Se fossi ricco perderesti tutto

Se fossi ricco perderesti tutto
Se fossi ricco perderesti tutto

«I poveri saranno sempre fra voi», disse Gesù, e infatti così è stato, e sai perché? Perchè se improvvisamente vincessi alla lotteria, diciamo un capitale sufficiente per campare tutta la vita, molto probabilmente torneresti povero in men che non si dica.

Certamente starai pensando: “Non è vero, se questo accadesse saprei esattamente cosa fare e rimarrei ricco”. Magari nel tuo caso particolare può anche essere vero, ma è interessante osservare cosa accadrebbe alla stragrande maggioranza delle persone perché c’è una lezione da imparare.

Se fossi ricco perderesti tutto

Probabilmente tutti sapete che metà della ricchezza del mondo appartiene all'1% della popolazione, questo significa che su quasi 8 miliardi di esseri umani solo 57 milioni sono milionari. Vi siete mai chiesti qual è il motivo di questa incredibile disuguaglianza? Queste persone sono semplicemente fortunate? Non proprio. Il motivo è legato al fatto che nella nostra società chi ha un piccolo vantaggio e lo sa sfruttare, può facilmente trasformarlo in un grande vantaggio.

Si chiama effetto “San Matteo”. Il nome deriva da un versetto del Vangelo di Matteo che dice: “Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.” Funziona così: se ci sono due piantine e una riceve anche solo un po’ più di sole e luce dell’altra, questa crescerà più rapidamente, più alta e rigogliosa. Finirà per fare ombra all’altra e le sue radici ruberanno tutta l’acqua e i sali minerali dal terreno, impedendole di svilupparsi. Nella società accade esattamente la stessa cosa: quegli individui che hanno anche un solo vantaggio, ad esempio un bagaglio di conoscenze superiori alla media, cresceranno più degli altri. É più probabile che troveranno un impiego meglio pagato e assumeranno gli altri pagandoli poco e spremendoli il più possibile. Certo avranno più problematiche da gestire, ma saranno in grado di far fronte alle sfide grazie alla conoscenza che detengono. Guadagneranno di più e sapranno poi gestire al meglio le proprie finanze con investimenti lungimiranti e profittevoli. Guadagneranno anche sulle perdite degli altri, che vogliono arricchirsi, ma non hanno le conoscenze sufficienti. Un piccolo vantaggio, se sfruttato, crea divari economici enormi.

Infatti, se tutta la ricchezza presente in Italia venisse improvvisamente ridistribuita, ritornerebbe molto rapidamente nelle tasche di pochi esattamente per questo motivo. Non sono i soldi a fare la differenza, ma la conoscenza. Se hai denaro e non hai cultura, perderai il tuo denaro. Se non hai denaro ma hai cultura, probabilmente farai denaro. Certo, essere ricchi di famiglia aiuta, ma non è questo il concetto. E non sto nemmeno parlando delle cause della povertà nel mondo, che possono dipendere da guerre, mancanza di risorse, clima e molto altro. Sto parlando di quello che accade agli individui che appartengono alla stessa società, ma hanno un livello culturale differente. Questo non vuol dire che chi è povero lo è per colpa sua, ma che la povertà viene dalla mancanza di opportunità e queste aumentano all’aumentare del livello culturale.

Allora perché fare questo ragionamento? Beh perché ci aiuta a imparare due o tre cosette interessanti. Uno: ridistribuire la ricchezza, come ogni tanto qualcuno paventa, non servirebbe a nulla, se non (probabilmente) a creare iper inflazione. Due: è fondamentale migliorarsi costantemente, anche di poco, studiando, leggendo, agendo… perché un piccolo vantaggio protratto nel tempo diventa un grande vantaggio. Tre: se miracolosamente ricevi dei soldi e non hai le sufficienti competenze, stai attento perché probabilmente perderai tutto.

Purtroppo alla maggior parte delle persone nessuno spiega questi semplici concetti ed è esattamente per questo che esisteranno sempre marcati e crescenti divari economico/culturali.

4 commenti:

  1. Semplicemente se dai tanti soldi a un empio, tenderà a sprecarli in men che non si dica perchè in una società come questa vorrà assomigliare agli altri e quindi spendere.

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  2. Condivido in toto. Complimenti per la riflessione sintetica e rispondente alla realtà.

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  3. Può essere anche che a qualcuno interessi qualcosa di diverso che fare più soldi possibile.
    Magari se ne avesse "in eccesso" li darebbe qualcuno che non ne ha.
    No

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  4. La domanda delle domande è: come si acquisiscono le conoscenze? Le scuole pubbliche ci sono, l’informazione pure, l’accesso a libri ecc. anche.. è solo una questione di classe sociale? Scuole migliori, cultura ecc? Agli svantaggiati non resta che il duro impegno? Ma quanti possono farcela davvero? Pochissimi. Uno su mille ce la fa, eccezione che conferma la regola. Prevista dal sistema. E siamo da capo. Come se ne esce?

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