Mi fa molto sorridere quando qualcuno mi dice: “senti che freddo che fa, altro che cambiamenti climatici”. Rimanderei queste persone in prima media a studiare il clima, cioè quello che mia figlia ha imparato nel primo quadrimestre dell’anno.
Sì perché se non credi ai cambiamenti climatici, se pensi che sia un fenomeno naturale che c’è sempre stato, allora sei semplicemente un asino che ha studiato poco. In questo articolo ti spiego perché, e (soprattutto) come evitare di fare figuracce clamorose, trattando con una superficialità disarmante temi che richiedono l’aver almeno completato le scuole medie.
Mia figlia ti spiega i cambiamenti climatici
La prima cosa che devi sapere è la differenza che esiste tra clima e tempo atmosferico. Sembra una banalità, ma se fai parte dei negazionisti dei cambiamenti climatici, è praticamente certo che non hai ancora perfettamente compreso questa differenza. Ho sentito addirittura diversi politici non aver capito l’importanza di distinguere i due fenomeni, collezionando figuracce senza precedenti su Twitter. Il tempo atmosferico (insegna mia figlia di 11 anni) sono le condizioni di temperatura, umidità e pressione in un luogo e in un preciso momento. Quando dici “oggi fa freddo” ti riferisci appunto a oggi e al luogo in cui ti trovi. Ecco, quello che accade invece in un anno si chiama clima, ed è la media dei vari “tempi atmosferici” giorno per giorno. Se hai fatto la prima media, sai che la media (scusate il gioco di parole) delle temperature in un anno può essere alta anche se qualche volta ha fatto molto freddo, oppure che c’è siccità anche se in estate hai preso una settimana di pioggia proprio quando eri in vacanza. Qualche volta il tempo atmosferico può comportarsi in apparente contrasto con i cambiamenti climatici, ma ciò che conta quando si parla di “clima” è ciò che poi accade la maggior parte delle volte in un anno. Semplice no? Beh, evidentemente no, perché ci sono ancora persone che dicono “è una settimana che le temperature sono sotto lo zero, e dicono che il clima è sempre più caldo”.
Se invece sei di quella fazione che ripete a pappagallo: “i cambiamenti climatici ci sono sempre stati”, beh hai ragione, perché si tratta di un fenomeno naturale e ciclico, ma dovresti imparare a leggere meglio i grafici.
Questo grafico mostra l’andamento delle temperature negli ultimi 800.000 anni. È stato realizzato grazie allo studio delle stratificazioni nel terreno, degli accumuli di ghiaccio ai poli e ricostruendo la crescita degli alberi grazie a fossili di piante vecchie di centinaia di migliaia di anni. Ecco, per fare questo chiaramente non basta la prima media, ma noi sappiamo tutto vero? Senza aver studiato niente però, giusto? Nel grafico si nota chiaramente l’alternarsi di diverse ere più o meno calde, comprese quelle glaciali, e quindi sì, i cambiamenti climatici ci sono sempre stati. Ma noterai che dalla rivoluzione industriale ad oggi, cioè dove troviamo scritto “Today”, c’è palesemente un aumento delle temperature totalmente fuori scala. Su questi dati, che tra l’altro provengono da numerosi dipartimenti (Data from Parrenin et al. 2013; Snyder et al. 2016; Bereiter et al. 2015. Image: Ben Henley and Nerilie Abram/The Conversation) c’è poco da discutere, a meno che tu non sia in grado di fornire dati differenti o rielaborare gli stessi dimostrando che praticamente tutta la comunità scientifica mondiale si è sbagliata.
E no, non basta dire che le informazioni ufficiali sono tutte falsificate per cavarsela, se affermi qualcosa lo devi dimostrare, altrimenti ciò che dici non ha nessun peso.
A questo aggiungiamo che il CNR ha recentemente mostrato come il 2022 stato l’anno più caldo dal 1800 altro segno abbastanza inquietante del contesto estremamente pericoloso che stiamo vivendo. Ad ogni modo, che tu ci creda o meno, il futuro darà ragione a chi la pensa in un modo e torto all’altra, quindi non ci rimane che aspettare. Ciò però di cui dovresti renderti conto è che le bufale sui cambiamenti climatici vengono create e diffuse da chi ha interesse nel far credere che il proprio business, anche se inquina, deve continuare. Con tutta probabilità quindi, se neghi ciò che sta accadendo, sei una vittima della disinformazione creata ad hoc dalle grandi corporation o dai governi di quelle nazioni che vogliono deviare l’opinione pubblica e agire indisturbati. Pensaci, perché potresti essere semplicemente una delle tante marionette dei potenti.
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