Ormai sono molti anni che coltivo l’orto, un antico sapere tramandato da mio nonno e poi da mio padre. Entrambi hanno sempre agito in maniera scarsamente critica nei confronti della meravigliosa arte di coltivare, io invece sono solito mettere in discussione tutto e andare a fondo delle questioni perché il “si è sempre fatto così” mi è sempre andato stretto.
Oggi vorrei raccontarvi di un esperimento che sto facendo, test legato a una banale pianta di basilico, ma dal quale possiamo trarre uno spunto interessante per ampliare la nostra mente e imparare quanto sia importante andare sempre un passo più in là delle proprie convinzioni.
L'esperimento del basilico infinito
Alcuni di voi certamente sanno che semino e pianto in Luna sbagliata da oltre 10 anni, apposta per dimostrare che si tratta di credenze mal interpretate, e infatti il mio orto è sempre rigoglioso e non ha mai bisogno d'insetticida. Ma su questa faccenda ho già scritto questo articolo, quindi vi rimando a quel testo per comprendere meglio.
Mi è sempre stata stretta anche l’idea che alcune piante siano per definizione “annuali”, cioè che durino una stagione e poi sia impossibile mantenerle in vita. In particolare il basilico, che secondo me, sulla pizza (assieme alla bufala fresca e un bel giro di olio evo) fa tutta la differenza del mondo. Perché, mi sono detto, devo rinunciare al basilico fresco durante tutto l’inverno e buona parte della primavera? Forse, e dico forse, la pianta può durare anni, forse sono solo io che la lascio morire con l’arrivo dei primi freddi, convinto che non ci sia nulla da fare.
Così a fine estate ho preso una delle piantine di basilico che ho nell’orto, l’ho trapiantata in un grande vaso e l’ho concimata per bene con abbondante compost. Poi l’ho riposta in casa di fianco a una porta finestra ben esposta e ho sempre avuto cura di spostarla all’esterno nelle ore più calde del giorno, in modo che assorbisse bene i raggi solari.
Quello che è successo ha dell’incredibile: la pianta ha continuato a crescere e produrre nuove foglie a patto che io avessi cura di rimuovere manualmente i fiori appena spuntati. Il risultato è che ora siamo quasi a Natale e la mia pianta di basilico è grande e rigogliosa più che mai. E no, se ve lo state chiedendo, non ho utilizzato lampade a luce artificiale.
ecco la mia piantina ieri pomeriggio |
Dunque l’esperimento del basilico porta con sé un grande insegnamento: bisogna sempre dubitare di tutto, non fermarsi all’apparenza o a ciò che tutti danno per scontato, ma andare oltre. Se non lo facciamo possiamo perdere delle opportunità che, nel caso della piantina, è solo quella di non avere il basilico per la pizza durante l’inverno, ma nella vita?
Beh spesso, nella vita, adottiamo comportamenti, modi di pensare o addirittura operiamo scelte senza veramente riflettere sulle questioni. Semplicemente facciamo "cose" solo perché è "così" che tutti fanno e non ci passa nemmeno per l'anticamera del cervello di mettere in discussione certi usi comuni.
Per questo, ad esempio, acquistiamo vestiti, scarpe, oggettistica, ma anche cibi e bevande “di marca”, pagandoli di più, semplicemente perché non ci chiediamo se la “marca” sia veramente un valore aggiunto. Se lo facessimo scopriremmo che spesso non lo è, e che molti prodotti di sottomarca escono dagli stessi stabilimenti di quelli di marca. E anche nei confronti del lavoro abbiamo lo stesso atteggiamento: auspichiamo in un avanzamento di carriera perché è universalmente riconosciuto come un grande traguardo sociale, senza sapere che spesso significa solo avere più problemi, responsabilità, preoccupazioni e meno tempo libero. Oppure desideriamo guadagnare di più perché “i soldi fanno la felicità” (dicono) senza sapere che più guadagni più vieni tassato e finisci per lavorare il doppio senza un aumento significativo delle entrate. E poi non investiamo i soldi perché “quelli lì ti fregano tutto” finendo o per spendere, convinti che sia così che ci si gode la vita, o per tenerli sotto il materasso, lasciando che l’inflazione ci dimezzi i risparmi in pochi anni.
Dunque mettere in discussione tutto, andare a fondo delle questioni e scegliere solo quando si comprende veramente ciò che si sta facendo è uno dei fattori principali che differenzia le persone che si realizzeranno veramente, da quelle condannate a vivere nell’insoddisfazione.
É chiaro che l'esperimento del basilico non riguarda solo una sciocca piantina: ci mostra il corretto approccio mentale alla vita, perché nella nostra società la massa rimane tale proprio per questa grande mancanza, cioè l’incapacità di andare oltre i propri limiti culturali.
grazie dell'info! però il basilico non è una "sciocca piantina.. è una fonte di verde e di profumo! :))
RispondiEliminaPerò manca un dettaglio FONDAMENTALE:
RispondiEliminadove abiti?
Se sei alle Canarie la temperatura non scende sotto i 15 gradi durante tutto l'anno...
A Milano il clima è "leggermente" diverso
:-)
Grazie di cuore per lo spunto di riflessione, la penso uguale, nel 2013 quando ho compiuto 40 anni a settembre, un amica colse una fragola 🍓 da una pianta in terrazza, a tutti sembrava assurdo ma io ebbi la crostata di fragole al mio compleanno, a volte bisogna andare oltre il comune pensare
RispondiEliminaSeminare con la "luna sbagliata" non compromette il vigore della pianta ma la stimola ad "andare a seme" il che ne riduce la produttività....
RispondiEliminaE invece le mie piante sono sempre super produttive da ormai 10 anni, come lo spieghi?
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