Sta accadendo che moltissime persone andate in pensione da tempo, fanno marcia indietro e scelgono di tornare a lavorare. Tuttavia però non è corretto parlare di scelta, ma di nuovo obbligo, perché sono le circostanze a costringere migliaia di individui in quella direzione.
I vecchi tornano al lavoro
I dati provengono principalmente dagli Stati Uniti e dall'Inghilterra dove le compagnie di statistica nazionale (cioè il corrispettivo del nostro Istat) hanno rilevato un inversione di tendenza relativa al mondo del lavoro. I numeri dicono che circa l’8% dei pensionati di sesso maschile e quasi il 7% di quello femminile, entrambi di età superiore ai 65 anni, si ritrovano obbligati a tornare a lavorare.
Le cause sono da ricercarsi nel nuovo profondo baratro di povertà in cui le persone sono cadute dopo la pandemia. Questa, lo sappiamo bene, ha affossato interi comparti economici e quindi creato incertezze non trascurabili. Soprattutto però i pensionati sono stati particolarmente colpiti da due problematiche. La prima è l’aumento smisurato dei prezzi al consumo, dovuto all’inflazione fortissima che si è instaurata in questi mesi. Tutti ci siamo accorti quanto “di più” costa ora fare la spesa, il pieno all’automobile o i vari servizi a cui tipicamente accediamo. É evidente che le esigue pensioni di una certa fascia della popolazione non permettono più di arrivare con tranquillità a fine mese e condurre una stile di vita dignitoso. La guerra in Ucraina poi ha aggravato ulteriormente la situazione contribuendo ad un aumento sconsiderato dei prezzi del gas metano e dell’energia in generale. Alla fine dell’estate, volenti o nolenti, dovremo tutti fare i conti con bollette stratosferiche, e molti anziani evidentemente vivono nella paura di non avere il denaro sufficiente anche solo per riscaldarsi.
Il secondo problema riguarda la volatilità dei mercati finanziari. Questi infatti, anche se stanno vivendo ora un euforico rimbalzo (ingiustificato se guardiamo l'economia reale), hanno perso moltissimo da inizio anno, e tale condizione si ripercuote anche sui fondi pensione integrativi, dove il denaro di molti anziani è investito a garanzia del loro futuro. Anche se si tratta di strumenti finanziari prudenti, la maggior parte delle persone si fa prendere dal panico e al primo crollo agisce irrazionalmente vedendo i risparmi di una vita calare vertiginosamente. Ma come dargli torto? Dall'ultimo monitoraggio COVIP emerge che anche qui in Italia il rendimento dei fondi pensioni è sceso fino ad un -10%. In effetti nessuno sa per quanto tempo durerà questa recessione, e se hai problemi economici è facile che ricerchi una possibile via d’uscita.
L’insieme di tutti questi fattori, cioè la povertà e la paura per il futuro, stanno spingendo centinaia di migliaia di pensionati a rientrare nei loro posti di lavoro, e questa altro non è che l’ennesima dimostrazione di come il sistema abbia fallito. Per una vita intera gli era stato promesso che i loro sacrifici sarebbero stati ripagati con una vecchiaia serena, di riposo ed economicamente stabile, e invece è accaduto l’esatto contrario. Magari questa recessione durerà solo qualche mese, magari no, ma sono informazioni sulle quali dobbiamo riflettere: è ancora una buona idea lavorare una vita intera, spendere tutto (come ci suggeriscono) per far girare l’economia, certi che poi lo stato provvederà alla nostra vecchiaia? Secondo me no, i tempi sono cambiati e ognuno di noi deve pensare in autonomia al proprio futuro, risparmiare e investire in modo autonomo il proprio denaro.
Ciao Francesco, nel mio trascorso lavorativo, ho potuto constatare che ci sono pensionati che continuano a lavorare non per problemi economici, ma per richiesta espressa dell' azienda (data la loro esperienza secolare), o per cupidigia e ingordigia. Io questi non li giustifico.
RispondiEliminaGente che non merita la pensione m i lavori forzati!
EliminaScusa, ma non ti capisco, mica li devi giustificare... Saranno cavoli loro se vogliono lavorare per guadagnare
EliminaO lavori o prendi la pensione, il problema è che questi signori prendono entrambi.
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