Forse puoi andare in pensione 5 anni prima

In pensione 5 anni prima

Non tutti sanno che grazie ad un particolare decreto legislativo che è valido fino alla fine del 2023, è possibile andare in pensione 5 anni prima del previsto, ottenendo una particolare indennità, ottenendo però una riduzione dell’importo della pensione.

Se non ne potete più di lavorare e volete iniziare a vivere la vita, noncuranti del denaro, allora questa opportunità potrebbe fare al caso vostro. In questo articolo vi spiego tutto quello che c’è da sapere per cogliere al volo questa opportunità prima che sia tardi.


Forse puoi andare in pensione 5 anni prima

La Legge di Bilancio 2022 ha esteso la validità del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148, anche al 2022 e 2023 e questo significa che avete tempo fino alla fine di quest’anno per decidere se andare subito in pensione e dire per sempre addio al posto di lavoro. Possono farlo però solamente le persone che lavorano per quelle aziende che hanno almeno 50 dipendenti, intesi sia come assunti che collaboratori liberi professionisti. Il meccanismo è stato pensato per aiutare le aziende in difficoltà a ridurre il personale, ma anche per favorire il turnover e quindi l’assunzione dei giovani.

Chi si trova a non più di 60 mesi (cioè 5 anni) dalla prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 di contribuzione) può chiudere anticipatamente il proprio rapporto di lavoro e, per quei 5 anni, ottenere un'indennità mensile in attesa della pensione vera e propria. Questa indennità è riconosciuta solo ai lavoratori dipendenti, assunti con contratto a tempo indeterminato, che risultino iscritti al fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD) oppure a una delle forme  di Assicurazione generale obbligatoria, gestite dall’INPS.

Attenzione, il contratto di lavoro deve essere chiuso entro e non oltre il 30 novembre 2023.

Se si rientra in questa casistica, per 5 anni si prenderà un indennità che va a sostituire il mancato stipendio, in attesa della pensione. Questo denaro è sottoposto a tassazione esattamente come il reddito da lavoro dipendente, non consente la reversibilità e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di chiusura del rapporto di lavoro.

Come si calcola questa indennità? Beh, si calcola misurando il trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore dalla fine del rapporto di lavoro, quindi si prenderà quello che si prenderebbe di pensione se si potesse andarci con 5 anni di anticipo. Questa sorta di assegno mensile di prepensionamento, verrà dato per 13 mensilità e sarà più basso di circa il 22% rispetto al proprio stipendio. Naturalmente, quando dopo 5 anni si andrà davvero in pensione, anche questa sarà più bassa del previsto, perché non si ha maturato 5 anni di contributi previdenziali, quindi ci si deve aspettare una pensione che sia più bassa del 10/15% dello spettante

In definitiva, se siete interessanti a questa scappatoia per andarvene dal vostro posto di lavoro e godervi la pensione con cinque anni di anticipo, dovete sapere che la domanda all’INPS va inoltrata dal vostro datore di lavoro, che deve anche accompagnarla ad una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità. Informatevi presso l’ufficio personale della vostra azienda per capire se rientrate in questa categoria di fortunati e felici “pre-pensionabili”. Se volete avere una stima della pensione che riceverete, probabilmente il metodo più semplice è quello di prendere appuntamento in una delle sedi del Patronato INPAS, e chiedere a loro di eseguire tutti i conteggi, così saprete esattamente quanti soldi poi mensilmente riceverete, sia come assegno pre-pensionistico che come pensione vera e propria. 

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