità legate alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, che potrebbero semplificare le operazioni e migliorare l’efficacia dei servizi offerti.

la necessità di una riforma

Da oltre dieci anni, l’Inca Cgil chiede una riforma del settore. Il 20 febbraio 2024, si è tenuto un incontro significativo con il governo, che ha visto la partecipazione della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Nonostante le attese, non si sono registrati progressi concreti. Pagliaro ha proposto di semplificare l’attività ispettiva grazie all’uso della tecnologia, suggerendo la creazione di un sistema interconnesso che permetta di gestire le pratiche in modo più efficiente. Questo approccio potrebbe alleggerire il carico di lavoro degli ispettori, attualmente sovraccaricati.

sicurezza sul lavoro e ottimizzazione dei processi

La carenza di ispettori del lavoro è un problema serio in Italia, dove si registrano quotidianamente incidenti mortali sul lavoro. Pagliaro ha sottolineato che ottimizzare i processi consentirebbe di destinar più risorse a verifiche sul campo, contribuendo a un ambiente di lavoro più sicuro. “In un paese dove quasi quattro persone muoiono ogni giorno a causa di incidenti sul lavoro, è fondamentale che gli ispettori possano concentrarsi su verifiche di qualità”, ha affermato.

un futuro di speranza e impegno

L’Inca Cgil guarda al futuro con una visione chiara e una forte richiesta di riforma. Recentemente, una sentenza del Tar del Lazio ha dato ragione all’Inca, obbligando il Ministero del Lavoro a chiudere l’annualità 2022 entro 30 giorni, evidenziando la necessità di una ristrutturazione del sistema attuale. Pagliaro ha messo in evidenza i ritardi inaccettabili nelle chiusure, come il caso del 2017, chiuso solo nel 2025.

Insieme al Ce.Pa, che include i patronati Inca, Inas, Ital e Acli, è stato avviato un gruppo di lavoro tecnico per sviluppare proposte concrete. Queste includono:

  1. Definizione di nuovi indicatori di qualità
  2. Revisione delle tabelle ministeriali
  3. Espansione delle attività svolte all’estero
  4. Introduzione di nuove funzioni

Pagliaro ha anche sottolineato l’importanza di un dialogo costante con i Comuni e le Regioni, per evitare riforme affrettate e garantire che i patronati continuino a svolgere un ruolo fondamentale nel tessuto sociale del Paese.

Quest’anno, l’Inca Cgil celebra ottant’anni di attività, un traguardo che testimonia il suo impegno per la difesa dei diritti dei cittadini. “Siamo pronti a raccogliere la sfida del cambiamento e a continuare a svolgere il nostro ruolo”, ha concluso Pagliaro. Con la speranza di un futuro migliore, i patronati rimangono un elemento cruciale nel panorama sociale italiano.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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