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Custodi del mare: la storia di In Perpetuo nel Gargano

Sara Lucchetta Giugno 6, 2025
Custodi del mare: la storia di In Perpetuo nel Gargano

Custodi del mare: la storia di In Perpetuo nel Gargano

Il Gargano, con i suoi trabucchi, rappresenta un patrimonio culturale unico, simbolo di una tradizione di pesca che affonda le radici nella storia e nell’identità delle comunità locali. Queste maestose macchine da pesca in legno, costruite come palafitte sugli scogli, sono testimoni silenziosi di un legame profondo con il mare. Il documentario “In Perpetuo”, diretto da Federico Barassi, esplora la vita degli ultimi mastri trabucchisti del Gargano e dei loro discendenti, impegnati a mantenere viva una tradizione che richiede un duro lavoro quotidiano.

Il documentario e i suoi riconoscimenti

“In Perpetuo”, prodotto da Dinamo Film in collaborazione con Rai Cinema, ha già ricevuto riconoscimenti in festival internazionali, tra cui il Kyiv International Film Festival Molodist e il 65° Festival dei Popoli. Attualmente, il film è in tour con proiezioni e presentazioni in diverse città, tra cui:

  1. Roma – Cinema Farnese (6 giugno)
  2. Torino – Cinemambiente (10 giugno)
  3. Bari – Multicinema Galleria (16 giugno)

Un viaggio tra tradizione e modernità

Barassi ha scelto di girare principalmente tra Peschici e Vieste, luoghi emblematici del Gargano. Attraverso il suo obiettivo, il regista cattura non solo le immagini suggestive del mare, ma anche i suoni e i dialetti che accompagnano i pescatori nel loro lavoro quotidiano. Il documentario offre uno sguardo intimo sui protagonisti, uomini e donne che si prendono cura di questi trabucchi, raccontando storie di vita vissuta e di legami familiari. Tra i personaggi principali troviamo:

  • Giuseppino, un novantenne che continua a salire ogni giorno sul suo trabucco.
  • Luigi, il nipote di Giuseppino, pronto ad apprendere l’arte della pesca.
  • Antonio, il più giovane trabucchista di Peschici, che lavora con il padre Rocco.
  • Natale e Peppino, amici di lunga data che pescano insieme a Vieste.
  • Michele, che si dedica alla pesca in solitaria sul trabucco di famiglia.

La lotta per la sopravvivenza delle tradizioni

Barassi, nelle note di produzione, esprime il desiderio di preservare questa antica memoria, riconoscendo la fragilità di una realtà che rischia di essere dimenticata. “Sono rimasti solo in pochi a conoscere e a praticare la pesca con il trabucco”, afferma il regista, sottolineando l’importanza di dare voce a queste storie. Il trabucco non è solo un attrezzo di pesca; è un simbolo di un’intera cultura e di un modo di vivere in armonia con il mare. Tuttavia, con l’aumento dei costi di mantenimento e il calo dei profitti, molte di queste strutture sono oggi in stato di abbandono.

“In Perpetuo” si propone quindi come un’opera di denuncia, ma anche di celebrazione, invitando a riflettere sulle sfide che affrontano non solo i pescatori, ma anche il patrimonio culturale della regione. La lotta per la sopravvivenza di queste tradizioni è una questione collettiva che coinvolge l’intera comunità, richiedendo un impegno condiviso per garantire che le memorie del mare non vengano perdute.

Il documentario è un viaggio attraverso il Gargano e dentro noi stessi, un invito a riflettere sul nostro legame con il mare e con le tradizioni che ci definiscono come comunità. In un’epoca di cambiamenti rapidi, la storia dei trabucchisti del Gargano ci ricorda l’importanza di fermarci, ascoltare e custodire le memorie del mare.

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