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Bitget e Unicef: insieme per potenziare le competenze digitali di 300.000 persone

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Bitget e Unicef: insieme per potenziare le competenze digitali di 300.000 persone
Bitget e Unicef: insieme per potenziare le competenze digitali di 300.000 persone
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Nel mondo in continua evoluzione della tecnologia e della crypto economy, l’alfabetizzazione digitale diventa un elemento cruciale per garantire che le nuove generazioni possano partecipare attivamente e in modo equo a questa rivoluzione. In questo contesto, Bitget, uno dei principali exchange di criptovalute a livello globale e un attore chiave nel panorama Web3, ha annunciato una partnership con Unicef che mira a formare 300.000 persone, con un focus particolare sulle giovani donne.

L’importanza dell’iniziativa

Gracy Chen, CEO di Bitget, ha illustrato l’importanza di questa iniziativa in un’intervista rilasciata all’Adnkronos/Labitalia. Secondo Chen, “Le tecnologie emergenti non dovrebbero essere riservate a pochi privilegiati, ma devono essere introdotte rapidamente e in modo equo.” Questa dichiarazione sottolinea l’intento di democratizzare l’accesso alla tecnologia, rendendo le competenze digitali e la conoscenza della blockchain accessibili a tutti, e in particolare alle ragazze, che storicamente hanno avuto meno opportunità in questi campi.

Il programma Blockchain4Her

Il programma, denominato Blockchain4Her, è nato con l’intento di dare potere a centinaia di donne e si è evoluto in un movimento globale. Bitget e Unicef intendono creare un modello scalabile e inclusivo che permetta a giovani donne di navigare e influenzare l’economia digitale del futuro. Attraverso questa collaborazione, le giovani saranno equipaggiate con gli strumenti necessari per sviluppare competenze in ambito blockchain, con l’obiettivo di creare prodotti e servizi innovativi che possono trasformare la società moderna.

  1. Alfabetizzazione blockchain
  2. Competenze digitali
  3. Inclusione nella Game Changers Coalition (GCC)

La partnership triennale tra Bitget e Unicef Lussemburgo prevede un focus specifico sull’alfabetizzazione blockchain e sulle competenze digitali. Attraverso l’inclusione nella Game Changers Coalition (GCC), guidata dall’Ufficio per l’Innovazione dell’Unicef, Bitget si impegna a raggiungere un vasto pubblico composto da adolescenti, genitori, mentori e insegnanti. Questo approccio olistico è fondamentale per garantire che le competenze vengano diffuse non solo tra i giovani, ma anche tra coloro che possono supportarli nel loro percorso di apprendimento.

Formazione interattiva per il futuro

Una delle iniziative più interessanti di questa collaborazione è la creazione di moduli di formazione interattivi per la blockchain, sviluppati dalla Bitget Academy. Questo programma educativo, che includerà sia corsi online che in presenza, sarà focalizzato sulla creazione di videogiochi, un settore in rapida espansione che offre molteplici opportunità di carriera. I corsi saranno rivolti a insegnanti e giovani, con l’intento di fornire loro le competenze necessarie per emergere in un mercato del lavoro sempre più digitalizzato.

Sandra Visscher, direttrice esecutiva di Unicef Lussemburgo, ha affermato: “Questa partnership riflette la nostra convinzione condivisa che le competenze digitali siano un potente motore di opportunità e inclusione”. La sua visione si allinea perfettamente con quella di Bitget, evidenziando che l’innovazione deve essere una forza di inclusione, capace di aprire porte e ampliare orizzonti. L’obiettivo finale è garantire che la tecnologia lavori per tutti, ovunque, creando un futuro più equo e sostenibile.

Un impegno collettivo

Bitget non è sola in questa impresa. La Game Changers Coalition include anche altri attori significativi come la Global Video Game Coalition, la Micron Foundation e i builder dell’ecosistema Women in Games. Questi soggetti condividono l’ambizione di raggiungere 1,1 milioni di ragazze entro il 2027, offrendo loro opportunità di apprendimento e sviluppo delle competenze digitali. Questa rete di supporto è fondamentale per amplificare l’impatto delle iniziative e per garantire che il messaggio di empowerment risuoni all’interno delle comunità.

La scelta di focalizzarsi sulle ragazze è legata a dati preoccupanti che evidenziano una disparità di genere nel settore tecnologico. Le donne sono spesso sottorappresentate in ambiti come la programmazione, lo sviluppo software e, più recentemente, nel campo della blockchain e delle criptovalute. Attraverso iniziative come questa, Bitget e Unicef sperano di colmare questo divario, creando un ambiente in cui le ragazze possano non solo partecipare, ma anche guidare l’innovazione tecnologica.

Il coinvolgimento di Unicef in questa partnership è anche un riflesso del crescente riconoscimento dell’importanza delle competenze digitali nell’educazione moderna. Con il mondo che si sposta sempre più verso una digitalizzazione completa, è essenziale che le nuove generazioni siano equipaggiate con le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare le sfide future. Le tecnologie digitali non sono solo strumenti, ma anche opportunità per creare un cambiamento positivo nelle vite delle persone.

In conclusione, l’iniziativa congiunta di Bitget e Unicef rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui le competenze digitali sono alla portata di tutti, in particolare delle giovani donne. Attraverso l’educazione e la formazione, è possibile costruire un’economia digitale più inclusiva, dove ogni individuo ha la possibilità di contribuire e prosperare.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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