Una tendenza molto interessante che sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni è quella di acquistare oggetti usati. È un'ottima notizia per tanti motivi, soprattutto per la sostenibilità di questa scelta, ma è anche un segnale potenzialmente inquietante per quanto riguarda il potere d'acquisto delle persone e lo strapotere delle case di moda.
Oggi cercherò di fare un po’ il punto della situazione per spiegare bene quello che sta accadendo, perché ci ritroviamo con un mercato dell’usato triplicato rispetto a qualche anno fa, ma per motivi abbastanza insoliti.
Si compra più usato, ma non è una buona notizia
Una serie di ricerche tra cui cito quella forse più interessante della Boston Consulting Group hanno portato alla luce la tendenza, soprattutto da parte dei millenials e della generazione Z, di acquistare sempre più capi usati. Non fasciamoci la testa, alla base di questa scelta non c’è principalmente la sostenibilità ambientale, ma un bisogno sempre più insistente che aleggia tra le masse: vestire capi alla moda.
In Italia stiamo vivendo un momento economico di grande difficoltà che è iniziato a cavallo del 2006/2007 con la crisi dei subprime ed è proseguito nel 2010 con la crisi del debito sovrano. Negli ultimi anni quindi le persone hanno visto diminuire fortemente il proprio potere d’acquisto, ma nella società dei consumi, quando questo accade, si verifica uno strano e grottesco fenomeno. Le persone sembrano non voler accettare la propria condizione di povertà e fanno di tutto per mentire a se stesse e apparire ancora benestanti. La strada più semplice per raggiungere questo obiettivo è curare l’aspetto esteriore, soprattutto vestire capi costosi per emulare i ricchi, anche se non te li puoi permettere. Nella società dei consumi meno sei ricco più spenderai per sembrarlo.
Il problema è che da un paio d’anni a questa parte la crisi economica si è ulteriormente inasprita per via della pandemia e, ora, le conseguenze della guerra in Ucraina. Le persone però sembrano preferire rinunciare al cibo piuttosto che all’apparire, ed ecco che succede l’inaspettato: il mercato dell’usato esplode. Non stiamo quindi parlando di un usato povero, di accaparrarsi qualcosa per coprirsi dal freddo, ma di un mercato di capi alla moda scontati perché di seconda mano. Gli studi infatti sembrano tutti concordare sul fatto che sì, la prima causa di questa scelta è il prezzo, ma al secondo posto troviamo la varietà delle proposte e al terzo l’unicità che un capo d'abbigliamento vintage contribuisce a garantire.
Soprattutto però tra i moventi non troviamo la sostenibilità della scelta, anche se, quando interpellate, le persone ne riconoscono l’importanza. Insomma non si accede al mercato dell'usato per salvare il mondo, ma perché si desidera continuare a giocare secondo le regole della società dei consumi, anche se non se ne hanno più le possibilità economiche.
E allora, ci potete scommettere, nei prossimi mesi vedremo spuntare come funghi negozi che vendono capi di moda usati o vintage, perché quando ci sono le crisi ci sono anche le opportunità e il business sa molto bene come cavalcarle. Ma non sarà vero usato, non alimenterà veramente un mercato del riciclo tra le persone, in moltissimi casi sarà soltanto una nuova strategia dei grandi marchi, che piazzeranno sul mercato i fondi di magazzino a prezzi gonfiati. Ecco perché personalmente non mi preoccupo mai della mia scelta di non comprare nulla, non sento di avere sulla coscienza i poveri commercianti, perché non siamo noi ad avere questa responsabilità, e perché la sostenibilità delle nostre scelte dovrebbe venire sempre prima dei loro affari.
Interessante come sempre Francesco. E aggiungerei che il fatto di comprare usato non giustifica uno shopping sfrenato ed eccessivo. Il punto è sempre imparare ad accontentarsi di poco, cosa che in questo sistema capitalistico sembra impossibile
RispondiEliminaGrazie grazie grazie,bravo bravissimo,non sono parole di cortesia ,voglio solo ringraziarti per quello che dici,anche se sono invisibile nei tuoi canali,sono uno che ti segue ,sappi che ho visto un buon 70%dei tuoi articoli e video e ho letto i tuoi libri,meriti tantissimo,purtroppo a malincuore devo dire che sono pochi quelli che poi hanno la forza e il coraggio di fare delle scelte importanti nella loro vita,io ho iniziato è sono felice di aderire alla filosofia che tu ti prodichi di divulgare, per me sei e sarai la persona che più di tutti ha influenzato il mio cammino;grazie di cuore per tutto quello che fai per tutti quelli che veramente vogliono cambiare.
RispondiEliminaUn'abbraccio.