Biologico e Naturale non bastano

Biologico e Naturale non bastano
Biologico e Naturale non bastano

Ognuno di noi vive contro natura, anche chi consuma biologico o acquista prodotti naturali. É infatti solo una moda, un luogo comune, credere che sia sufficiente votarsi a questi concetti per rendere sostenibile l’esistenza della specie umana. E poi quanti si buttano sul "naturale" solo per un tornaconto personale, tipicamente legato alla salute?

Purtroppo, per quanto molte persone siano mosse da ottimi principi, è di fondamentale importanza andare oltre e comprendere davvero come funziona la natura, se vogliamo che domani vi sia ancora un posto dove stare, soprattutto per le nuove generazioni.



Biologico e Naturale non bastano

Se ci pensiamo in natura non esiste il concetto di rifiuti. Tutto ciò che è scarto ha comunque un ruolo e serve a qualcun altro. Pensiamo ad una foresta dove alberi e animali vivono; anche la più inutile delle loro produzioni, come le foglie morte, i rami secchi e gli escrementi, alimentano milioni di microrganismi e tornano ad essere nutrimento. Il bosco è un'economia circolare sostanzialmente perfetta, dove niente permane, tutto si trasforma. 

L’uomo invece non fa altro che estrarre risorse, usarle e poi buttarle, generando milioni e milioni di tonnellate di rifiuti che prova a trasformare solo in minima parte. Questo modello non è sostenibile perché le risorse prima o poi finiscono e i rifiuti inquinano. Sembrano sciocchezze newage da figli dei fiori, ma se non cambiamo questo modello, la specie umana si estinguerà entro i prossimi 100 anni. E non sto scherzando.

Quando acquistiamo cibo biologico o prodotti naturali non stiamo combattendo questo meccanismo, perché anche quelle filiere produttive non sono sostenibili. Lo vedo con i miei occhi ogni volta che mi reco nei campi di uva o di mele: sono produzioni biologiche, ma i contadini si muovo con i trattori, consumando carburante, olio, usano cassoni di plastica e poi la produzione di succhi e vino non usa energie rinnovabili, tutto viene trasportato su gomma verso i supermercati ecc...

Per cambiare veramente le cose serve un nuovo paradigma che si chiama economia circolare: come funziona? Prima di tutto occorre consumare il meno possibile, e questa è piena responsabilità di ognuno di noi. Ancora una volta è inutile vivere acquistando solo cose naturali e poi cambiare smartphone una volta all’anno. Dobbiamo comprare poco, quasi niente, perchè bisogna fare in modo che vengano prelevate e usate meno risorse possibili. É davvero disarmante constatare che nel 2021 ci sono ancora persone che dicono che bisogna consumare il più possibile per far girare l’economia. Che visione miope del futuro.

Poi serve che a livello governativo venga incentivata la produzione, sia di materiali biodegradabili e riciclabili, ma soprattutto riutilizzabili. Il riuso è l’aspetto più importante e si concretizza adottando quello che si chiama eco design. Si riprogettano le componenti di tutto ciò che produciamo affinché possano ritornare alle fabbriche e essere rimesse a nuovo. Fortunatamente a livello europeo ci sono numerosi progetti e incentivi in questo senso, ma è fondamentale che le aziende abbiano reali vantaggi nel cambiare il loro modo di agire e, contestualmente, chi inquina deve pagare di più di chi è virtuoso.

Infine l’intera filiera produttiva deve basarsi esclusivamente su energie rinnovabili, perchè una fabbrica potrà anche riciclare il 100%, ma se funziona a carbon fossile siamo daccapo.

Insomma, il vero cambiamento è un po’ più complesso di quello che molti credono e non consiste nel fare shopping al negozietto di prodotti biologici, naturali o etici. Bisogna soprattutto consumare poco, quasi zero.

18 commenti:

  1. Discorso inutile. Fra un milione di anni, che per la terra è un battito di ciglia, non ci saranno più uomini o rifiuti.

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    1. In realtà ci sono rifiuti che impiegano ben più di un milione di anni per essere smaltiti. Quanto all'umanità, spero che si estingua assai prima

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    2. Perché dici inutile?
      Forse non sei sensibile al tema ambientale.
      È inutile fare il letto la mattina? è inutile lavare i panni?
      È inutile insegnare il rispetto e amore ai propri figli?

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    3. Discorso senza senso. A me interessa il problema ora. Tra un milione di anni ci penserà chi ci sarà.
      Altrimenti smetti di bere, tanto tra un milione di anni sarai morto.

