4 Punti per Prepararsi al Declino Economico Imminente

4 Punti per Prepararsi al Declino Economico Imminente
4 Punti per Prepararsi

Come ormai risulta evidente dai numeri presenti sul sito del Governo, la campagna di vaccinazione si muove a rilento. Ad oggi sono state vaccinate poco più di 1,5 milioni di persone in circa 2 mesi, questo significa che per arrivare all’immunità di gregge (70% della popolazione) in Italia serve vaccinare ancora almeno 40‬ milioni di persone

Se i ritmi di somministrazione rimangono questi (e non mi sembra vi siano i mezzi per accelerare) si arriverà all’immunità di gregge tra 50 mesi, ovvero più o meno 4 anni.



4 Punti per Prepararsi al Declino Economico Imminente

I conti sono presto fatti: torneremo ad essere liberi non prima del 2023, ma più probabilmente dopo l’estate del 2024. Questo, lo ripeto, se il ritmo a cui veniamo vaccinati non aumenta, ma considerando i ritardi delle case farmaceutiche, direi che è una possibilità abbastanza remota.

La situazione quindi è molto grave, perché questa danza delle chiusure, dei colori delle regioni e di tutto quello che deriva dalla pandemia in atto, continuerà ancora per molto tempo, anche se probabilmente, a mano  mano che veniamo vaccinati,  le restrizioni andranno riducendosi.

Sarebbe però sciocco pensare che questa lentezza non avrà delle ripercussioni drammatiche sul lavoro e quindi sull’economia. L’ISTAT ha già stabilito che solo nel 2020, 1 milione di persone in più si sono ritrovate in povertà assoluta a causa della pandemia. Per ora ci sono i soldi della cassa integrazione (quando arrivano) e il blocco dei licenziamenti che viene prorogato ogni tot mesi, ma questa situazione non potrà reggere a lungo, pertanto prima o poi la bolla scoppierà.

Ecco allora che il declino economico, almeno in Italia, è certo, declino che si concretizzerà in un aumento generalizzato della povertà e, al contempo, in una riduzione della qualità dei servizi, dalla sanità, alle scuole, fino alle buche sulle strade e all’aumento della criminilità. Serve prepararsi a tutto questo, serve capire come correre ai ripari finchè siamo in tempo. Ecco allora alcuni punti che personalmente ritengono fondamentali e che sto attuando per proteggere me e la mia famiglia:

  1. La prima regola è risparmiare il più possibile. In questo particolare momento non essendoci inflazione i soldi non perdono il loro valore, pertanto si possono accumulare e mantenere fermi, almeno in parte. Non c’è bisogno di far girare l’economia perché non abbiamo più un economia, c’è bisogno di sopravvivere. Risparmiare veramente vuol dire una cosa sola: non spendere in nulla che non sia strettamente necessario. Con questa semplice regola possiamo accumulare un piccolo quantitativo in denaro che potrebbe letteralmente salvarci la vita tra uno o due anni.
  2. Una parte del nostro denaro deve essere investita in maniera piuttosto sicura, in modo che si possa avere una piccola rendita nei momenti difficili. Le borse ora sono in un momento di euforia ingiustificata, nei prossimi anni si allineeranno all’economia reale (che è messa malissimo), pertanto serve affidarsi a strumenti prudenziali, che, sul lungo periodo, siano resistenti agli scossoni. Questo non è il momento di speculare, è il momento di correre ai ripari. Ora come ora conviene guardare a strumenti passivi e di lungo lungo periodo, sufficientemente sicuri come ad esempio ETF che seguono i grandi indici mondiali. Vi lascio un video per capirne il funzionamento.
  3. Rafforzare i legami con le persone su cui possiamo contare veramente e allentare quelli nei confronti dei soggetti a noi tossici. L’Ordine degli Psicologi, tramite il sito del Governo, ha segnalato come sia in forte aumento il numero di persone che chiedono aiuto psicologico a causa della situazione che stiamo vivendo. L’amore e l’affetto delle persone care è una cura universale per la mente umana e, allo stesso tempo, è importante liberarsi di tutti coloro che possono minare la nostra tranquillità. È importante quindi intensificare i momenti di contatto con i propri genitori o figli, ma anche gli amici veri.
  4. Questo è il momento di allontanarsi dalle città, dove negozi, bar e ristoranti stanno chiudendo, ma anche molte altre attività non riescono più a sopravvivere. Non ha senso restare imprigionati in un contesto urbano dove per fare tutto serve il denaro, denaro che scarseggierà sempre più in futuro. In campagna abbiamo l’opportunità di vivere con poco e autoprodurre tutto il necessario, coltivando un orto e allevando qualche animale se necessario. È la sopravvivenza ciò a cui molti dovranno puntare, non il guadagno e per questo spostarsi laddove vi è meno dipendenza dal denaro è una scelta che dovrebbe essere tenuta fortemente in considerazione.

