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Inps e Prefettura: nasce la Rete Lavoro Agricolo di Qualità per un futuro migliore

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Inps e Prefettura: nasce la Rete Lavoro Agricolo di Qualità per un futuro migliore
Inps e Prefettura: nasce la Rete Lavoro Agricolo di Qualità per un futuro migliore
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Oggi, presso la Prefettura di Roma, è stato firmato un importante Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana dell’INPS di Roma e la Prefettura, dando vita alla sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità nella capitale. Questo accordo ha come obiettivo la promozione di iniziative congiunte nel campo delle politiche attive del lavoro, nonché la lotta contro il lavoro sommerso e l’evasione contributiva. Un aspetto chiave del Protocollo è il supporto ai lavoratori stranieri immigrati nel settore agricolo, una categoria spesso vulnerabile e soggetta a sfruttamento.

un’iniziativa per l’occupazione agricola

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di azioni governative tese a incentivare l’occupazione agricola. Attraverso la creazione di una rete di collaborazione tra:

  1. Imprese agricole rispettose delle normative
  2. Istituzioni
  3. Parti sociali

L’obiettivo è costruire un sistema integrato che combatta il lavoro irregolare e promuova pratiche lavorative sane e giuste. L’importanza dell’agricoltura non può essere sottovalutata; rappresenta un pilastro fondamentale non solo dell’economia, ma anche della cultura e dell’identità del territorio.

la voce delle istituzioni

Il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha sottolineato l’importanza della firma del Protocollo, definendola un momento significativo per la capitale. “Questo accordo rafforza la sinergia tra le istituzioni impegnate nella tutela della legalità e nella promozione del lavoro regolare e sicuro”, ha dichiarato Giannini. La creazione della sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità è vista come un passo cruciale per promuovere un modello virtuoso che valorizzi le imprese rispettose delle regole, mentre si combatte lo sfruttamento lavorativo e il caporalato.

Nunzia Minerva, Direttore del Coordinamento Metropolitano di Roma, ha aggiunto che questo Protocollo rappresenta un passo significativo per rafforzare la collaborazione interistituzionale. “Il nostro impegno è rivolto alla tutela dei lavoratori e delle aziende che operano nel rispetto delle normative”, ha affermato Minerva, evidenziando l’importanza dell’avvio della sezione territoriale nella lotta contro il lavoro irregolare.

un modello di legalità e coesione sociale

La Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, sostenuta dall’INPS, ha come scopo quello di valorizzare le aziende agricole che rispettano le normative contrattuali e di sicurezza. Questa iniziativa non solo promuove comportamenti virtuosi tra le aziende, ma offre anche maggiore protezione ai lavoratori. Si configura quindi come un presidio attivo della legalità e della coesione sociale, con particolare attenzione ai temi legati al lavoro agricolo, alla sicurezza e all’immigrazione.

Il Protocollo rientra in una strategia più ampia di valorizzazione del settore agricolo, essenziale non solo per l’economia, ma anche per il paesaggio e l’identità culturale della Capitale. Antonio Pone, Direttore centrale delle Entrate dell’INPS, ha sottolineato come questa sinergia con la Prefettura e altre istituzioni permetta di rafforzare i controlli e promuovere la legalità nel settore agricolo. “È fondamentale garantire ai lavoratori, in particolare a quelli stranieri, condizioni di lavoro dignitose e sicure”, ha affermato Pone.

L’incontro di oggi rappresenta quindi un passo fondamentale per il futuro del lavoro agricolo a Roma e in tutta Italia, promuovendo un sistema che favorisca l’integrazione, la legalità e la sicurezza. In un periodo in cui la questione del lavoro è al centro del dibattito politico e sociale, iniziative come questa possono fare la differenza, non solo per i lavoratori, ma per l’intera comunità e per la sostenibilità dell’economia locale.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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