Come liberarsi dai debiti

Come liberarsi dalla schiavitù dei debiti
Come liberarsi dalla schiavitù dei debiti

Questo argomento, cioè come liberarsi dai debiti, è di fondamentale importanza per un percorso volto a vivere senza lavorare, e sinceramente mi domando come mai non lo abbia trattato prima su questo blog.

Di recente ho fatto una live su Twitch sull’argomento, ma ritengo sia anche il caso di scrivere un contenuto riassuntivo, ma completo, qui. 

Dunque oggi proveremo a capire insieme come si affrontano i debiti e quali possibilità abbiamo per liberarcene.


Come liberarsi dalla schiavitù dei debiti

La prima cosa che dobbiamo sapere è che, al contrario di ciò che generalmente sentiamo dire, indebitarsi non è quasi mai una buona idea. Non mi sto naturalmente riferendo ai debiti buoni, di cui parleremo dopo, ma di quelli verso i quali veniamo spinti dalla società in cui viviamo. Quotidianamente siamo infatti bombardati da messaggi, derivanti sia dai media che da svariati personaggi, che fomentano l’idea che spendere tutto quello che si possiede, cioè godersi la vita al massimo, sia una condotta positiva. Purtroppo incitare le persone a dare seguito a tutti i loro desideri materiali, porta inevitabilmente verso l’indebitamento per cose futili, visto che i bisogni non conoscono limiti, e si fa presto a decidere di contrarre uno o più debiti per acquistare un auto esageratamente costosa, fare le vacanze di lusso e persino comprarsi oggetti molto cari, come smartphone o gioielli. 

Ma non si tratta solo di questo: vivere spendendo sempre tutto, senza pensare al futuro, è un'idea libertina che fa facilmente presa sulle menti più deboli, peccato che poi, di fronte ad un imprevisto, potrebbe costringerci ad indebitarci per risolvere uno o più problemi. Pensiamo anche banalmente all’auto che si guasta o ad una grossa spesa imprevista per la casa.

Se fino ad oggi abbiamo vissuto in questo modo, niente paura, possiamo liberarci dalla schiavitù dei debiti adottando il giusto approccio. Per farlo iniziamo con l’elencare i debiti che abbiamo contratto e ordiniamoli, per importo, dal minore al maggiore. Bene, da questo momento in poi concentreremo tutte le nostre finanze nell’estinguere il minore, cioè il primo della lista, limitando al massimo la spesa per gli altri debiti. Questo ci permetterà di scrollarci rapidamente di dosso un’uscita in denaro, per poi concentrarci sul secondo debito, e così via. 

Matematicamente questa non è la scelta più conveniente, sarebbe meglio estinguere prima quelli con interessi maggiori, ma tipicamente questi riguardano la prima casa o l’auto di lusso, per cui non si otterrebbe un risultato immediato. Psicologicamente invece è meglio liberarsi rapidamente dei piccoli debiti, perché ci motiva a proseguire lungo questa strada e ci aiuta a realizzare che, con la giusta organizzazione e forza di volontà, possiamo smettere di essere schiavi dei debiti contratti.

Trovare i soldi per liberarsi dai debiti non è cosa semplice e alle volte lo stipendio non è sufficiente, quindi cosa possiamo fare?

  1. Vendere ciò che possediamo e non ci interessa più, per racimolare un po’ di denaro.
  2. Trovare una secondo lavoro, chiedere un aumento o crearsi una rendita alternativa che permetta di guadagnare un extra.
  3. Ritrattare le rate del debito: ad esempio rinegoziando il mutuo, cioè andando presso un’altra banca e chiedendo se, spostando presso di loro il nostro debito, ci fanno delle condizioni migliori.
  4. Contrarre un nuovo debito per estinguere il precedente. Se abbiamo un debito a condizioni svantaggiose (es. rate di 5% sul capitale ricevuto), possiamo recarci presso un altra società (ma anche ad un parente o un amico) e chiedere in prestito il denaro che ci servirebbe per estinguere il primo prestito, ad una percentuale minore (es. 3%). In questo modo salderemo immediatamente il debito meno conveniente, per averne uno nuovo, ma con rate più leggere. Naturalmente qui occorre leggere molto bene i contratti e capire se non vi sono spese iniziali elevate o penali per chiusure anticipate.

Legalmente è importante sapere che esiste una legge (la 3/2012), che permette di chiedere ad un giudice la riduzione di un debito, se questo è troppo grande e crea grandi problemi alle persone. Vale sia per le persone fisiche che per le società e funziona più o meno così: se il debitore non ha colpe, cioè se la sua situazione economica è degenerata non in modo doloso o per negligenza, ma per condizioni non prevedibili, allora il debito può essere notevolmente ridotto. Ci sono stati casi in cui debiti da oltre 1 milione di euro sono stati ridotti ad 80.000 euro. È una questione complessa, che non è mia intenzione sviscerare in questa sede, ma è importante conoscere l’esistenza di questa possibilità e parlarne con il proprio  avvocato.

Infine va ricordato che quando un soggetto non riesce più a pagare i debiti, e il creditore lo chiama in causa, il giudice può disporre il pignoramento di alcuni suoi beni, come metodo di pagamento. Possono essere pignorati, terreni, immobili, auto o anche una parte dello stipendio. Tuttavia la prima casa, l’auto con cui si lavora e stipendi modesti (ad esempio piccole pensioni) non possono essere “pignorati”, per cui, di fatto, un nullatenente che ha debiti, anche nei confronti del fisco, non rischia nulla. In Italia, purtroppo, è pieno di nullatenenti insolventi e spesso si tratta di vere e proprie ingiustizie, ma in altri casi, non possedere formalmente nulla, può anche essere un'arma di difesa verso un Sistema che crea disuguaglianze e una legge che non è proprio uguale per tutti.

Concludendo va ricordato che i debiti non devono essere demonizzati: esistono debiti buoni e cattivi. I debiti buoni sono quelli sostenibili o necessari, come l’acquisto di una prima casa di dimensioni contenute o per avviare una propria attività. I debiti cattivi sono quelli contratti per dare fondo ai nostri desideri o per dar da mangiare al nostro ego. Ognuno di noi, in fondo al proprio cuore, sa fare questa distinzione, quindi, mi raccomando, è sbagliato spendere tutto e poi finire per indebitarsi solo per “godersi la vita”, perché quello che poi nella realtà accade, è che la vita, prima o poi, ci presenta il conto.

2 commenti:

  1. L'unico debito che ho contratto in vita mia è stato il mutuo per l'acquisto della prima casa (originariamente da rimborsare in 10 anni ma, stringendo la cinghia, estinto in 6 anni e mezzo).
    E devo dire che si vive bene non avendo debiti.
    Sinceramente non ho mai capito chi accende finanziamenti anche per comprarsi lo smalto per le unghie, ma deve essere normale fare così per chi non sa rinunciare al superfluo.

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  2. Purtroppo non posso fare a meno di indebitarmi con una finanziaria, con mia moglie abbiamo deciso di avere un figlio tramite fecondazione assistita privata...il debito sarà piccolo ma dopo molti anni senza debiti ci sentiamo impauriti :-(

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