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  2. Le osservazioni che fai sono giuste, ma ho l'impressione che vengano approvate e condivise solo dalla ristretta cerchia di persone che ti seguono o che condividono il tuo stile di vita... in opposizione a questa società capitalista e consumistica, che si mantiene ed alimenta sempre di più la logica dell'interesse economico a discapito dei più deboli, ho l'impressione che non ci sia molto da fare, purtroppo. E' pur vero che il cambiamento deve sempre iniziare da qualcosa... la vera svolta, per me, dovrebbe focalizzarsi necessariamente sull'educazione delle nuove generazioni, a partire proprio da chi, un domani, dovrà affrontare volente o nolente tutte le problematiche delle generazioni precedenti. E' una visione poco possibilistica la mia, un po' come quella del cane che si morde la coda... nel nostro piccolo cerchiamo di fare e pensare per il meglio, ma siamo solo gocce nell'oceano... i potenti, gli arroganti e gli ignoranti sono sempre di più! Comunque Francesco, continua a divulgare... a te, in fondo, non è andata tanto male. Ciao

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  3. Ciao Francesco volevo segnalarti un certo You Tuber di nome '' Lambrenedetto xvi. '' Che nel suo canale chiama i risparmiatori taccagni e che sono gente pessima e cattiva e invita anche i giovani a spendere il più possibile perché da parole sue '' bisogna godersi la vita ''
    E sopratutto esclama a gran voce che per lui o SOLDI DOVREBBERO AVERE UNA DATA DI SCADENZA così i risparmiatori sarebbero costretti a spendersi tutto.
    Spero di esserti stato utile.

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  4. Discorso tutt'altro che inutile. Se si ragionasse sulla scala non dei tempi umani, ma su quella dei tempi geologici o più si finirebbe nel nichilismo più totale, visto che tra qualche miliardo di anni, con l'evoluzione della nostra stella, non esisterà più nemmeno il sistema solare e, con esso, il nostro pianeta

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  5. Eh già sig. Garet, invece il suo commento è da scolpire nella pietra!

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  6. Il biologico non esiste in nessun settore, il pianeta è tutto inquinato e appestato, ma gli allocchi che vanno in certe catene di supermercati "bio" a comprare mele rachitiche a 7 Euro al chilo si sentono fighi e avanti agli altri.

    Ormai il lavaggio del cervello fatto alle masse è totale, vanno dietro alle stronzate sdoganate da una ragazzina Asperger manovrata da gente che con aerei privati, yacht e Ferrari inquina più del restante 98% della popolazione mondiale, ma si sa la narrazione del surriscaldamento globale e dell'uomo brutto e cattivo che inquina deve andare avanti.
    Mai nessuno però che dica che gli allevamenti intensivi per la bistecchina e le salsicce o la mortadella inquinano e devastano il pianeta più di mille fabbriche, neanche la Gretina, chissà come mai...No il problema è che scoreggiamo troppo producendo i famigerati C02, quindi vietato scoreggiare!

    Rompono le palle con la plastica ma è tutto plastificato, anche due banane o due zucchine su un vassoietto di polistirolo, poi dobbiamo essere noi a impazzire per trovare il modo di non acquistare nulla confezionato nella plastica.
    In pratica moriremmo di fame.

    Siamo in piena era glaciale, nevica come non nevicava da 50 anni, piove da mesi ma ancora c'è chi ha il coraggio di dire che il pianeta è più caldo che mai.

    In Antartide da ottobre ad oggi decine di migliaia di scosse di terremoto, attività vulcanica sottomarina aumentata del 700% ma il problema è la lacca per capelli, mica il fatto che il pianeta Terra periodicamente ha l'inversione fisiologica dei poli magnetici e succedono cataclismi...per caso esistevamo e inquinano ai tempi dei dinosauri? Non mi risulta...

    Il genere umano si estinguerà assai prima di 100 anni, facciamo tra 10-15. Per allora o saremo stati tutti trasformati in androidi chippati e perennemente collegati ad Internet o saremo stati sepolti da una glaciazione.
    Speriamo la seconda.

