Su questo benedetto pianeta tutto è profitto. Ogni singola azione compiuta da quasi tutte le persone che ci circondano è mossa da un unico scopo: prendere i nostri soldi. Riflettiamo su questo: quante persone conoscete che vi danno qualcosa senza puntare ad avere, in un modo o nell’altro, il vostro denaro?
Allora voi direte: certo, nessuno fa niente per niente e comunque di qualcosa bisogna campare. Giusto, infatti oggi non vorrei parlare del fine (ottenere il denaro), ma del mezzo, cioè "come" tutto questo si concretizza nel nostro quotidiano.
Perchè non vi chiedo mai soldi?
Se ci pensate, quando si tratta di denaro, nella maggior parte dei casi vengono messi in campo stratagemmi subdoli, addirittura offensivi per l’intelligenza delle persone.
Al mercato, mentre passeggiate, vi offrono un assaggio, ma solo per attirarvi verso il loro banchetto. Fuori dai negozi distribuiscono gadget gratuiti, cercando poi di convincervi ad entrare e acquistare. I supermercati fanno offerte civetta con quantità limitatissime così andate lì a fare la spesa. C’è sempre un giochino o un trucchetto subdolo volto a raggirare le persone. E vogliamo poi parlare di chi lavora nei call center, che viene istruito ad usare precise frasi e forme di comunicazione per fare leva sulle debolezze delle persone. Vi chiamano facendovi credere che vi sia chissà quale opportunità esclusiva per voi... non c’è nessuna opportunità, sei solo tu che vuoi i miei soldi, perchè se avessi avuto io bisogno di te, sarei stato io a chiamarti, no? Sul web gli youtuber o gli streamer danno contenuti speciali per chi paga, così tu sei spinto a pagare in modo che l’influencer di turno ti consideri un po’ di più. Anche quando vi danno contenuti gratis non lo fanno per condividere una loro conoscenza o rendere il mondo un posto migliore… lo fanno solo perchè quella è la strada per arrivare al vostro portafogli. Infatti poi c’è sempre un prodottino, un patreon, un paypal o una qualsiasi altra forma di donazione o guadagno pronta ad aspettarvi. Persino quando camminiamo per strada e ci fermano quelli della tal associazione che, per carità fanno solo del bene, alla fine anche loro si fingono simpatici e esordiscono con un complimento perché conoscono le tecniche di comunicazione e sanno che usando certe parole e toccando certi tasti è più probabile che gli sganciate il grano. Persino in chiesa passano con il cestello delle offerte in prossimità dell’eucaristia, così ti senti in dovere di dare visto che ricevi.
I modi, quindi, sono sempre i peggiori: usare trucchetti psicologici, alimentare false speranze, far leva sulle debolezze, sui bisogni, sulle speranze, sulle paure cioè raggiare l’altro in modo più o meno evidente. Lo ripeto, qui non si sta giudicando il fine, di qualcosa si deve pur campare, ma il modo poco pulito con cui provano ad ottenere i nostri soldi.
C’è un’enorme differenza tra il guadagnarsi da vivere facendo cose utili o addirittura indispensabili per gli altri, e (al contrario) usare trucchetti per farsi sganciare denaro. Purtroppo quasi tutti cercano sempre, in maniera più o meno velata, di fregare l’altro al fine di mettergli le mani in tasca.
Per loro, per questi furbetti, noi siamo solo numeri. I dati o l’esperienza suggeriscono loro che vendono di più se fanno i simpatici? E allora vi sorridono e fanno qualche battutina… voi vi sentite ben voluti e sganciate il grano. È più efficace un altro metodo? Useranno quello. Non abboccate a questi giochetti? Immediatamente cambiano faccia e arrivederci a mai più.
Ecco questo è il motivo per cui non vi chiedo soldi; perchè so bene di non fare cose indispensabili per voi, per tanto non voglio usare trucchetti e diventare come quella gente. Se il sistema può pagare la nostra rivoluzione bene, sfruttiamo le pubblicità, sfruttiamo gli abbonamenti gratis con "Prime", ma dalle vostre tasche non deve uscire un centesimo. Qualcuno dirà: "me ne ricorderò quando uscirà il tuo prossimo libro"; e va benissimo, sono io il primo a dirvi che lo trovate piratato su Telegram, se volete! Ma anche lo acquistaste state pagando soprattutto la mia casa editrice, a me arrivano si e no settanta centesimi a copia. Se avessi venduto da solo i miei scritti, ora avrei in tasca più di 100.000€ e invece ci campo a stento.
