Il Lee Strasberg Creative Center di Los Angeles ha accolto un pubblico entusiasta in occasione della quarta edizione dell’Italian Comedy Festival, un evento che ha saputo mescolare tradizione e innovazione, portando l’arte della risata al cuore di Hollywood. Per tre giorni consecutivi, la kermesse ha presentato una selezione di spettacoli dal vivo, film, cortometraggi e documentari, tutti dedicati alla comicità italiana.
“Ogni anno rinnoviamo una promessa semplice: celebrare la grande tradizione della nostra commedia e, allo stesso tempo, dare spazio alle nuove voci che la stanno scrivendo oggi”, ha affermato il direttore artistico Gianfranco Terrin. La sua riflessione evidenzia il potere salvifico del buonumore, un linguaggio universale capace di unire le persone. La comicità, con la sua apparente leggerezza, si rivela infatti uno strumento potente per raccontare la società e i suoi cambiamenti. Terrin, attore di professione, ha guidato un gruppo di colleghi italiani residenti a Los Angeles, che durante la pandemia hanno avuto l’idea di dar vita a un festival dedicato alla commedia. In quei momenti di isolamento, si ritrovavano nei parchi per raccontarsi barzellette e aneddoti divertenti, riscoprendo il valore della risata come forma di connessione e supporto reciproco.
il programma del festival
Il programma del festival è stato variegato e ricco di contenuti, toccando temi di grande attualità e rilevanza sociale. Tra i punti salienti si sono affrontati argomenti come:
- I rischi dell’intelligenza artificiale
- Il culto della bellezza
- L’inclusione
- La salute mentale
- Le menzogne dietro la pubblicità
Inoltre, è emersa la questione della difficoltà per gli artisti di mantenere la propria libertà creativa in un mercato sempre più omologato. Non da ultimo, è stato esplorato il sogno americano, spesso intrecciato con il talento italiano.
madrina d’eccezione e pellicole in gara
L’edizione 2025 ha visto come madrina l’attrice Marina Suma, una vera icona del cinema italiano, nota per film memorabili come “Le occasioni di Rosa” e “Sapore di Sale”. Suma ha portato sul palco la sua esperienza e il suo carisma, presentando in anteprima al festival la commedia “Amici per caso”, diretta da Max Nardari. Questa pellicola ha catturato l’attenzione del pubblico, dimostrando come la tradizione comica italiana continui a evolversi e a mantenere viva la sua essenza.
In competizione per il premio come miglior film si sono presentati titoli di spicco come:
- “Anxious”, di e con Nida Chowdhry
- “Arthur’s Whisky” di Stephen Cookson, con un cast d’eccezione che include Diane Keaton, Patricia Hodge e Boy George
- “Una vita da sogno – L’Abbaglio” di Alessandra Cardone, con Andrea Simonetti, Denise Tantucci e Christopher Backus
La selezione di opere ha dimostrato l’ampia gamma di talenti e storie che caratterizzano il panorama cinematografico attuale.
la stand-up comedy e i cortometraggi
Non sono mancati i cortometraggi, che hanno visto la partecipazione di progetti provenienti da Italia, Stati Uniti, Spagna, Francia e Svizzera. Questi lavori, brevi ma intensi, hanno saputo raccontare con efficacia le sfide contemporanee e le esperienze umane, sempre con un tocco di ironia e leggerezza.
Il festival ha dedicato spazio anche alla stand-up comedy, con performance come “Mandee McKelvey’s Clam”, diretta da Divinity Rose. Inoltre, sono stati presentati due documentari significativi: “Adidas Owns the Reality” di Keil Orion Troisi e Igor Vamos, e “Una risata ci salverà” di Michelangelo Gregori, che ha visto la partecipazione di nomi noti della comicità italiana come Sergio Staino, Moni Ovadia, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Montanini e Saverio Raimondo. Questi documentari non solo intrattengono, ma stimolano anche una riflessione profonda sulla società e sui temi che la attraversano.
L’Italian Comedy Festival si è rivelato non solo un’opportunità per celebrare la cultura comica italiana, ma anche un’importante piattaforma per affrontare questioni sociali attuali, utilizzando la risata come strumento di dialogo e riflessione. È evidente che la commedia, in tutte le sue forme, continua a essere un linguaggio universale capace di unire le persone, di far riflettere e, soprattutto, di rendere la vita un po’ più leggera, anche nei momenti difficili.








