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Vacanze in aumento: i traghetti costano il 9,7% in più secondo Assoutenti

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Vacanze in aumento: i traghetti costano il 9,7% in più secondo Assoutenti
Vacanze in aumento: i traghetti costano il 9,7% in più secondo Assoutenti
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L’estate 2025 si preannuncia complessa per le famiglie italiane in cerca di una villeggiatura. Secondo un’analisi condotta da Assoutenti, l’Emilia Romagna emerge come la regione con i prezzi più vantaggiosi per le strutture ricettive, mentre la Sardegna si conferma la meta più costosa. Questi dati, pubblicati in anteprima dall’ANSA, offrono uno spaccato chiaro delle spese che le famiglie devono affrontare per le vacanze estive, in un contesto di crescente inflazione e rincari.

Costi per le vacanze estive

Prenotare una settimana di ferie in hotel a tre stelle durante il periodo di Ferragosto, che va dal 9 al 16 agosto, può risultare oneroso. Ecco un riepilogo dei costi per diverse località:

  1. Rimini: minimo di 1.030 euro per una famiglia con due figli.
  2. Riccione: 1.498 euro.
  3. Milano Marittima: 1.512 euro.
  4. Toscana: a Lido di Camaiore e Viareggio si parte da oltre 1.600 euro, con Marina di Pietrasanta che tocca il picco di 2.226 euro.
  5. Liguria: a Rapallo, una settimana costa 1.610 euro, mentre a Santa Margherita Ligure il prezzo schizza a 3.551 euro.

Anche in altre regioni italiane, i costi per una settimana di vacanza sono elevati. In Veneto, località come Lido di Jesolo e Caorle richiedono circa 1.500 euro, mentre in Friuli, a Lignano Sabbiadoro e Grado, il budget necessario è poco superiore a 1.800 euro. La Puglia non è da meno, con Gallipoli e Otranto che richiedono un investimento minimo di circa 1.700 euro.

Tariffe elevate per località esclusive

Le tariffe diventano particolarmente elevate per le località più esclusive. A San Vito Lo Capo e Cefalù, in Sicilia, una famiglia di quattro persone spende oltre 2.000 euro per una settimana, mentre a Sorrento i costi partono da 2.051 euro. Amalfi si attesta a 2.264 euro, mentre in Sardegna i prezzi raggiungono livelli record:

  • Baja Sardinia: spesa minima di 2.681 euro.
  • Golfo Aranci: 2.870 euro.
  • San Teodoro: ben 3.015 euro.

Questi dati confermano la Sardegna come la regione con le tariffe più elevate in Italia per le strutture ricettive.

Rincari nei trasporti marittimi

Un aspetto preoccupante è quello relativo ai trasporti marittimi. Le famiglie che scelgono di spostarsi via mare con l’auto si trovano a dover affrontare rincari significativi. Per l’8 agosto, una famiglia tipo spende:

  1. Civitavecchia-Olbia: 1.343 euro.
  2. Genova-Porto Torres: 1.363 euro.
  3. Livorno-Olbia: 1.197 euro.
  4. Civitavecchia-Porto Torres: 1.005 euro.
  5. Napoli-Palermo: 678 euro.

Secondo Assoutenti, le tariffe dei traghetti sono aumentate in media del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, un dato che non può passare inosservato nel contesto attuale.

Aumento dei costi per stabilimenti balneari

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, dopo i fortissimi rincari post-Covid, quest’anno le variazioni nei listini di lettini e ombrelloni risultano più contenute. Il costo giornaliero per affittare un ombrellone e due lettini varia considerevolmente a seconda della località e della qualità dello stabilimento, ma si registra un aumento tra il 3% e il 5% rispetto allo scorso anno. Gli abbonamenti mensili e stagionali, invece, sono aumentati di circa il 6%.

Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, esprime preoccupazione per la situazione attuale: “Le villeggiature degli italiani sono sempre più costose, e per molte famiglie rappresentano un vero e proprio salasso. La ripresa del turismo in Italia e l’aumento delle presenze dall’estero stanno spingendo gli operatori ad applicare continui rialzi delle tariffe, rincari che non sembrano giustificati da fattori come il caro-energia o l’inflazione.”

Questa escalation dei costi sta modificando profondamente le abitudini delle famiglie italiane, le quali, come già evidenziato lo scorso anno, tendono a ridurre la durata delle vacanze. Molti scelgono di abbandonare le villeggiature lunghe di 10 o 14 giorni in favore di viaggi più brevi e frequenti, distribuiti nei mesi di giugno, luglio e settembre, quando le tariffe risultano più convenienti.

In un contesto di crescente pressione economica, le famiglie italiane si trovano di fronte a una scelta difficile: rinunciare a una parte delle proprie vacanze o adattarsi a un panorama turistico in continua evoluzione, caratterizzato da costi sempre più elevati.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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