Viaggiare ci rende ricchi

Viaggiare ci rende ricchi
Viaggiare ci rende ricchi

Viaggio e vacanza sono due concetti spesso diametralmente opposti, anche se le persone tendono a confonderli. La vacanza è sostanzialmente relax, cioè un modo per staccare la spina e non comprende necessariamente la visita di nuovi luoghi o l'incontro con nuove persone e culture. Il viaggio invece è un’esperienza formativa attraverso la quale inevitabilmente si amplia il proprio orizzonte di conoscenze. 

Viaggiare non è negli interessi di tutte le persone, le quali spesso desiderano solo riposare dopo un intero anno di lavoro. È importante però comprendere che rinunciare all’esperienza del viaggio può significare perdere l’opportunità di diventare persone migliori.

Viaggiare ci rende ricchi

Oggi grazie ad internet crediamo di poter sapere tutto e che non serva necessariamente viaggiare per imparere qualcosa su un altro Paese o su una precisa cultura. Anche a me capita di pensarlo, soprattutto quando non viaggio per un lungo lasso di tempo; poi però arriva il momento di partire e appena mi muovo mi rendo conto che iniziano a capitare cose straordinarie. Mentre sei in viaggio in ogni istante puoi incontrare qualcuno che ti racconta la sua storia, vedere luoghi di una bellezza commovente (che in foto non puoi realmente percepire), ma soprattutto lasciare che la tua mente cambi completamente prospettiva.

La nostra vita è sostanzialmente l’ossessivo ripetersi di giornate prodotte in serie, una la fotocopia dell’altra, caratterizzate dagli stessi ritmi, gli stessi tragitti, gli stessi volti e le medesime azioni. Intrappolati in questa quotidianità, azioni sempre uguali causano pensieri sempre uguali, e quando il cervello ogni giorno riceve input ripetitivi in modo così martellante e distopico, tende a sviluppare una visione chiusa e poco elastica della realtà. Non si allena a ragionare in modo vario e complesso, e ogni aspetto della nostra vita ne risente drammaticamente. Finiamo per credere che ciò che pensiamo sia una verità assoluta, che quel modo di vivere sia l'unico possibile e che la nostra cultura rappresenti la cultura migliore, mentre il resto del mondo sta sbagliando. 

Purtroppo una mente poco dinamica è anche sintomo di scarsa intelligenza, e le persone poche intelligenti finiscono per vivere in una gabbia che loro stesse creano.

Viaggiando non solo scopriamo che ciò che possiamo leggere o apprendere indirettamente su un luogo, il suo popolo e la sua cultura sono solo una minima parte dell’incredibile complessità e varietà che li caratterizza, ma soprattutto che immergendosi in quei contesti cambia completamente il nostro modo di ragionare e interpretare la realtà. L’effetto più sorprendente è che quel “diverso” che prima snobbavamo o addirittura disprezzavamo, ora iniziamo a comprenderlo veramente, perchè vivendolo ne abbiamo colto il senso profondo. In altri casi quel “diverso” (in termini di cultura, costumi e abitudini) che prima ci sembrava invidiabile, scopriamo non essere come ce lo hanno sempre raccontato o meno affascinante di come lo immaginavamo.

Si cresce insomma, e crescere significa sviluppare nuove conoscenze che poi inevitabilmente si trasformano in capacità. Queste abilità sono fondamentali nella vita, servono a prendere le decisioni giuste e a risolvere con successo i problemi quotidiani. Chi viaggia dunque ha certamente una marcia in più e da questo punto di vista possiamo tranquillamente affermare che probabilmente si tratta di una di quelle poche cose che compri con il denaro, e ti rendono veramente ricco.

7 commenti:

  1. Viaggiare è istruttivo, oltre che affascinante. Servono i soldi? Amen, non sono certo buttati via, anzi, è forse il modo più intelligente per spenderli, dato l'arricchimento che ne consegue.

    Mauro

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  2. Non ho soldi per viaggiare, ma si vive benissimo lo stesso e si può avere la mente molto più aperta di chi "gira" il mondo.

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  3. Parole sante, Francesco. Grazie ancora per i tuoi spunti.. Chissà perché tanti commentano come anonimi, come ci fosse da aver paura ad esprimere le proprie idee! Qui non si parla né di politica né di religione.. Sono assolutamente d'accordo: viaggiare rende più ricchi ed aperti. Il rovescio della medaglia è che, personalmente, mentre da giovane ero pronto a dormire a terra e mangiare quel che c'era, ora se non dormo in un letto comodo e non mangio con cura son dolori: mal di schiena, diarrea. E viaggiare ad un certo livello costa, non c'è niente da fare. Sopratutto per le politiche speculative, come se andare all'estero fosse un lusso e non quasi un bisogno vitale. Un caro saluto

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  4. Articolo da incorniciare. Sono profondamente d'accordo, da viaggiatrice posso dire che poche cose ti aprono la mente come esplorare il mondo. E hai detto bene, c'è una bella differenza tra vacanza e viaggio, e la maggior parte della gente fa solo vacanze, anche quando va all'estero. Viaggiare è una cosa diversa, personalmente ho scelto di studiare lingue e culture straniere sin da giovane, questo mi ha portato spontaneamente alla curiosità verso l'altro. Conoscerne la lingua è fondamentale, ti apre a molti incontri. Sono arrivata a 40 anni con una mente elastica e aperta che non è paragonabile a quella di altre persone attorno a me, specialmente in azienda, dove ho trovato una chiusura mentale che non mi aspettavo. Italiani chiusi di mente, vivono nel loro piccolo mondo anche quando commerciano con l'estero! Che tristezza.
    Francesca

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    1. Hai ragione ho notato pure io l'estrema chiusura mentale e l'Etnocentrismo di moltissimi Italiani e chiusura mentale!!

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  5. Personalmente, da "non viaggiatrice", mi sento anche un po' stufa di leggere ovunque che per essere felici, avere una bella vita ed avere una mente aperta si debba necessariamente viaggiare. Io non sento minimamente il desiderio di viaggiare ma mi ritengo comunque una persona dalla mente aperta. Mi piace pensare che l'idea del "per avere una mente aperta devi per forza viaggiare" sia esso stesso un pensiero da mente chiusa. Posso stare tranquilla a casa mia senza per forza sentirmi sbagliata? Grazie

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    1. Grazie per il tuo contributo! Pensavo di essere l'unico! Condivido in pieno il tuo pensiero.

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