Non fare i regali

Non fare i regali
Non fare i regali

Qualche tempo fa qualcuno mi ha chiesto: “ma tu come affronti la questione regali?” chiedendosi se, nella semplicità volontaria, per non sprecare denaro, sia una buona idea evitare di fare i classici regali di compleanno, Natale, Pasqua, ecc…

La questione è delicata perché dietro il concetto di regalo si nascondono precise psicologie che vanno ben comprese. Può allora essere interessante parlare di come affronto la questione su questa pratica, che di fatto costringe moltissime persone a sborsare cifre anche importanti, soprattutto in determinati periodi dell’anno.

Non fare i regali

Prima di tutto parliamo del concetto di “regalo”: quando si porge un dono ad una persona lo si dovrebbe fare per affetto o cortesia. Se si viene invitati a cena per “cortesia” si porta un dono, se si vuole far felice una persona cara per “affetto” le si regala qualcosa. Questo è ciò che ci hanno sempre insegnato, ma la realtà è leggermente diversa: la psicologia del regalo spiega che ci sono tre regole che implicitamente tutti rispettiamo. La prima è la “reciprocità”, cioè l’obbligo che sentiamo di contraccambiare ciò che riceviamo anche senza che questo ci venga richiesto in maniera esplicita. La seconda è la “coerenza”: se lo scorso Natale abbiamo fatto un regalo a qualcuno, ci sentiamo in dovere di farlo anche quest’anno. La terza e ultima regola che tutti seguiamo senza accorgercene è quella della “riprova sociale”: se la società ha deciso che a Natale si fanno i regali, noi veniamo inconsapevolmente condizionati dal comportamento collettivo, e ci adeguiamo.

Se ci pensate queste tre regole sono esattamente ciò che trasformano il piacere di fare un bel regalo in un obbligo sociale. Ecco perché anche tu, come moltissimi altri, vivi il dono come un peso, un qualcosa che vorresti evitare di dover fare. La riprova è che ogni anno a Natale ti attivi solo all’ultimo, regalando qualcosa pur che sia. E detesti farlo, perché richiede sforzo mentale, tempo, denaro e alla fine regalerai una schifezza poco apprezzata. 

Allora perché bisogna necessariamente vivere questa ipocrisia? La risposta è che non bisogna, e infatti nella mia famiglia da tempo si è consolidata la prassi di fare doni solo ai bambini. Non che non si festeggino le classiche ricorrenze, compresi i compleanni, ma nessuno fa doni. D’altronde ciò che conta veramente è stare insieme che, se ci pensate, è già di per sé un regalo straordinario, perché stai donando il tuo tempo all’altro e il tempo è ciò che di più prezioso abbiamo, si tratta solo di comprenderlo. Se proprio si vogliono portare dei regali, beh questi dovrebbero essere per tutti, come una bottiglia di vino da consumare insieme o un po' di frutta dei nostri campi che gli invitati si portano a casa dopo la festa. Provate ad introdurre anche voi questa pratica nella vostra famiglia, potreste risolvere per sempre il problema dei regali.

Tuttavia nei confronti dei bambini non si può certo fare lo stesso ragionamento: soprattutto i più piccoli aspettano con trepidazioni i regali ai compleanni e alle feste comandate e nella società in cui viviamo negargli questa gioia sarebbe crudele. I nostri ragazzi si confrontano quotidianamente con i loro coetanei e apprendere che tutti hanno ricevuto qualcosa tranne loro, non è certo positivo. Anche qui però si po’ agire in modo intelligente. Certamente avrete notato che molti dei regali (anche costosi) che i nostri ragazzi ricevono, per esempio al compleanno, vengono presto abbandonati. Il motivo riguarda la natura del regalo stesso che spesso non è in linea con gli interessi di chi lo riceve, ma viene fatto solo per pro-forma.

Si evince quindi che, soprattutto nei confronti dei bambini, non c’è alcun bisogno di fare regali costosi, magari spendendo 50 o 100 euro. Ciò che veramente conta è regalare qualcosa che abbia a che fare con gli interessi del destinatario: se il ragazzo per esempio adora Harry Potter gli basterà un piccolo gadget da qualche euro e ne sarà felicissimo. Se ama leggere, un libro che rispecchi i suoi gusti, e se ama la musica una maglietta del suo idolo. Mia figlia adora andare con i pattini a rotelle; una volta le ho regalato un adesivo di una nota marca di skate da attaccare sul casco ed era la ragazza più felice del mondo perché la faceva sentire più integrata nell’ambiente di skater che frequenta. Capite quello che intendo dire? Se il problema è il denaro, beh con i bambini basta la fantasia, perché a loro non interessa il prezzo di un oggetto, ma quanto questo è in linea con i loro gusti, idee e passioni.

Tutto questo naturalmente richiede attenzione, ma l'attenzione c’è solo se passi del tempo con le persone che ami e le conosci veramente, aspetto non scontato perché nella società dei consumi i rapporti sono troppo veloci e superficiali… e non c’è niente di peggio che tentare di sopperire a questa mancanza con regali costosi e inappropriati.

1 commento:

  1. Ciao Francesco
    D accordissimo con te, infatti in famiglia, abbiamo deciso di fare regali solo ai piccoli e a nostra madre, la Regina della casa, solo cose utili, a Natale noi adulti ci regaliamo il tempo insieme tra risate, giochi, il camino e i dolci fatti in casa 🏡. Restano i ricordi ed emozioni, il dono più bello.

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