La frase più banale e al contempo più errata che abbiamo sentito durante questa pandemia è che nulla sarà come prima. Cosa si intende con questa frase? Ma ovviamente che l’impatto di ciò che sta accadendo è così forte da cambiare totalmente le nostre vite.
In verità non è così: nell’immediato ci siamo dovuti adattare dando fondo a tutta la nostra resilienza, ma questi cambiamenti sono stati temporanei, dettati dall’obbligo. Non si poteva fare altrimenti e infatti ho un aneddoto da raccontarvi particolarmente eloquente.
Tutto sarà come prima
Oggi ho visto su Instagram una psicologa che presentava, alle centinaia di persone che la seguivano in diretta, il proprio personal shopper. Sapete cos’è il personal shopper, è uno a cui dici cosa desideri e lui te lo va a comprare o ti assiste nello shopping. Lo paghi naturalmente.
Quando ho visto questa scena inizialmente ero abbastanza incredulo, poi mi sono reso conto che se migliaia di persone pendono dalle labbra di qualcuno che sostanzialmente si vanta in rete di avere un personal shopper (per cosa lo mostri, siamo sinceri, per far vedere quanto tu sia una diva da avere un personal shopper, che fa tanto "donna in carriera") dicevo, se la gente sta ancora appresso a queste cose e ritiene normale in una crisi di questa portata pagare ancora qualcuno che ti aiuti a fare shopping, allora non abbiamo veramente capito niente.
Lo shopping dovrebbe essere la prima cosa da dimenticare: qui si sta parlando di una recessione che è economicamente paragonabile a quella conseguente una guerra, ma e la fuori ci sono centiania di persone a cui brillano gli occhi nel vedere una tizia che ha il personal shopper. Ma dove diavolo vivono le persone, su Marte?
In questi anni è come se avessimo abitato al decimo piano del grattacielo del benessere economico. Ecco, la pandemia ci ha già costretti a traslocare, a scendere al terzo piano, dove c’è meno luce e si sente il traffico. Quest’anno, nel 2021, dovremo traslocare ancora e scendere al primo piano dove la caldaia a gas è rotta e la luce salta un giorno sì e uno anche e i cani ci urinano sulla porta d'ingresso. Dovremmo risparmiare ogni singolo centesimo per far fronte a quello che capiterà nei prossimi mesi e pensiamo allo shopping?
La causa di questa follia dilagante è da ricercarsi nel martellare continuo da parte dei media sull’idea che ritorneremo presto alla normalità perchè arrivano i soldi dall'Europa e il vaccino. La gente è convinta che è finalmente arrivato il momento di tornare a comportarsi come se tutto fosse stato solo un grande sogno. Il problema è che il benessere pre-pandemia non lo rivedremo per anni, ma se ci comportiamo come se tutto fosse tornato alla normalità condanniamo noi stessi alla povertà. E tutto questo è già iniziato: spinti dall’idea che il peggio sia passato abbiamo già fatto un sacco di regali di natale, ora ci riversiamo nei negozi per i saldi di inizio anno e poi prenoteremo le vacanze visto che Ryanair ha già lanciato le offerte per l’estate.
Tutti torneranno presto a comportarsi come prima anche se sarà ancora meno sostenibili e, sul lungo periodo, metterà nei guai moltissime persone.
Sembra davvero che abbiamo già tutti dimenticato quanto la nostra esistenza sia appesa ad un filo; e che quanto è accaduto (ma sta ancora accadendo in realtà) potrebbe verificarsi anche sotto altra forma, in un qualunque altro momento. Dovremmo aver capito che un terremoto, una grande eruzione vulcanica, un asteroide che si schianta sulla Terra (per quanto improbabile possa essere), una tempesta solare, un grave disastro ecologico come lo scoppio di una centrale nucleare, ma anche una guerra (magari solo economica) e persino una nuova pandemia, possono capitare già quest’anno, magari domani.
