Il mondo della pizza, simbolo dell’arte culinaria italiana, sta vivendo una trasformazione significativa. Secondo il libro Pizza(re) Connection – Visioni futuristiche e strategie innovative per pizzaioli ultramoderni di Giusy Ferraina, il numero delle pizzaiole italiane ha raggiunto quota 9.000. Nonostante questa cifra rappresenti una crescita notevole, le donne continuano a essere una minoranza rispetto ai loro colleghi maschi. Ma qual è la connessione tra le donne e la pizza? E quali sfide devono affrontare queste professioniste nel settore?
la crescita delle pizzaiole
Ferraina spiega che le donne pizzaiole non sono affatto poche, ma il loro numero è ancora inferiore rispetto a quello degli uomini. L’autrice sottolinea l’importanza di non trattare il tema della donna nel mondo della pizza come una questione retorica o come una mera minoranza da valorizzare. Al contrario, le pizzaiole si stanno affermando nel settore con determinazione e competenza, dimostrando che non è necessario improvvisarsi pizzaioli per trovare un posto in questo mondo. Le nuove generazioni di pizzaiole sono sempre più numerose e, sebbene in passato ci siano stati ostacoli, oggi molte di loro non lamentano discriminazioni di genere o difficoltà nell’essere accettate nel settore.
Secondo dati provenienti dal Campionato mondiale della pizza, le donne rappresentano circa il 9% dei partecipanti. Sono state 67 le donne a competere nell’ultima edizione della competizione, e dal 1992 al 2024 sono state 330 le concorrenti femminili. Questi numeri, seppur non definitivi, indicano una crescita delle donne nel settore. È interessante notare che le donne hanno sempre avuto un ruolo, anche se spesso invisibile, all’interno delle pizzerie, lavorando come mogli dei pizzaioli o come figlie d’arte.
le sfide delle pizzaiole
Le pizzaiole affrontano diverse difficoltà, tra cui la percezione del lavoro da parte della clientela e il carico fisico e mentale del mestiere. Molte pizzaiole riferiscono che è necessario impegnarsi il doppio per emergere in un settore tradizionalmente maschile. Ferraina ha condotto interviste con diverse professioniste, rivelando che esiste una percezione diffusa che il settore sia ancora dominato dagli uomini, con una clientela che può stupirsi nel vedere una donna dietro il bancone di una pizzeria.
Tuttavia, le pizzaiole campane, in particolare, hanno la pizza nel loro DNA, e questo ha contribuito all’aumento del numero di donne nel settore. Ogni anno, durante il Campionato mondiale della pizza, si può assistere a un crescente numero di donne in gara, a testimonianza di un cambiamento generazionale che porta fresche idee e innovazioni nel campo.
opportunità nel turismo enogastronomico
Giusy Ferraina pone anche l’accento sull’importanza del turismo enogastronomico, che sta diventando un fenomeno sempre più rilevante in Italia. La pizza, simbolo della tradizione culinaria italiana, è al centro di esperienze turistiche innovative. Non si tratta più solo di gustare la pizza, ma di viverla attraverso laboratori di panificazione, degustazioni abbinate a vini locali e visite a pizzerie storiche. In questo contesto, le pizzaiole hanno l’opportunità di partecipare a un cambiamento che non solo valorizza la loro professione, ma contribuisce anche alla promozione dei territori e delle tradizioni locali.
Secondo il Rapporto sul turismo enogastronomico 2024, il 70% degli italiani ha effettuato almeno una vacanza motivata dal cibo, segnando un notevole incremento negli ultimi anni. La pizza si posiziona al terzo posto tra le eccellenze italiane più apprezzate, subito dopo vino e olio. Questo trend offre nuove opportunità per le pizzaiole, che possono sviluppare percorsi esperienziali e collaborare con altre realtà locali per valorizzare il patrimonio gastronomico del Paese.
In conclusione, la pizza non è solo un alimento, ma un veicolo di cultura e tradizione, e le donne pizzaiole sono pronte a scrivere il loro capitolo in questa storia in continua evoluzione.