Sei in una relazione tossica e no lo sai

Relazione tossica

Ricordo che un mio vecchio collega una volta mi disse: “litigare all’interno di una relazione è ok! Sai che noia se non discuti mai?” Al tempo non avevo compreso quella esternazione, mi sembrava sostanzialmente senza senso, anche perché in una rapporto il tempo lo puoi benissimo impiegare a parlare, condividere passioni, viaggiare, darsi da fare per la famiglia e progettare il futuro. 

Non vedevo dove fosse la necessità di litigare per movimentare la relazione. Poi, col tempo, ho capito, si trattava di una di quelle persone tossiche, probabilmente all’interno di una relazione tossica da lui generata. 


Sei in una relazione tossica e no lo sai

Oggi parliamo di questo, delle relazioni tossiche, di come riconoscerle e di come agire di conseguenza, perché la nostra felicità deriva in gran parte dal tipo di rapporto che abbiamo con le persone che frequentiamo. Una delle cose più terribili che può capitarvi è quella di ritrovarvi all’interno di una relazione tossica, una di quelle dove c’è l’amore, ma c’è anche tanto malessere. È terribile perché lasciarsi per via del fatto che si sta male, quando al contempo si ama il proprio compagno, è difficile e incredibilmente doloroso.

Se ci sembra di ritrovarci in questa descrizione, la prima cosa da fare è certamente quella di riconoscere se effettivamente ci troviamo all’interno di una relazione tossica. Ci sono dei segnali che dobbiamo cercare, cosa che difficilmente le persone fanno, sia per mancanza di tempo sia per scarsa attenzione. E poi, alle volte (esattamente come capitava al mio collega) si reputa normale litigare all’interno di una coppia, magari perché siamo stati cresciuti in una famiglia dove i nostri genitori litigavano spesso, ma tanto normale non è.

Il primo campanello d’allarme sta nella comunicazione: se la persona che frequentate pensa principalmente a se stessa (e non al benessere della coppia), se mette al primo posto le proprie esigenze e quando glielo fate notare non è aperta alla conciliazione, ma si chiude o, peggio ancora, contrattacca alzando la voce, probabilmente c’è qualcosa che non va.

Questa tipologia di persone sono generalmente ossessionate dal controllo. Sono gelose, vogliono sapere tutto, controllano i messaggi, le chat e le telefonate del partner. Agiscono in questo modo perché hanno un'idea di amore rigida, utopistica, irrazionale, che può avvicinarsi persino al delirio. Se il partner non si comporta secondo le loro aspettative, scattano le litigate

Più o meno costantemente, operano una manipolazione della realtà facendo sentire il partner sempre in difetto, negando i fatti e facendo credere all’altro di inventarsi tutto, esagerare, arrivando persino ad insinuare dubbi sulla sua sanità mentale. Nel farlo tendono costantemente a sminuire l’altro, farlo sentire incapace e inutile, questo per ritagliarsi un ruolo fondamentale e dominante nella coppia. Dal punto di vista psicologico si tratta di veri e proprio comportamenti abusanti, che tendono a vessare il partner e costringerlo a comportarsi sempre in accordo alle proprie aspettative. Nei casi più estremi questi atteggiamenti possono sfociare anche nella violenza fisica, prima solo sotto forma di minaccia e poi messa in atto concretamente.

L’insieme di questi atteggiamenti (che poi si trasformano in situazioni concrete e ricorrenti) porta la vittima della relazione tossica ad isolarsi dalle amicizie, rinunciare alle proprie passioni e alla privacy, pur di accondiscendere il partner. Finisce così per vivere in una situazione di stress costante dovuta alla perenne paura di fare qualcosa di sbagliato o provocare reazioni spiacevoli nell’altro.

Se vi siete anche solo in parte identificati in questo racconto, allora è possibile che vi troviate all’interno di una relazione tossica. In questi casi è molto importante non essere superficiali, banalizzare o far finta di non vedere. Non esistono solo i carnefici narcisisti e le povere vittime inermi… nelle relazioni ci sono infinite sfumature e livelli di tossicità; non serve incarnare perfettamente tutti i tratti della relazioni tossiche per stare male, basta molto meno.

Il rischio più grande che tutti corriamo è che relazioni come queste si protraggono nel tempo, diventino sempre più profonde e il legame tossico si solidifichi anche per altri fattori: si conoscono i parenti dell'altro, si prende casa insieme, si condivide il denaro, nascono dei figli, ma tutto questo all’interno di un’altalenante cornice di malessere. Per questo è importante riconoscere presto le relazioni tossiche ed evitare di stringere rapporti di difficile risoluzione con persone che si comportano nel modo descritto.

Questi individui, di qualunque sesso siano, partner o solo “amici”, vanno eliminati dalla nostra vita il prima possibile, perché più passa il tempo più diventa difficile farlo, e il rischio che si corre è quello di auto-condannarsi ad una vita di infelicità.

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