Questo non significa che dobbiamo vivere nel terrore, che non dobbiamo più mettere il naso fuori casa, ma prendere consapevolezza che esistono eventi che ci possono travolgere da un momento all'altro e dobbiamo essere pronti. Fare shopping, figuriamoci pagare un personal shopper, oggi è l'esatto contrario di ciò che dovremmo fare, visto quanto appena accaduto.
Ecco perché tutto sarà come prima, perchè il cambiamento non è per tutti e quasi nessuno impara dai propri errori.
Ciao Francesco anch'io nel mio canale You Tube sto cercando di trasmettere i valori del vero cambiamento e della semplicità volontaria. Un saluto ciao
RispondiEliminahai perfettamente ragione !!!
RispondiEliminaNon comprendo perchè 2 conviventi, stipendiati della pubblica amministrazione, dovrebbero temere e cambiare tenore di vita. Questo stato di cose (governo) ha voluto UMILIARE gli autonomi e mantenere viva la capacità di acquisto di stipendiati e pensionati. Ti chiedo: cosa dovrebbe dissuadere il primo ministro Conte dal non dovere permettersi un o una personal shopper visto che questo signore che decide della vita altrui continua a prendere i suoi compensi e ad arricchirsi in modo geometrico!??! Personalmente un suggerimento lo darei: cerchiamo di capire come stanno realmente le cose vistO che "qualcunoaldisopradinoi" che non è Dio ma sente di esserlo ci tiene nascosta la verità. Scrolliamoci di dosso questa "barzelletta della pandemia" e riprendiamoci quella LIBERTA' che a tutti i costi quel "qualcunoaldisopradinoi" ci sta togliendo. Non mi interessa nulla del personal shopper nè del Covid, io RIVOGLIO LE MIE LIBERTA'. Qualcuno cantava: se dobbiamo vivere strisciando, alziamoci e moriamo (Jim Morrison). Il dubbio ci salverà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaPurtroppo io non vedo margini di miglioramento tra la massa.
RispondiEliminaFinito il primo LOCKDOWN lo scorso maggio, ho visto persone che fino a poco prima si dicevano terrorizzate dal virus fiondarsi a fare aperitivi a destra e a manca, conditi qua e là da selfie fatti a due centimetri l'uno dall'altro senza mascherina.
Se un Virus si può combattere con un vaccino, all'idiozia, purtroppo, non c'è rimedio alcuno
Neanche all'idiozia di chi crede veramente che vi sia una "pandemia"...
EliminaBisogna continuare a risparmiare! Per quanto riguarda l'asteroide, beh dire che è improbabile ... (faccio gli scongiuri). Sono complottista: ci sono persone che vivono su Marte e noi ufficialmente non lo sappiamo. Consoliamoci, nei vari pianeti della fascia abitabile scoperti dal telescopio Kepler stanno meglio di noi, altrochè lavorare giorno e notte per la pagnotta.
RispondiEliminaCaro Francesco, condivido ogni virgola di quest'articolo. Grazie.
RispondiEliminaCi dovrebbe essere prima un cambiamento di mentalità che non c'è stato. Non vedo negli italiani la cultura necessaria per cui questo possa accadere.
RispondiEliminaBeh ma gli inconsapevoli esorcizzano le loro paure attraverso inutile roba materiale, non lo sapevi Francesco?
RispondiEliminaÈ sempre stato così e resterà così fino a quando questa finta umanità non si estingue.
E le catastrofi arriveranno, in grande quantità.
Vivono su Marte?
Una specie. Hanno una percezione di sé stessi e della realtà che è la stessa di un computer che ha preso un virus (per restare in tema), hai presente?
Vanno resettati, questa è la verità, piaccia o meno.
Onestamente di costoro e di che fine faranno non mi interessa minimamente, ognuno fa le sue scelte, consapevoli o meno, e se ne becca tutte le conseguenze.
Mi trovo in linea con ciò che scrivi!
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