Le mie 5 regole per LIBERARSI dall'oppressione delle COSE

Le mie 5 regole 

Liberarsi del superfluo è un passo importante verso l’allontanamento dal consumismo. Quando comprendi che puoi fare a meno di quasi tutto ciò che possiedi, inizi a smettere di acquistare e la tua situazione economica migliora notevolmente perché smetti di sprecare soldi in oggetti e servizi assolutamente inutili.

In questo articolo vorrei svelarti le 5 tecniche che personalmente utilizzo per identificare e eliminare dalla mia casa (e dalla mia vita) tutto ciò che non fa altro che impoverire e crearmi problemi. 


Le mie 5 regole per LIBERARSI dall'oppressione delle COSE

Ricorda sempre che molti dei problemi di cui ti devi occupare quotidianamente e che ti rubano energie, tempo e denaro, derivano semplicemente da ciò che possiedi. Il tuo armadio pieno di vestiti ti fa perdere un sacco di tempo nella scelta di cosa indosserai, per poi capitolare sempre sugli stessi quattro capi d'abbigliamento. Se hai una o due automobili, più magari un motorino, un monopattino o una bici elettrica, beh dovrai mantenerle, revisionarle, assicurarle e questo ti costerà tempo e denaro. Più hai, più la tua vita è incasinata ed economicamente difficile. Prima ancora di imparare a non comprare più nulla è importante capire come liberarsi di ciò che già possiedi, passo generalmente molto difficile da affrontare. Ecco allora le cinque strategie che utilizzo.

La regola dall’incendio: Chiediti come cosa accadrebbe se un certo punto tutto ciò che hai nell’armadio, nel ripostiglio o in cantina venisse distrutto da un incendio. Se nella tua vita non cambierebbe poi molto e, anzi, ti sentiresti persino sollevato dal non dover vedere più tutto quell’ammasso di oggetti, allora vuol dire che puoi tranquillamente liberartene. Questo semplice criterio aiuta a valutare l'importanza reale degli oggetti nella propria vita e a decidere cosa eliminare. 

Solo nel caso in cui: La regola del "Solo nel caso in cui" serve ad identificare tutti quegli oggetti che stai conservando nell’attesa che un certo evento si verifichi. Per esempio probabilmente hai un enorme servizio di piatti, bicchieri e posate che occupano molto spazio e che terrai lì per anni nell’attesa di organizzare una grande festa o un pranzo con i parenti. Probabilmente non organizzerai mai nulla, o almeno non con così tante persone, quindi puoi liberartene. E’ solo un esempio, ma pensa a tutto ciò che hai in cantina o in soffitta e ti renderai conto di quanta roba hai ammucchiato nell’attesa di un evento che probabilmente non capiterà. Puoi regalare o vendere tutto… e se tra 10 anni ti servisse, potresti fartela prestare o acquistarla sul momento. Nel frattempo hai liberato chissà quanto spazio nella tua casa e nella tua testa.

Regola dei 120 giorni: Se sono 120 giorni (4 mesi) che hai accantonato un oggetto e non lo utilizzerai per i prossimi 120 giorni, vorrà dire che è rimasto lì a prendere polvere per otto mesi e probabilmente non è così necessario come pensi. Alcuni oggetti ha senso che rimangano inutilizzati per lungo tempo, come per esempio un martello, che magari ti servirà per appendere un quadro, ma forse la cyclette che hai acquistato nella certezza di allenarti ogni giorni e che giace in ripostiglio abbandonata, probabilmente potresti ri-venderla, guadagnarci qualche soldino e liberare spazio.

Grazie a queste prime tre regole abbiamo un ottima strategia per eliminare ciò che non ci serve realmente. Ora, per non cadere nuovamente nella trappola dell’acquisto insensato possiamo applicare “La regola dell'attesa”. E’ molto semplice, perché consiste nel ritardare sempre le decisioni d'acquisto. Ogni volta che ci passa per la testa l’idea di comprare qualcosa, semplicemente lasciamo passare 24 ore. Sia che stiamo facendo shopping in città che online, una volta deciso cosa desideriamo, fermiamoci e lasciamo passare un giorno intero. Quel tempo ci darà l’opportunità di riflettere e valutare se stiamo facendo la mossa giusta o stavamo cadendo vittime dell’acquisto compulsivo. Quasi sempre si scopre che la pulsione che provavamo verso l’oggetto o il servizio che desideravamo svanisce naturalmente.

L’ultima regola serve invece per decidere cosa tenere. Non tutto ciò che non utilizzi da tempo è da buttare. Si chiama “La regola degli articoli di emergenza”. Per esempio ha molto senso conservare un kit per il pronto soccorso o i cavi elettrici per avviare l’auto quando la batteria si esaurisce. Quelli sono sicuramente soldi ben spesi che ti possono aiutare nei momenti di difficoltà, ma bisogna essere bravi ad identificare quelle che sono reali emergenze e distinguerle da paranoie e paure per qualcosa che non accadrà mai.

Prova per qualche tempo a ragionare in questi termini, a prendere il coraggio a due mani e iniziare a liberarti di tutto ciò che non ti serve. Potrai buttarlo, regalarlo o venderlo e ti accorgerai di come ti sentirai subito meglio. Lentamente la tua vita diventerà più semplice, avrai più denaro e scommetto che smetterai di dire: per fare quello o quell’altro non ho tempo.

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