Ho scelto di privarmi io per primo del denaro, invece di prenderlo dalle vostre tasche e guadagnare pochissimo da tutto questo, perchè questa è la semplicità volontaria. Ho sempre pensato che questo modo di fare fosse garanzia della mia buona fede, come a dire: non lo fai per i soldi, quindi quello che dici ha l’unico scopo di diffondere un certo modo di pensare e soprattutto di vivere... e invece qualcuno ha ancora il coraggio di darmi del “servo del regime” se non sparo le stesse palle da campolattari che diffondono altri ben noti canali. Ma guardateli bene quei canali… non è che da qualche parte c’è un link per donargli soldi o altri metodi per spillarvi denaro?
E allora vi lascio con una domanda a cui, se volete, potete rispondere nei commenti: ditemi… come fate a fidarvi delle parole di chi alla fine, come ultimo scopo, ha solo quello di arrivare alle vostre tasche?
Ciao Francesco ho comprato il tuo libro perché penso che tu sia un filosofo e una persona straordinaria di cuore
RispondiEliminaGrazie..
campolattari = complottari ;-)
RispondiEliminaCiao Francesco dici cose giuste, l'eccesso è sempre sbagliato a prescindere... però ricordati che i soldi servono per vivere, quindi in un modo o nell'altro bisognerà pur ricavarseli non trovi?
RispondiElimina3 quarti dei lavori in giro sono inutili
Grazie Francesco, per tutto
RispondiEliminaDipende, ho imparato con il tempo che tutti hanno uno scopo nelle loro azioni, anche quelle piu filantropiche. Partendo da questo presupposto si tratta di valutare se quello che si vuole da me è il giusto corrispettivo di quello che prendo io da loro. Una specie di baratto insomma. La scelta per me dipende dalla trasparenza degli intenti.
RispondiEliminaCiao. Sono d'accordo con te ma visto che metti in ballo il" mezzo " per ottenere denaro, vorrei si riflettesse meglio su alcuni punti.Ad esempio il patron o altre forme di raccolta fondi possono far sì che un canale di divulgazione di qualsiasi tipo possa mantenersi. Lo vedo alla stregua degli artisti di strada che non chiedono nulla ma si affidano alla generosità del pubblico. Un sistema democratico direi, non trovi?
RispondiEliminaGrande Francesco, apprezzo molto la tua filosofia e i tuoi articoli sono sempre molto interessanti, mi fanno riflettere spesso, ciao!
RispondiEliminaIl mondo è pieno di inconsapevoli che hanno bisogno di leader e guru che dicano loro cosa fare, cosa pensare e come esistere, per cui quando ti danno del servo di regime stanno parlando a se stessi, mica a te, Francesco.
RispondiEliminaCome dice il detto? Quello che una persona dice di te nel bene e nel male dice molto di quella persona, non di te.
Tu sei responsabile solo di ciò che dici e scrivi, mica di quello che analfabeti funzionali interpretano.
Detto ciò, per me la grande discriminante è proprio quella del vendere o meno qualcosa.
Se uno ha un blog aperto per sua scelta, e dà delle informazioni sempre per sua scelta, e poi scrive anche dei libri mi sta bene, io a mia volta scelgo se comprargli o meno il libro e ognuno è contento.
Se invece chiede donazioni lo mollo immediatamente, perché se proprio vuole farci dei soldi scriva appunto un libro e produca qualcosa con l'intelletto, o faccia conferenze, ma donazioni in rete no, no, no.
Io sono contraria anche a sostenere ricercatori famosi attraverso Internet, chiunque, perché ripeto, al massimo acquisto un libro e pago il biglietto di una conferenza, ma non mi piace assolutamente chi chiede soldi sulla fiducia.
Nessuno obbliga nessuno ad aprire blog o siti e fare informazione, se lo fanno è una loro scelta e a me devo dire che adesso non cambia nulla, e quando me lo cambiava guarda caso nessuno all'epoca chiedeva soldi...ci si faccia due domande su chi sono oggi i soggetti che chiedono in effetti.
...e infatti quello che hai scritto soprattutto sulla fiducia dice tanto di te ...
EliminaOttimo.
EliminaAnna, ancora una volta hai fatto "centro"! Condivido al 100%
EliminaA me piace dare https://www.facebook.com/sorrisisenzafrontieres
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo . Mi raccomando non date soldi alle ong o similari che fanno pubblicità in TV, solo una piccola parte va a buon fine il grosso serve per stipendi e per tener in piedi la baracca. Pure quelle cattoliche sono scadute. Chi ha un animo generoso si rivolga al nonno al vicino di casa o bisognosi di vostra conoscenza.
RispondiEliminaCondivido!Non darei un solo centesimo a quelli di Telethon...
EliminaTanta tanta riflessione. Un articolo davvero "pensante". Che ogni tanto male non fa....
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