La FARSA del trimestre anti-inflazione

trimestre anti-inflazione

Il Governo ha deciso che tutta una serie di prodotti tipicamente presenti sugli scaffali dei supermercati saranno fortemente scontati da qui al 31 dicembre. Ha chiamato questa iniziativa trimestre anti-inflazione, perché dovrebbe consentire agli italiani di fare una spesa più consapevole e risparmiare in modo sostanziale.

In questo articolo voglio raccontarvi esattamente di cosa si stratta, come riconoscere questi prodotti, ma soprattutto spiegarvi per quale motivo questa misura anti-inflazione sarà un fallimento completo.


La farsa del trimestre anti-inflazione

L'inflazione fa aumentare i prezzi e, in questo momento storico, le famiglie si ritrovano con un costo della vita decisamente maggiorato. Per permetterci di risparmiare il Governo ha deciso di chiedere ai negozi (soprattutto le grandi catene alimentari) di selezionare tutta una serie di prodotti da mettere in sconto perenne da qui a fine anno. Li potrete riconoscere (i prodotti) perchè avranno affisso sul cartellino un logo che raffigura un carrellino tricolore.

Un primo problema nasce dal fatto che l’adesione è assolutamente volontaria, quindi nulla viene imposto dall’alto, né un numero minimo di prodotti, né un prezzo preciso. Inoltre non è previsto alcun incentivo o sgravio fiscale per quegli esercizi (la lista è sul sito del Ministero dell’Interno) che aderiranno, quindi bisogna chiedersi: come diavolo fa un supermercato, che ha già da mesi preso accordi con produttori e fornitori, ad abbassare i prezzi!? La risposta è semplicemente che non lo può fare! Anche decidesse di trasformarsi in un buon samaritano e andare in perdita, devi sapere che la vendita sotto-costo di un prodotto è legalmente perseguibile perché è considerata concorrenza sleale. Un supermercato la può fare massimo tre volte in un anno e per un massimo di dieci giorni, altro che trimestre anti-inflazione. Qualunque supermercato, se potesse abbasserebbe i prezzi lo farebbe, perché non c’è miglior pubblicità o modo per attirare i clienti, ma non è così semplice.

Stai quindi dicendo che è tutta una farsa? Ovviamente sì, infatti ecco cosa accadrà: i supermercati sfrutteranno questa occasione per farsi pubblicità, visto che molte grandi testate giornalistiche stanno facendo la classifica degli esercizi che applicano i maggiori sconti o che hanno la più larga pletora di prodotti in offerta, ma nessuno sconto ulteriore verrà creato! Si limiteranno ad applicare il bollino su quei prodotti che il supermercato aveva già deciso di scontare, cioè le rimanenze di magazzino, ciò che sta andando a scadenza oppure sulle promozioni precedentemente accordate con i fornitori. 

Il punto è che tutta questa operazione, così come altre recenti iniziative di questo Governo, altro non sono che uno specchietto per le allodole, un modo per dare l’impressione che stiano facendo qualcosa di concreto per l’Italia, ma che in realtà non cambierà assolutamente nulla. È esattamente quello che è successo con l’obbligo imposto ai benzinai di esporre i prezzi medi del carburante, che non ha minimamente fatto scendere il costo di un pieno, perchè dipende da fattori mondiali che sono in buona parte fuori dal controllo del nostro piccolo e insignificante Governo.

L’unica cosa buona che possiamo trarre da queste iniziative è una nostra maggior consapevolezza di quelle che sono le tecniche di distrazione di massa. I politici sanno bene come nascondere la loro inettitudine o i loro fallimenti, come l’aumento vertiginoso dei flussi migratori, il debito pubblico alle stelle, le rate dei mutui insostenibili, il ripristino delle accise sui carburanti o l’incapacità di creare posti di lavoro, e lo fanno intasando i media di piccole iniziative assolutamente inutili che servono esclusivamente a dare l’impressione che stiano lavorando per noi, quando in realtà nulla cambia. 

Anche se sono pronto a scommettere che moltissime persone si fionderanno ad acquistare i prodotti contrassegnati dal carrellino tricolore, perchè siamo un popolo di pecoroni, il modo per risparmiare sulla spesa rimane sempre lo stesso: confrontare solo i prezzi al chilo e acquistare esclusivamente l’indispensabile.Tutto il resto è propaganda.

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