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Sostenere le piccole imprese: le opportunità offerte da Fonarcom e l’IA

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Sostenere le piccole imprese: le opportunità offerte da Fonarcom e l'IA
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Il tema dell’intelligenza artificiale (IA) sta diventando sempre più centrale nel panorama lavorativo contemporaneo, suscitando un ampio dibattito. Durante il Festival del Lavoro, che si svolge ai Magazzini del Cotone a Genova, il fondo interprofessionale Fonarcom ha organizzato un incontro significativo dal titolo “La sanzione etica – Trasparenza, rischi e soluzioni dei nuovi divieti in tema di IA”. Questo evento ha riunito esperti e rappresentanti delle istituzioni per analizzare i rischi e le opportunità legate all’implementazione dell’intelligenza artificiale nei contesti lavorativi, nonché le normative europee e nazionali che influenzeranno l’uso di queste tecnologie.

L’importanza di un approccio graduale

Andrea Cafà, presidente di Fonarcom e della Confederazione Italiana della Formazione e dell’Adulto (Cifa), ha aperto i lavori sottolineando la necessità di un approccio graduale e consapevole da parte delle piccole imprese. “Le aziende non è che siano tutte pronte”, ha affermato Cafà, evidenziando la varietà del tessuto produttivo italiano. Ha inoltre annunciato che, a partire dal prossimo mese, il suo ente bilaterale, Epar, offrirà gratuitamente corsi di formazione ai dipendenti delle aziende aderenti, permettendo loro di apprendere come utilizzare l’intelligenza artificiale in modo consapevole e responsabile.

Monitoraggio e integrazione etica dell’IA

È stato creato un osservatorio sull’intelligenza artificiale che avrà il compito di monitorare l’impatto di queste tecnologie nelle aziende. Questo sforzo mira a garantire che l’integrazione dell’IA nel mondo del lavoro avvenga in maniera etica e rispettosa, in linea con le normative vigenti. Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal, ha sottolineato come il sindacato stia affrontando le sfide poste dall’era della digitalizzazione avanzata. Ha affermato che è fondamentale che l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi avvenga nel rispetto delle normative europee e della dignità delle persone.

Principi fondamentali per il coinvolgimento dei lavoratori

Margiotta ha proposto tre principi fondamentali per garantire il coinvolgimento dei lavoratori nel processo decisionale riguardante le nuove tecnologie:

  1. Consapevolezza: I lavoratori devono essere informati sui cambiamenti e le nuove competenze richieste.
  2. Condivisione delle scelte: È essenziale che le decisioni siano condivise e discusse con i dipendenti.
  3. Coinvolgimento: I lavoratori devono essere attivamente coinvolti nel processo di implementazione delle nuove tecnologie.

Aspetti etici e normativi dell’IA

Tiziana Orrù, presidente della terza sezione lavoro del Tribunale di Roma, ha analizzato i profili etici del regolamento comunitario sull’intelligenza artificiale, ponendo l’accento sulla sorveglianza umana e sugli obblighi normativi imposti dall’IA-Act. “L’articolo 14 dell’IA-Act prevede l’istituzione di figure professionali con competenze interdisciplinari”, ha spiegato Orrù, sottolineando l’importanza di una supervisione attenta nell’implementazione delle tecnologie IA.

Giuseppe Tango, giudice del lavoro del Tribunale di Palermo, ha condiviso la sua visione sul rapporto tra diritto del lavoro e cambiamento tecnologico. Secondo Tango, “l’intelligenza artificiale non ha costituito una deviazione dal consolidato paradigma del diritto del lavoro, ma si è imposta come uno strumento trasversale utilizzato in vari contesti”.

L’evento ha messo in luce quanto sia cruciale per le piccole e medie imprese essere preparate ad affrontare le sfide e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Un approccio proattivo, che include formazione e monitoraggio, è fondamentale per garantire che queste tecnologie vengano integrate in modo etico e responsabile, salvaguardando i diritti dei lavoratori e promuovendo un ambiente di lavoro positivo e collaborativo.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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