Sono nati dei guru che si sono subdolamente autoeletti a portavoce di movimenti inesistenti, di persone che si sentono migliori delle altre perché si salveranno quando tutto andrà a rotoli. In realtà anche questo altro non è che un business, un modo di cavalcare il momento di incertezza per ritagliarsi un ruolo che serve a vendervi sogni.
I pagliacci della totale autosufficienza
In questo momento storico difficile dove alla pandemia si è susseguita la guerra, abbiamo compreso come la globalizzazione sia un’arma a doppio taglio. Da una parte, finchè va tutto bene garantisce prodotti e servizi alla maggior parte della popolazione occidentale, dall’altra ci può far rapidamente precipitare dalla ricchezza alla povertà. Abbiamo visto come, nell’arco di poche settimane, il costo del carburante e del gas possono crescere enormemente innescando una catena di rincari che arriva fino ai prodotti di prima necessità. Gli autotrasportatori e alcune aziende preferiscono fermarsi perché i costi sono insostenibili, oppure chiudono i battenti creando ulteriore scarsità e perdita di posti di lavoro.
Da anni spiego l’importanza di rendersi il più possibile indipendenti da questo Sistema come arma di sopravvivenza e ultimamente sta diventando piuttosto di moda parlare di questi temi, perchè sono in molti ad aver capito che vendere il sogno della totale autosufficienza funziona. Così non mancano le persone che ci vogliono spiegare come azzerare totalmente le bollette, autoprodursi ogni cosa e costruire qualsiasi oggetto al fine di diventare una specie di nuovo eremita pronto ai peggiori scenari post apocalittici.
Vendere questo sogno oggi pare funzionare molto bene, perché fa guadagnare con infoprodotti di ogni tipo, dai libri ai contenuti multimediali che promettono di dirti come vivere nella totale indipendenza. Queste cose funzionano bene soprattutto se raccontate in TV o sui giornali, dove non c’è né il tempo né la volontà per un contraddittorio serio, e fanno presa solo su chi vive nelle città e pensa che la massima priorità sia avere unghie e capelli sempre in ordine… bravissime persone, per carità, ma che non sanno di cosa diamine si sta parlando.
La maggior parte dei guru del cambiamento è brava a parole, ma non vive veramente ciò che predica, e lo si comprende quando si iniziano a sgranocchiare i numeri.
Se vuoi l’autosufficienza totale devi avere almeno 100 metri quadri di orto a persona e allevare qualche animale (almeno galline e capre). Se vuoi vivere veramente di questo, rifornendoti raramente al supermercato, beh lo devi fare sostanzialmente ogni giorno dell’anno. Gli animali non possono essere abbandonati e l’orto ha bisogno di cura costante, senza contare che quello invernale si prepara a fine estate, quindi devi vivere in campagna, possedere molto terreno e non hai il tempo di fare lunghi viaggi.
Se vuoi essere autonomo dal gas naturale devi accumulare ogni anno almeno 50 quintali di legna da ardere, quantità che può essere estratta continuativamente da un bosco privato, se questo è almeno di due ettari, perchè ogni ettaro da circa 800 quintali di legna e impiega dai 20 ai 30 anni per rigenerarsi. E spera che il bosco sia vicino a casa altrimenti come li trasporti i tronchi? A mano, senza motocoltivatore che va a benzina e come tagli gli alberi senza motosega che va a benzina? Con l’ascia? Ma lo avete mai tagliato un faggio o un carpino di 10 metri con un’accetta? Ci mettereste due ore per ogni singolo albero. E l’acqua da dove la prendereste? Dovete avere un ruscello vicino a casa, filtrarla e bollirla perchè magari, a monte, in quel ruscello da cui ti disseti, sta marcendo il cadavere di un capriolo.
Il massimo del vanto sta nell’aver costruito un impianto fotovoltaico, ignorando però che nel processo di totale autosufficienza l'energia elettrica è la meno importante. Sì, è utile per mantenere attivo un frigo o un freezer dove conservare ciò che autoproduci (anche se molto si può essiccare) e per avere un po di luce la sera, ma è tutto qui, perché vedete, l’elettricità la usiamo per ricaricare gli smartphone, fare la lavatrice o asciugarci i capelli… ma in una crisi vera, profonda, queste cose rappresentano il superfluo.
La verità, e questo lo ho imparato negli ultimi 10 anni di autoproduzione spinta, è che sono pochissimi ad essere totalmente indipendenti dal sistema; la maggior parte parla di queste cose perché è un modo per fare facile presa su chi non ha la più pallida idea di cosa significhi veramente essere totalmente indipendenti. Io non lo sono e lo ho sempre detto, perché dal mio punto di vista il sistema va sfruttato: si prende tutto quello che si può prendere e si evita di essere usati: si vive in modo semplice e si usa il denaro per generare altro denaro.
Dunque diffidate sempre di chi parla di massimi sistemi, ma non vi porta mai i numeri che dimostrano ciò che fa. I numeri sono una cosa scomoda, perchè dipanano la nebbia con cui i venditori di fumo camuffano le loro parole. Non perdete tempo ad ascoltare queste persone: risparmiate il più possibile e vivete in modo semplice, questo basterà contro ogni crisi.
Grazie Francesco molto vero ciò che hai scritto.Siamo circondati da persone bravissime a parole...e niente più.
RispondiEliminaDissento completamente da questo contenuto, chi parla di un argomento dovrebbe farne esperienza per sapere effettivamente di cosa stia parlando. Personalmente faccio parte di una realtà in cui si cerca di creare progetti prima di tutto rispettosi dell'ambiente in quanto prendersene cura è un bene comune per il futuro di tutti, abbiamo avviato progetti di produzioni agricole che entrano in un circuito virtuoso di scambio relazionale genuino in cui la fiducia riacquista un valore indispensabile.
EliminaCreiamo luoghi di incontro in cui le persone si relazionano e crescono insieme nelle idee e stiamo avviando un progetto di moneta alternativa. I bambini trovano spazi sani dove vivere e crescere in salute.
Nessuno vuole sfruttare nessuno e tanto meno fare speculazione su quanto sta avvenendo.
Questo stato sociale sempre più deviato e malato può solo portare al tracollo e sicuramente sta creando serissimi problemi nell’equilibrio psichico, emozionale e fisico dell’essere umano.
Prima di parlare bisognerebbe conoscere ma rimane da dire solo una cosa, che ognuno affronti come meglio crede la propria realtà altri stanno già costruendosene di nuove.
Ho letto con interesse fino al discorso della legna. Macheccazz ... ? Ho vissuto per anni con solo la cucina economica a legna. Scaldavo la casa, cucinavo, scaldavo l'acqua per lavarmi. Consumavo 8 mq di legna faggio all'anno. Sono circa 8 tonnellate. OTTO. Non 50 ��. Dove vivo vengono assegnate le piante da legna gratuitamente, basta farsela. Altrimenti si può andare nel bosco ogni giorno a raccogliere rami. Non è un'utopia, i nostri nonni vivevano così. Poi sinceramente in città non so come fossero organizzati nel secolo scorso per scaldarsi.
RispondiEliminaGuarda che c'è scritto 50 quintali, non tonnellate... equivalgono a 5 tonnellate...
EliminaCiao Francesco tu pensi quindi che un impianto fotovoltaico sia un po un assurdità? Grazie per la eventuale risposta
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