La risposta veloce alla domanda posta nel titolo è: perché non si può. Quella più complessa e articolata cercherò di darla nel corso di questo articolo, ma prima di iniziare, prima di perdere la vostra attenzione, mi va di sottolineare un concetto importante:
Diffidate di tutte quelle persone che hanno la soluzione facile, di quelle che dicono “basta trivellare ovunque", oppure “basta ricoprire tutto di pannelli solari”, perché a problemi complessi come quello energetico difficilmente ci sono soluzioni semplici e, generalmente, a elargirle con grande saccenza sono gli ignoranti da bar.
Perchè non facciamo solo geotermia?
L’altro giorno su un giornale locale ho letto l’articolo di un brillante imprenditore che raccontava come riscaldasse la propria abitazione attraverso la geotermia. Di cosa si tratta? Beh, semplificando, si trivella il terreno sotto casa anche fino a 150 metri di profondità e si infilano giù dei tubi dove si fa scorrere l'acqua. Succede che l’acqua fredda scendendo incontra il calore della terra, che a quelle profondità può arrivare anche a 20 gradi, e quindi si riscalda naturalmente. Così, quando torna su, viene solo un po’ più riscaldata con una pompa di calore, che è una specie di caldaia alimentata con pannelli fotovoltaici, e poi finisce in casa nei radiatori o nei tubicini del riscaldamento a pavimento. Ci siamo fatti il riscaldamento di casa (quasi) senza gas.
Dico quasi perché sappiamo che il fotovoltaico non funziona sempre, se fa brutto tempo per una settimana o si sta al freddo o si brucia gas (per i più fortunati legna). Ad ogni modo, quando il sistema funziona, sfruttare la geotermia in accoppiata con pompe di calore alimentate con impianti fotovoltaici è un modo per riscaldarsi ad impatto sostanzialmente zero e che in molti casi può letteralmente azzerare le bollette.
Dunque perché non lo facciamo ovunque in Italia? Ci sono diverse ragioni e una è certamente politica, perché ci sono degli interessi in gioco non indifferenti sull’utilizzo del gas, e quindi si spinge in quella direzione. Però bisogna anche essere onesti e ricordare quello che spiegavo inizialmente, cioè che a problemi complessi raramente ci sono soluzioni semplici. La geotermia infatti, contrariamente a ciò che alcuni vi racconteranno, non è realizzabile ovunque. I motivi sono principalmente i seguenti:
- Non ovunque il sottosuolo ha sufficiente conducibilità termica, cioè riesce a scambiare bene calore con i tubi che ci abbiamo infilato dentro. Maggiore è la conducibilità termica del terreno, maggiore è il rendimento del nostro impianto, e può essere considerato accettabile intorno ai 50W/m. Se i terreni sono principalmente formati da ghiaia e sabbia, soprattutto secche, non vanno bene e lì il geotermico non è conveniente.
- Il costo non è indifferente, si va dai 15.000 ai 20.000 euro solo per l’impianto geotermico, poi bisogna aggiungere i costi dell'impianto fotovoltaico, che deve essere sovradimensionato, quindi altri 10.000 o 15.000 euro. Tale cifra non è affrontabile da tutti, ma va tenuto presente che ci sono le detrazioni fiscali del 55% in 10 anni.
- Il geotermico è relativamente semplice quando si costruisce una nuova abitazione, ma può essere molto complicato (se non impossibile) per gli edifici esistenti, soprattutto in città. Per trivellare servono infatti macchinari molto grandi che hanno bisogno di ampi spazi di manovra, quindi molto spesso non è fattibile aggiungere un geotermico ad un edificio già esistente, soprattutto se è condominio tra altri condomini.
- Non ovunque è permesso farlo: nella mia regione ad esempio esiste una precisa mappa dove sussistono divieti tassativi in virtù di principi di tutela idrogeologica.
Dunque, che la geotermia abbinata al fotovoltaico sia incredibilmente sottovalutata è un dato di fatto. La sua convenienza è fuori discussione, nel senso che può contribuire ad abbattere il costo delle bollette da un 60% fino ad un 80%. I problemi però sono quelli elencati, cioè non tutti hanno 30 o 40mila euro da investire e non tutti si costruiscono una casa da zero o vivono in zone dove l’intera opera è fattibile.
La cosa importante è conoscerne l’esistenza, diffondere queste informazioni il più possibile e contribuire a creare consapevolezza sull’argomento, in modo che col tempo (e vista la profonda crisi del gas che durerà ancora a lungo) si incominci a ragionare sempre più in questa direzione.
Ok, c'è un video di un recente servizio https://www.iene.mediaset.it/video/rinnovabili-rivoluzione-accumulatori-batterie_1169444.shtml
RispondiElimina