Skip to content
Smetteredilavorare.it

Smetteredilavorare.it

  • News
  • Storie
  • Trasferirsi all’estero
  • Lavorare all’estero
  • Ambiente
  • Soldi & Risparmi
  • Spettacolo & TV
  • Home
  • 2025
  • Giugno
  • 9
  • Newsom sfida le autorità: ‘Se volete arrestarmi, fatelo!’
  • News

Newsom sfida le autorità: ‘Se volete arrestarmi, fatelo!’

Luca Carlini Giugno 9, 2025
Newsom sfida le autorità: 'Se volete arrestarmi, fatelo!'

Newsom sfida le autorità: 'Se volete arrestarmi, fatelo!'

Il governatore della California, Gavin Newsom, ha recentemente espresso la sua indignazione in risposta a una minaccia di arresto da parte di Tom Homan, ex direttore dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) durante l’amministrazione Trump. In un post su X (precedentemente noto come Twitter), Newsom ha affermato: “Lo ‘zar dei confini’ di Trump minaccia di arrestarmi per aver parlato apertamente. Venite a prendermi, duro. Non me ne frega niente. Non mi impedirà di difendere la California.” Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di crescente tensione tra il governatore e l’ex presidente, specialmente riguardo alle politiche sull’immigrazione e la sicurezza dei confini.

La polemica sull’immigrazione

La controversia ha preso piede dopo che Homan ha rilasciato commenti durante un’intervista con NBC News, dove ha affermato che i raid contro le manifestazioni legate all’immigrazione continueranno nonostante le proteste. Homan ha sottolineato che applicherà le stesse regole a tutti, inclusi i funzionari eletti, lasciando intendere che non esiterà ad arrestare i manifestanti se supereranno certi limiti. Ha dichiarato:

  1. “Se si oltrepassa quel limite, è un reato nascondere e dare consapevolmente rifugio a un immigrato clandestino.”
  2. “È un reato impedire alle forze dell’ordine di fare il loro lavoro.”

Queste affermazioni evidenziano la determinazione di Homan a far rispettare le leggi sull’immigrazione.

La risposta di Newsom

La reazione di Newsom non si è fatta attendere. Oltre a difendere la sua posizione sull’immigrazione, il governatore ha accusato Trump di avere atteggiamenti autoritari, definendo le sue azioni come “atti di un dittatore, non di un presidente”. Ha criticato l’ex presidente per aver “incitato e provocato la violenza, creato caos di massa, militarizzato le città e arrestato gli oppositori”. Queste affermazioni non sono nuove per Newsom, che ha frequentemente criticato le politiche di Trump e il suo approccio all’immigrazione, sostenendo che la California dovrebbe essere un rifugio sicuro per gli immigrati.

Contesto politico

Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio di tensioni politiche negli Stati Uniti, dove le questioni relative all’immigrazione e alla sicurezza dei confini sono diventate uno dei temi centrali del dibattito pubblico. La California, con una delle comunità di immigrati più grandi del paese, ha adottato politiche più liberali rispetto ad altre amministrazioni statali, cercando di proteggere i diritti dei migranti e di offrire loro supporto. Questo approccio ha portato a scontri diretti con il governo federale e con i funzionari dell’amministrazione Trump, che hanno promosso una linea dura contro l’immigrazione illegale.

Le critiche di Newsom si sono concentrate non solo sulle politiche di Trump, ma anche sulla retorica utilizzata, che spesso ha polarizzato l’opinione pubblica e ha alimentato tensioni razziali. La reazione di Newsom ha trovato eco in numerosi sostenitori, tra cui attivisti per i diritti umani e leader politici locali, che hanno difeso il diritto del governatore di esprimere le proprie opinioni senza timore di rappresaglie.

In risposta a questa escalation verbale, alcuni esperti di diritto costituzionale hanno avvertito che le minacce di arresto nei confronti di funzionari eletti per le loro posizioni politiche potrebbero avere conseguenze legali significative. L’idea di arrestare un governatore per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione solleva questioni fondamentali sui limiti del potere governativo e sulla protezione dei diritti civili.

La situazione continua a evolversi, con Newsom che si prepara a difendere le sue posizioni in vista delle prossime elezioni. Con la campagna presidenziale del 2024 già in fase di preparazione, è probabile che il tema dell’immigrazione e delle politiche di confine rimanga al centro del dibattito politico nazionale. Le dichiarazioni di Newsom, insieme alle risposte di Homan e di altri funzionari, potrebbero influenzare il modo in cui gli elettori percepiscono queste questioni cruciali.

In un clima di crescente polarizzazione, la California si trova al centro di una battaglia ideologica che potrebbe avere ripercussioni significative non solo a livello statale, ma anche a livello nazionale. Mentre Newsom continua a difendere i diritti dei migranti e a sfidare le politiche federali, il futuro del dibattito sull’immigrazione negli Stati Uniti sembra destinato a rimanere acceso e divisivo.

Continue Reading

Previous: Borsa europea in calo all’apertura: Parigi segna -0,11%, Londra si mantiene a +0,06%
Next: Milei attacca Sánchez: ‘è un teppista’

Articoli recenti

  • Torna in Puglia Diff: un festival che unisce libri, cinema e impegno sociale
  • Anica: l’audiovisivo come motore strategico per lo sviluppo dell’Italia
  • Firenze celebra 30 anni di laureati con una proiezione speciale e Pieraccioni protagonista
  • Weinstein, la procura chiede un nuovo processo per le accuse di stupro
  • Il Cactus Film Festival si espande: un’esperienza cinematografica a livello locale
  • Helen Hunt e Greenaway: un viaggio audace nella follia della morte
  • Fermata dei metalmeccanici: la lotta per un contratto che garantisca dignità al lavoro
  • Borsa europea in ripresa, ma Milano segna un -1% con future Usa incerti
  • EasyPark Group si trasforma: arriva Arrive
  • Lo spread Btp-Bund scende a 95 punti: cosa significa per l’economia italiana?
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Redazione
Copyright © All rights reserved.