Un escursionista fiorentino di 62 anni è deceduto a causa di una caduta durante un’escursione sui monti della Garfagnana. L’incidente è avvenuto sul sentiero 186, tra il monte Grondilice e la Forbice, nel territorio di Minucciano, al confine tra le province di Lucca e Massa-Carrara. Sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino e l’elisoccorso Pegaso 3, impegnati nelle operazioni di soccorso e recupero.
L’incidente sul sentiero 186 tra monte grondilice e la forbice
L’incidente si è verificato lungo il sentiero 186, una via molto frequentata che collega il monte Grondilice, una delle vette più alte delle Apuane con i suoi 1.809 metri, alla Forbice. L’escursionista è precipitato per circa 30 metri mentre percorreva questo percorso impegnativo, caratterizzato da tratti scoscesi e esposizione elevata. Le difficoltà del terreno richiedono attenzione e esperienza, soprattutto in condizioni meteo non favorevoli.
Ruolo del soccorso alpino e dell’elisoccorso
Il Soccorso Alpino ha raggiunto la zona, risalendo a piedi il sentiero per individuare il punto della caduta. L’elisoccorso Pegaso 3 è stato impiegato per il recupero della salma e la sua evacuazione. L’intervento si è sviluppato in condizioni complesse viste la natura del percorso e l’accessibilità limitata del luogo. Nel frattempo, una squadra di soccorritori ha accompagnato la moglie del deceduto fino al rifugio Donegani, per garantirle assistenza durante le fasi successive.
Chi era filippo landini, la vittima della caduta
La vittima è Filippo Landini, geologo fiorentino di 62 anni, residente con la famiglia a Firenze. Landini era noto in ambito tecnico, avendo lavorato in enti e aziende del settore idrico e ambientale. Dopo un’esperienza in Consiag, è passato a Publiacqua, il gestore dei servizi idrici per l’area di Firenze, Prato e Pistoia. Dal 2003 era distaccato presso Ingegnerie Toscane, dove ha seguito numerosi progetti rilevanti.
Contributi professionali di filippo landini
Tra i compiti di Landini vi erano le verifiche sismiche per importanti opere infrastrutturali. Un esempio significativo riguarda i controlli sull’invaso di Bilancino, nel Mugello, una struttura fondamentale per la gestione delle risorse idriche e la tutela del territorio. La sua competenza tecnica lo aveva reso una figura apprezzata nei contesti di ingegneria civile e idraulica.
I soccorsi e l’intervento dell’elisoccorso pegaso 3
Dopo l’allarme scattato dalla moglie di Landini, intervenuta sul posto, le operazioni di soccorso si sono attivate prontamente. La zona dell’incidente, caratterizzata da ripidi pendii e difficoltà di camminamento, ha imposto ai tecnici del Soccorso Alpino un accesso a piedi per raggiungere il punto preciso della caduta.
L’elisoccorso Pegaso 3 ha operato effettuando un volo di supporto e una successiva evacuazione della salma. I sanitari del 118, calati sul luogo con il verricello, hanno potuto soltanto constatare la morte dell’escursionista. Le procedure hanno seguito le norme di sicurezza previste per incidenti in ambiente montano, considerando la complessità della posizione e la necessità di rispettare la zona di cordone per i rilievi.
Nel frattempo la moglie dell’uomo è stata assistita dagli operatori fino al rifugio più vicino, da dove ha potuto ricevere sostegno in attesa delle fasi successive. L’evento ha richiamato ancora una volta l’attenzione sui rischi delle escursioni in zone montane impervie, anche per escursionisti esperti.