Purtroppo la situazione economica va peggiorando e almeno per i prossimi due anni non ci sarà possibile alcun miglioramento significativo, se non forse qualche flebile spiraglio di luce in qualche settore di nicchia. Dobbiamo considerarci in guerra, e come disse qualcuno: “Non bisogna essere preparati alla guerra domani, ma oggi”.

27 commenti:

  1. Letto l'articolo. Uno tra i più onesti, intellettualmente parlando. Purtroppo, molti si volgiono autoconvincere del contrario, ignorando le situazioni da te ben descritte. Che questo ci fa stare meglio? Si è creata anche un'altra immunità, permettimi il termine, mentale. Di chi ignora non il problema, ma le reali conseguenze. In bocca al lupo a tutti.

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  2. Grazie Francesco per queste analisi sempre molto interessanti.
    Io la penso come te: credo che ridurre la dipendenza dal denaro sia l'unico modo per sopravvivere in questo scenario così drammatico.
    Anzi, è un'ottima occasione per riscoprire il valore vero di ciò che conta, che di sicuro non ha un prezzo.
    Grazie ancora,
    Dario

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  3. purtroppo, finchè ce ne sarà la possibilità, aumenteranno la tassazione sui risparmiatori per mantere l'apparato "zecca-statale", andando in parte a vanificare gli sforzi per il punto 1 dell'articolo ...

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  4. Ma la possibilità che la gente si ribelli a questa finta pandemia non la prendi proprio in considerazione?

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    1. La gente non si ribella: porta la mascherima e si vaccina! Da veri Covidioti!

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    2. Mi sento offeso. puoi ritirare il commento?

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    3. Covidiota non è un'offesa, è un'espressione che va a rafforzare l'idea di chi crede a tutte le belle cose che gli vengono raccontate sui vaccini senza se e senza ma.

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    4. No perché ne sono convinto.

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  5. Il problema di fondo sulla tenuta dell'economia, di una moneta, di una banca, è sempre lo stesso: la FIDUCIA.
    Tutti si autoconvincono che "andrà tutto bene", non tanto per "farci stare meglio" psicologicamente, ma perchè è l'unico modo per tentare di tenere in piedi l'attuale sistema...

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  6. Condivido assolutamente quanto scritto nei 4 punti da seguire, che andrebbero (anche a mio parere) seguiti con qualsiasi condizione economica.
    Tuttavia, mi sento di essere meno pessimista sull'andamento del piano vaccinazioni, guardando a questa infografica un po' più ricca di quella del sito del governo: https://lab24.ilsole24ore.com/numeri-vaccini-italia-mondo/
    Prima di dare delle previsioni sull'andamento dei vaccini e di conseguenza disperare per la situazione economica, attenderei una mesata, per vedere se il governo Draghi riuscirà a cambiare (come promesso) il ritmo di vaccinazione. Oggi mi sembra un po' presto per fare previsioni, rischiando di dover essere più pessimisti del necessario.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Esistono le cure domiciliari, che se attuate salvano tutte le persone che si ammalano. L'economia va in rovina per una scelta politica, e i vaccini a ragionarci un attimo si capisce che servono a peggiorare la situazione: sono farmaci genetici sperimentali coperti da segreto industriale, potenzialmente potrebbero ammazzarci tutti.. mi sento circondato da folli, che per dare ragione alla propaganda vogliono imporre scelte imprudenti. Detto questo, la scelta di ritirarsi in campagna è l'unica

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  7. Strano però!! Articolo uscito il 22/3/21 e già commentato il 15/3/21. Mi sono perso qualcosa??

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    1. L'aveo pubblicato per sbaglio settimana scorsa, poi ho pubblicato quello giusto ma c'era già diversi commenti...

