Goditi il tuo 21% di vita

Goditi il tuo 21% di vita

L’assurdità dello stile di vita che ci viene imposto dalla società in cui viviamo, si comprende bene quando si guarda più in là di ciò che faremo il prossimo weekend e, per i più lungimiranti, di dove andremo in vacanza quest'estate; cioè quando ragioniamo sulla vecchiaia.

Se infatti proviamo ad analizzare quello che accadrà alla nostra vita (e alle nostre finanze) quando saremo anziani, ci rendiamo conto che stiamo vivendo un’esistenza piena di assurdità e contraddizioni, che solo chi non ha una visione di lungo periodo può accettare.

Goditi il tuo 21% di vita

Un recente studio dell’Osservatorio Rsa dell'Università Cattaneo di Castellanza (Varese) ha mostrato come l’età media delle persone che accedono alle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) è di circa 85 anni. Le RSA, lo sapete, sono le case di riposo, cioè dove i figli ci confineranno quando non saremo più autosufficienti, e per la maggior parte delle persone questo accade appunto intorno agli 85 anni. Ora sapete che in Italia l'età pensionabile è a 67 anni, anche se l’Europa pensa già ad innalzarla a 70, questo vuol dire che, per la maggior parte delle persone, da quando si smette di lavorare, cioè si esce dalla prigione della produzione continua e insensata, a quando si finisce in un’altra prigione, quella della vecchiaia nella RSA, passano solo 18 anni.

Questo è il tempo di vita “libera” che ognuno di noi mediamente ha nell’arco della sua unica e inestimabile esistenza. Quegli anni, che rappresentano solo il 21% della vita di un individuo medio, sono la misera parte di esistenza che ci viene concesso di gestire come meglio desideriamo. Tutto il resto, praticamente l’80% del nostro tempo, lo votiamo a lavorare, cioè a fare qualcosa che generalmente preferiremmo non fare, a stare con persone che non ci piacciono (i colleghi), chiusi in luoghi dove detestiamo stare e obbligati a dire sì signore, certo, grazie, prego… cioè a fingere che ci importi qualcosa dell’azienda e degli altri. Tra l’altro, quel 21% di vita lo consumiamo anche nel momento peggiore, cioè quando le forze se ne stanno andando e le malattie sopraggiungono. Naturalmente non per tutti è così, alcuni vivono più a lungo, altri stanno benissimo, ma quando si fanno questi ragionamenti occorre sempre considerare la situazione media.

Ma non è tutto: Oggi una persona che necessita di essere ricoverata in RSA deve sostenere un costo medio di circa 3.000 €/mese (per quelle private) oppure di 1.500 €/mese qualora si sia particolarmente poveri e ci si riesca a inserire nelle graduatorie pubbliche. Lo Stato naturalmente si prende carico di chi ha gravi disabilità e non ha queste cifre, intervenendo economicamente, ma per tutti gli altri la spesa è elevatissima. 

Se tiriamo le somme, quindi, cosa vediamo osservando la nostra società? Beh, vediamo un’enorme massa di persone che fatica tutta la vita in un malcontento perenne, per poi avere un brevissimo periodo di libertà e finire quasi subito a dover impiegare tutti i propri soldi (per chi se lo può permettere) pagando un'altra prigione dove verrà rinchiusa nell’attesa di morire. Ora vi domando: è vivere questo? E’ dare un significato alla propria esistenza? Vi sembra il modo migliore di impiegare il proprio tempo e le proprie energie.

La buona notizia è che, compreso questo, c'è un'alternativa: quello che io suggerisco di fare e che ho fatto in prima persona è ragionare al contrario, cioè cercare di fare prima i sacrifici, in modo da avere poi una lunga e soddisfacente vita libera davanti a sé. Come si fa a fare tutto questo? Beh si smette di credere che godersi la vita significhi spendere tutto lo stipendio al bar, comprarsi qualsiasi cosa passi per la testa, cioè atteggiarsi da ricchi quando non lo si è, e cercare di raggiungere il prima possibile la condizione in cui non hai più bisogno di lavorare per vivere. Sì può fare, solo che bisogna accettare uno stile di vita semplice, umile, povero se vogliamo, ma è sempre meglio che non vivere. Non è particolarmente complicato farlo, ma naturalmente non è qualcosa di realizzabile in pochi mesi, servono alcuni anni di impegno e rinunce per guadagnarsi questa libertà. E’ un discorso lungo, ma per chi fosse nuovo tempo fa ho scritto un libro che si chiama “Ricco solo risparmiandodove spiego come ho fatto ad ottenere la ricchezza in cui vivo, che non è economica (anche se ormai non me la passo male) ma è soprattutto legata al tempo e alla libertà. Potete anche non comprarlo, è abbastanza famoso da essere già presente in molte biblioteche.

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