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Cacciatori premiati con 3 euro per ogni nutria: gli animalisti denunciano un massacro mascherato da piano di contenimento

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Cacciatori premiati con 3 euro per ogni nutria: gli animalisti denunciano un massacro mascherato da piano di contenimento
Cacciatori premiati con 3 euro per ogni nutria: gli animalisti denunciano un massacro mascherato da piano di contenimento
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La Regione Veneto ha intrapreso un’azione controversa contro le nutrie, un roditore sudamericano noto per la sua rapida riproduzione e i danni che può causare all’ambiente e alle infrastrutture. Fino a dicembre, la Regione ha lanciato una campagna di abbattimento, promettendo un compenso di 3 euro per ogni nutria uccisa dai cacciatori. Questo provvedimento ha acceso un acceso dibattito tra le autorità locali e le associazioni animaliste, che vedono in questa iniziativa un potenziale massacro mascherato da piano di contenimento.

La problematica delle nutrie

Le nutrie, introdotte in Europa negli anni ’20 per la produzione di pellicce, hanno trovato un habitat ideale nelle zone umide e lungo i corsi d’acqua. Questi animali scavano cunicoli che possono compromettere la stabilità degli argini e danneggiare coltivazioni e infrastrutture idriche. La delibera regionale evidenzia come la proliferazione delle nutrie possa aumentare i rischi di dissesto idrogeologico, aggravando situazioni già critiche in alcune aree del Veneto, specialmente in un contesto di cambiamenti climatici e aumento delle precipitazioni.

Il piano di abbattimento e i rimborsi

La Regione Veneto ha attuato un piano di abbattimento che prevede:

  1. Un compenso di 3 euro per ogni nutria abbattuta.
  2. Rimborsi per le cartucce utilizzate.
  3. Rimborsi per i costi di viaggio dei cacciatori.

Ogni cacciatore deve registrare le uscite, specificando data e numero di animali abbattuti, rendendo così l’operazione tracciabile. Tuttavia, queste modalità di intervento sono state criticate per il rischio di incentivare una caccia indiscriminata, trasformando quello che dovrebbe essere un piano di contenimento in un vero e proprio massacro.

Le critiche degli animalisti

Le associazioni animaliste, come l’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), hanno condannato l’iniziativa, definendola inaccettabile. Secondo l’Oipa, il piano di contenimento delle nutrie non solo è inefficace, ma rappresenta anche un approccio eticamente discutibile. Alessandro Piacenza, consigliere nazionale dell’Oipa, ha sottolineato che ci sono alternative più umane e sostenibili, come la sterilizzazione e il monitoraggio delle colonie di nutrie. Ha affermato: «In luoghi come Parma, abbiamo dimostrato che è possibile gestire la presenza delle nutrie senza ricorrere all’abbattimento. Attraverso strategie mirate, queste colonie possono vivere in un ambiente controllato, riducendo al contempo i rischi per l’ecosistema».

Le esperienze di gestione alternativa

Il caso di Parma è significativo, dove è stata avviata un’operazione di censimento e sterilizzazione delle nutrie, mantenendo sotto controllo la popolazione senza misure drastiche. Questo approccio ha avuto successo nel garantire un equilibrio tra la presenza degli animali e le esigenze del territorio, dimostrando che è possibile affrontare il problema in modo etico e sostenibile. Gli animalisti chiedono che la Regione Veneto prenda esempio da iniziative simili, investendo in progetti di gestione che non prevedano la soppressione degli animali.

Conclusioni in divenire

Mentre la campagna di abbattimento prosegue, la tensione tra le diverse parti coinvolte continua a crescere. La Regione Veneto si trova a un bivio, con la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze della popolazione e la protezione dell’ambiente. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro della gestione della fauna selvatica nella regione e per la possibilità di adottare strategie più etiche e sostenibili. In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, è fondamentale considerare l’impatto delle politiche pubbliche sulla fauna selvatica e sull’ecosistema nel suo complesso.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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