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  8. Scusate ma 200 miliardi di prestiti europei non dovrebbero consentire di arginare i problemi economici derivanti dalla pandemia ? sono un sacco di soldi sufficienti non solo per limitare i danni ma per rilanciare davvero il nostro paese

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  9. Una cosa sugli investimenti : non credo che ce ne siano di sicuri forse i vecchi conti deposito, restando sotto i 100'000€ e accontentandosi di un 0.5% . Gli etf sono un'infinità e trovare quello giusto è molto difficile. Una sommetta sotto il materasso potrebbe alla lunga aiutare .

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    1. Anche la sommetta sotto il materasso rischi che te la fregano o se la mangia l'inflazione.

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  10. Io credo che non arriveremo mai a lla vaccinazione del 70% (e lo spero visto i problemi che danno). Ritengo che i 4 punti indicati da Francesco siano sicuramente da seguire a prescindere dalla situazione economica, perché sono alla base della vita civile e non consumistica di questa società malsana.

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  11. Ciao Francesco, condivido a pieno il tuo modo di pensare. Ma queste cose e soluzioni che scrivi, sono plausibili finché c'è questa economia.
    Che lavoro fai?? Se nessuno spendesse i propri soldi, tu avresti comunque il tuo lavoro??

    Lo studio di registrazione.. bello. Ma chi fa musica li fa per 2 motivi, passione e speranza di lavoro. Se risparmiando nessuno compra più dischi e nessuno compra più i prodotti industriali pubblicizzati nei canali YouTube dei cantanti, ne va ai concerti, i cantanti non guadagneranno più. E non ci saranno più aspiranti musicisti che pagheranno per fare le prove nel tuo studio e potrebbero non venirci anche per ridparmiare (sempre che tu faccia pagare).

    La casa alle Canarie.. idem. Se tutti risparmiano e anche se la gente non avrà lavoro, nessuno andrà in vacanza e tu non prenderai soldi.

    È giusto risparmiare. Ma se i soldi non girano, non si crea ricchezza.

    Io ho 100 euro. Vendo auto. Ho bisogno di verdura. Do 100 euro al contadino. Questo ha bisogno di carne, da 100 euro al macellaio. Lui ha bisogno di verdura, riporta i 100 euro al contadino. Questo ha voglia di una televisione, da 100 euro al negoziante di elettrodomestici. Questo poi ha bisogno di una macchina.. e mi riporta 100 euro.

    L'economia gira.

    I 100 euro sono un testimone, che passa di mano in mano. Uno solo.

    Se io mi coltivando la verdura da solo, avrei in mano il testimone, i 100 euro. Fermerei l'economia.

    A quel punto il contadino farà da se.

    Il negoziante di TV, che avrà fame, andrà a rubare dal macellaio, che a sua volta ruberà al contadino che a sua volta ruberà a me.

    L'economia deve girare. Altrimenti torneremo indietro di millenni.

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    1. Bellissima disamina. Infatti tutti i consigli che vengono dati ai giovani o meno giovani di investire, funzionano solo se altri invece che investire spendono. Se tutti investono in azioni Apple e nessuno compra l'Iphone, le azioni crolleranno, giusto per fare un esempio.
      Affinchè gli investimenti fruttino, una bella fetta del denaro deve invece essere speso in quei beni che l'educazione finanziaria moderna demonizza.
      Serve che una buona fetta di popolazione attuale e futura sia e rimanga ignorante in tema di investimenti e finanza personale, altrimenti coloro che investono non avranno modo di trarne i profitti.
      Educate, si, ma non troppo...

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    2. Comunque, il primo investimento è quello di non avere debiti, ma a me sembrano tutti indebitati.

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  12. Tutto molto bello si.
    Una domanda: punto 1 RISPARMIARE.
    Per risparmiare devo avere soldi (per risparmiarli)
    Per avere soldi devo lavorare.
    Per lavorare occorre che l'azienda dove lavoro continui (nel mio caso) a vendere.
    Se l'Azienda non vende probabilmente ridurrà organico o peggio chiuderà.
    A quel punto sarò senza lavoro. Cosa risparmio?

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  13. Potrebbe anche essere che all'immunità di gregge non si arrivi mai.
    Ogni anno come per l'influenza ne arriva una nuova e quindi serve un altro vaccino.
    La pandemia finirà quando, a tavolino, verrà deciso che è finita.

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  14. Potrebbe anche essere che all'immunità di gregge non si arrivi mai.
    Ogni anno come per l'influenza ne arriva una nuova e quindi serve un altro vaccino.
    La pandemia finirà quando, a tavolino, verrà deciso che è finita.

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