Oggi abbiamo a disposizione diverse tecnologie innovative per riscaldare casa spendendo poco o nulla, il problema è che spesso rimangono sconosciute ai più e quindi ci si affida ai metodi tradizionali, come le classiche caldaie a gas.
Esistono però metodi complementari, come la geotermia di cui ho già parlato, ma oggi vi racconterò come funzionano i pannelli solari ad aria calda, un’idea incredibilmente semplice, ma che può fare veramente la differenza per integrare il riscaldamento della propria abitazione durante l’inverno. Vediamo di cosa si tratta.
Casa calda senza riscaldamento
I pannelli ad aria calda sono accumulatori di calore che possono essere posizionati su tetti, poggioli e persino incastonati nei muri perimetrali della propria abitazione. Potendo installarli persino sui davanzali delle finestre ed essendo rimovibili, sono utilizzabili anche da chi vive in un condominio, perché non si configurano come componenti architettonici. L’articolo 1122 bis del codice civile lo permette, l'importante è che non si alteri il decoro architettonico del condominio.
I pannelli ad aria calda (quelli di tipo attivo più sofisticati) hanno una piccola ventola alimentata da un moduletto fotovoltaico (tipicamente 12V) che aspira l’aria fredda dall’interno della nostra abitazione e la fa passare in un particolare circuito di tubi che sta dentro una sorta di "serra riscaldata" dal sole. I tubi compiono un percorso arzigogolato in modo tale da dare all’aria il tempo di riscaldarsi prima di essere ri-immessa in casa. Il tutto ha le dimensioni di una grossa scatola più o meno grande come una finestra e dallo spessore di una ventina di centimetri che, come spiegavo poc'anzi, altro non è che una serra che accumula calore solare.
E ovvio che questo sistema funziona solo di giorno e solo quando c’è il sole, ma se la casa è ben isolata, grazie ad esempio ad un cappotto termico, il calore immagazzinato dai muri viene lentamente rilasciato durante tutta la notte, contribuendo ad innalzare la temperatura interna.
Questo sistema quindi può sostituire totalmente il riscaldamento di stampo classico a quelle latitudini dove gli inverni non sono particolarmente freddi, mentre può contribuire ad abbattere le bollette anche di un 50% dove non è possibile privarsi della classica caldaia a GAS. Un vantaggio aggiuntivo è quello di garantire un costante ricambio d’aria tra l’abitazione e l’esterno, ma senza raffreddare gli interni, meccanismo che aiuta ad evitare il formarsi di muffe, deumidificando e rendendo più salubre l’ambiente.
Esistono ditte specializzate che offrono soluzioni chiavi in mano per l’installazione di questa tipologia di pannelli, la cui spesa può rientrare all’interno dell’ecobonus 65%, cioè le agevolazione fiscale per lavori di riqualificazione energetica su un immobile. Tuttavia, se si è dotati di una certa manualità e si vuole risparmiare, può essere interessante sapere che molte persone oggi optano per il fai da te, anche perché questi sistemi sono incredibilmente semplici da realizzare. E chiaro che una ditta specializzata fornirà un sistema ad alte prestazioni e che quando ci si arrangia si possono commettere numerosi errori, ad ogni modo vi lascio questo video dove viene spiegato come auto-costruirsi oggetti di questo tipo con materiali di recupero, quindi senza spendere cifre importanti.
Personalmente, come probabilmente molti di voi sapranno io riscaldo già da tempo l’acqua dei sanitari con il solare termico, oltre ad avere i pannelli fotovoltaici per integrare il consumo elettrico e la legna da ardere per l’inverno, ma ho intenzione di autocostruirmi uno di questi pannelli per tentare di innalzare la temperatura dei miei ambienti durante le stagioni fredde. Vi terrò certamente aggiornati su costi e prestazioni.
Il prossimo articolo potrebbe essere sui pannelli radianti a infrarosso ? Grazie.
RispondiEliminaI pannelli ad aria calda possono essere incompatibili con i regolamenti comunali e/o condominali perché modificano l'aspetto delle facciate degli edifici.
RispondiEliminaDevono essere installati sulle facciate a sud per sfruttare il calore solare e bisogna forare i muri per il passaggio dell'aria da riscaldare e riscaldata. Chi abita in affitto dovrà avere l'autorizzazione del proprietario, così come chi vive in condominio dovrà avere l'autorizzazione dei condomini perché modifica l'aspetto della casa.
Se si dispone di un balcone o un terrazzo esposto a sud, esiste un sistema equivalente ai pannelli solari ad aria calda: la serra bioclimatica.
Chiudendo con superfici vetrate il perimetro del balcone, si realizza una serra bioclimatica che ha gli stessi benefici e crea un nuovo ambiente abitabile.
Attenzione: anche se ciò è tecnicamente fattibile, non è detto che lo sia legalmente perché bisogna avere le dovute autorizzazioni del comune e del condominio, se presente.
A causa del miglioramento energetico degli edifici le autorizzazioni dovrebbero essere più semplici da ottenere e si potrebbero anche ottenere degli incentivi, tuttavia chi vive nei centri storici, come quelli di Firenze, Roma, Venezia o altre città d'arte si deve rassegnare a lasciare tutto così come è.
Ti posso dire che anni fa ne abbiamo sperimentato uno in azienda, credo fosse sugli 8mq, e francamente funzionava assai poco. Ciao!
RispondiEliminaMolto interessante. Empiricamente avevo notato che la temperatura dell'auto lasciata al sole è molto alta e mi chiedevo se si potesse convogliare dentro casa! Attendiamo i tuoi aggiornamenti.
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