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    1. Buongiorno, condivido il suo pensiero, nonostante io sia molto meno ''complottista'' di lei (mi perdoni il termine), riguardo la plastica e la gestione delle risorse, vorrei aggiungere un mio pensiero: chi ha la possibilitá di fare oggettivamente qualcosa é la classe politica, che con le giuste azioni puó attuare procedimenti che invertano l'inquinamento e riducano cose incredibili come gli imballaggi di cui lei parla. Chi vota ovviamente siamo noi...
      vorrei peró fare dei chiarimenti riguardo al clima, perché dal suo commento si nota una discreta ignoranza sull'argomento, non in senso cattivo, intendo solo che lei (sicuramente non avendo conoscenze specifiche sull'argomento e riguardo materie scientifiche in generale)non ha capito bene la differenza tra clima e meteo e le cause dei fenomeni da lei citati. ora inizio col pippone, si prepari (mi spiace anche un po' per lei che leggerá XD).
      I fenomeni di cui lei parla sono legati al meteo locale. Se in un posto X per un certo anno fará piú freddo, piú caldo, nevicherá, ecc... non é indice di cambiamento climatico o meno, anche se certi fenomeni straordinari sono causati da quest'ultimo come andró a spiegare.
      il riscaldamento CLIMATICO (non del meteo locale della sua zona) é causato dall'immissione nell'atmosfera dei cosiddetti gas serra (non solo C02) che, esattamente come in una serra (evitiamo la spiegazione del perché) fanno aumentare GLOBALMENTE la temperatura di x gradi.
      Aumentare la temperatura globale di anche solo 1 grado centigrado necessita di un'enorme quantitá di energia. semplificando molto il discorso possiamo dire che la quantitá di energia nella nostra atmosfera non puó né aumentare né diminuire, quindi possiamo capire che questa energia (che abbiamo capito essere enorme anche solo per aumentare di 1 grado la temepratura globale) si ''scaricherá'' da qualche parte. Da questo nascono dei fenomeni che lei puó riscontrare: uragani, terremoti, correnti d'aria anomale (che possono portare neve in posti in cui non nevicava da anni), ma anche marine, ecc...
      L'accordo di parigi punta a limitare il riscadamento climatico al di sotto dei 2 gradi centigradi, con obiettivo a 1,5. le sembra poco (sempre ricordando che si parla di temperatura media globale)? le posso assicurare che non é cosí, giá ora siamo MOLTO vicini a quel limite, di quali paesi siano le colpe maggiori e di come potremmo invertire il processo ne potremmo parlare per ore, non é questo il punto del mio commento.

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    2. Non esiste alcun riscaldamento climatico, è una delle tante balle del sistema con Al Gore come precursore, ribadisco che siamo in piena era glaciale e basta leggersi i numerosi articoli, per lo più in inglese, di ricercatori e scienziati non asserviti alle menzogne globaliste che spiegano molto bene quali sono i segnali da osservare e temere.

      Per non parlare della geo ingegneria in atto da decenni, tra scie chimiche e il signor Bill Gates che si sta divertendo a fare esperimenti di ingegneria climatica proprio in questo periodo, è su tutti i giornali seri, quindi certo non su Repubblica o il Fatto Quotidiano.

      L'unico modo per non avere alcun impatto sul pianeta è non esistere, altri non ce ne sono, tranne quello di essere poche migliaia di individui e vivere come gli Inuit o altri popoli considerati "primitivi".

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    3. Ancora la storia delle scie chimiche, di Bill Gates... ecc... ma basta dai veramente

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  7. Fra le tante cose per i dispositivi elettrici/elettronici si dovrebbe eliminare l'applicazione del concetto dell'obsolescenza programmata e renderne i componenti modulari in modo tale che possano essere facilmente riparabili allungando così la vita utile degli stessi.

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  8. Un discorso che reputo interessante. E non faccio assolutamente parte della cerchia di amici!

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  9. Meditiamo quindi?...lascio aperta la domanda

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  10. Mele trentine con il 99% dei residui sotto soglia. Perfetto quasi biologico.
    Ma avete presente un campo di mele? A me sembra uno stabilimento industriale. Pali e fili perfettamente tirati a distanza identica, impianto irriguo e antigelo, teli antigrandine, quando va bene l'erba è tagliata a raso. Non si sentono gli insetti, ogni tanto un trattore con trattamento fitosanitario, neppure una siepe. L'unica concessione alla biodiversità sono le rose sulle cime dei filari. Tutto così per tutta la val di Non.
    Ogni tanto un magazzino delle mele e le case.
    Per me non è agricoltura, è industria. Non c'è niente di poetico. Quello che conta è il soldo.
    Ultimamente gli agricoltori sono preoccupati per delle possibili conseguenze sulla salute per chi tratta le mele e per chi abita vicino ai campi Però le mele sono perfette dal punto di vista della salute dei consumatori, non ci sono dubbi e nessuno l'ha messo in discussione, si parla solo di come migliorare ulteriormente il prodotto. Questo anche perché dopo qualche giorno i fitofarmaci si degradano e non sono più nocivi. Come in una fabbrica. È questo il punto. I campi non sono che distese di meleti, non c'è niente di naturale in questo.
    Dove è la biodiversità?
    Per me dal punto della biodiversità è un deserto. Ne più ne meno.
    Meno male che dove è impossibile coltivare le mele ci sono vicini i boschi. Ecco, questa è la mia impressione sul biologico. O meglio, sui cibi senza residui di fitosanitari.

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    1. Sono laureato in agraria e un professore diceva sempre: "diffidate dalla frutta bella e perfetta, quella migliore non si presenta mai bene!"

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  11. Ma dai! Rottamate la vostra automobile e compratene una elettrica! Mi raccomando di cambiarla ogni 3 anni!
    E poi caffè in capsule, rasoio con 25 lame usa e getta, insalata pronta nella vaschetta...
    Un'ultima cosa, ci vediamo all'enoteca dei vini naturali, hanno delle schifezze senza solfiti che vi piaceranno sicuramente!

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