Anche se probabilmente molti di voi saranno scettici (e lo sono anch’io naturalmente) su carta sembra che il progetto Euro Digitale sia tutt’altro che uno strumento di controllo. Stando a ciò che sappiamo fino a questo momento potrebbe letteralmente trattarsi della naturale trasformazione del contante in qualcosa di altrettanto libero, non tracciato e lontano dalle banche.
E lo so cosa stai pensando: "non mi convinceranno mai che una app possa sostituire il buon vecchio contante". Bene, in questo articolo provo a raccontarti quanto ho appreso fino a questo momento su tale strumento e perché vale la pena seguirne l’evoluzione.
Arriva il contante digitale?
In Europa circa il 73% delle transazioni economiche passa attraverso l’uso del contante. Questa è cosa buona e giusta, perché il denaro contante non è controllato ed è l’unico modo che le persone hanno per detenere fisicamente i propri soldi. È semplicemente falso il collegamento tra evasione e denaro contante, è solo una narrazione politica non supportata dai dati, tanto che studi internazionali evidenziano l’assenza di una rapporto di causa diretta tra attività illecite ed utilizzo del contante. Questo studio dell'UE ne è un esempio.
Ora l’Europa sta pensando di sostituire progressivamente il denaro contante con l’Euro digitale, una forma di pagamento non tracciata che non dovrebbe passare attraverso il normale circuito bancario e rimanere in larga parte anonima. Attualmente si è ancora in una fase di studio e comprensione della fattibilità di questo progetto, ma stando alle più recenti dichiarazioni, si sta profilando uno strumento che sembra diverso da quello che alcuni ci vogliono far credere.
Lo so che su qualche sito complottista troverete presto articoli che vi parleranno del nuovo Euro Digitale come ulteriore strumento di controllo, ma le cose sembrano non essere così. Visto che il contante è ancora molto diffuso e che le persone non vogliono (giustamente) rinunciarvi, l’idea che l’Europa sta portando avanti è quella di trasformarlo in qualcosa di digitale, gestito attraverso una app che non registra i dati delle persone, che non ha costi perchè non passa attraverso le comuni banche ed è totalmente distaccata dai circuiti classici come Visa o Mastercard. Con tale app, che può essere vista un po’ come il classico portafoglio gonfio di contanti, si potrà pagare sui siti di e-commerce, al supermercato e al ristorante e pare funzionerà anche senza connessione internet.
Se verrà introdotto sarà una moneta a effettivo corso legale che dovrà essere obbligatoriamente accettata ovunque, parallela all’euro e non gestita dalle banche. Esattamente come per il contante verrà introdotto un limite di utilizzo, probabilmente intorno ai 5000 euro, questo per evitare di danneggiare troppo i circuiti bancari. Le banche infatti, lo sapete, guadagnano da ogni piccola transazione con le carte di credito, ma questo non accadrebbe più con l’euro digitale.
Di fatto di ci troviamo di fronte a qualcosa di molto simile ad una moneta alternativa che a mio avviso potrebbe anche dare del filo da torcere anche a tutto il mondo delle criptomonete che, seppur molto diverso, perderebbe parte del suo significato.
Ovviamente tutto questo è quello che ci hanno raccontato fino a questo momento, non c’è nulla di concreto e i buoni intenti manifestati potrebbero cambiare nel cosro del tempo. Potrebbe solo trattarsi di un metodo per spingerci verso uno strumento solo inizialmente non tracciato e poi invece controllato. Non sto dicendo di abbracciarlo ciecamente, ma ho sempre ritenuto giusto raccontarvi le cose come stanno, senza fasciarmi la testa prima di rompermela. Io sono e resterò sempre un forte sostenitore del contante, ma per il momento non ha senso demonizzare questo strumento che sembra essere stato pensato a nostro vantaggio. Riconosco infatti che la gestione del contante ha un costo che poi ricade sui cittadini e una serie di problematiche non trascurabili. Vale la pena quindi informarsi sempre su come funzionano i nuovi sistemi, perchè etichettarli subito come strumenti di controllo potrebbe farci perdere delle opportunità.
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