In Italia si fa la fame per Legge

In Italia si fa la fame per Legge
In Italia si fa la fame per Legge

La nostra costituzione sancisce inequivocabilmente, nell’articolo 36, l’obbligo da parte dello Stato di garantire alle persone condizioni di lavoro ben precise. Recita così: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”

Come spesso accade in Italia ciò che la Costituzione sancisce è buono e sacrosanto, ma poi la legge rovina tutto e nella realtà dei fatti le cose si manifestano in maniera ben diversa, come se si cercasse in tutti i modi di eludere ciò che è conveniente per il popolo, la fine di mantenere vive le disuguaglianze.


In Italia si fa la fame per Legge

Analizziamo bene la frase appena letta. La prima cosa che salta all’occhio è la parola “diritto”, questo significa che se veniamo pagati meno di quello che ci spetta, allora teoricamente potremmo alzare la voce e pretendere che il nostro stipendio venga adeguato. Peccato che, come spesso accade nel nostro paese, poi manchino delle leggi serie che vadano a stabilire un salario minimo universale. 

Se ci pensate questo sarebbe assolutamente indispensabile per parificare le disuguaglianze tra le varie categorie e dare a tutti pari dignità. Invece in Italia la retribuzione minima varia in funzione del contratto collettivo e questo vuol dire che ogni categoria fa da sè.

Il risultato è che esiste una vastissima categoria di lavoratori che percepisce meno di 9 euro all’ora (lordi), cioè meno dello stipendio medio di 1400/1500 euro al mese, che solitamente è considerato adeguato ad una vita dignitosa. A questa sfortunata categoria fanno parte camerieri, cuochi, barman, gelatieri, centralinisti, autisti, saldatori, gruisti e guardie giurate. Ma non sono nemmeno quelli che stanno peggio: nel lavoro domestico infatti la paga oraria non arriva nemmeno a 5 euro l'ora. Stiamo parlamnd di oltre il 20% dei lavoratori.

In Italia dunque non esiste un salario minimo universale, cosa che invece è presente in ben 22 dei 28 paesi membri della comunità europea. Inoltre nel nostro paese non esiste nemmeno un monte ore minimo mensile che possa essere assicurato ad un lavoratore, pertanto spesso lo stipendio varia a seconda della possibilità o meno di lavorare continuativamente.

In definitiva per milioni di persone in Italia quanto sancito dalla costituzione è sostanzialmente un miraggio. La paga non è dignitosa e non è assolutamente sufficiente a garantire un’esistenza libera. Se vivi in una grande città dove tutto costa tantissimo e guadagni meno di 9 euro l’ora stai pur certo che la libertà per te non esiste.

Tra l’altro il medesimo articolo della costituzione sancirebbe anche che “La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge”, quando sappiamo benissimo che nella realtà quotidiana siamo spesso chiamati a fare molto più di ciò che è scritto nel nostro contratto. La beffa finale arriva poi quando leggiamo: “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”. Se da un lato le ferie sono un diritto che viene quasi sempre rispettato, dall’altro moltissimi lavoratori sono costretti a fare continui straordinari, talvolta anche il sabato e la domenica, molte volte nemmeno retribuiti. Il risultato è che le ferie ci sono, ma si lavora talmente tanto che non assolvono alla funzione di “riposo” per cui esistono. 

E pensare che l’attuale Governo stava finalmente per prevedere, dopo la legge di bilancio 2020, l’introduzione del salario minimo per tutte le categorie di lavoratori (o almeno così si preannunciava) peccato che ora, con l’avvento del Covid, tutto si sia congelato e questa misura verrà certamente rimandata e forse si perderà per sempre nell’intricata rete burocratico/legislativa italiana.

8 commenti:

  1. Conosco una persona che lavora in un call center e che viene pagata 2 Euro/ora. Una vergogna!

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  2. Detto che è effettivamente vero ciò che hai scritto, purtroppo per garantire un salario minimo ideale per tutti ci vorrebbe un forte taglio sul Cuneo fiscale in modo da incentivare le assunzioni e riversare parte del risparmio sullo stipendio. Lo stato dovrebbe intervenire riducendo gli sprechi vari e assidui e usando questi soldi per coprire in modo continuativo questa iniziativa

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    1. Potrebbe smettere di sovvenzionare i giornali, le finte missioni di pace, utililizzare software a pagamento nella Pubblica Amministrazione, concedere i vitalizi, mantenere il Presidente della Repubblica al Quirinale, acquistare gli F-35...

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  3. Altro che salario minimo, tra qualche anno si farà la fila per il pacco alimentare !! Gli Italiani dovranno competere con i clandestini per gli aiuti statali, ci daranno il pocket money giornaliero per il gelato o le sigarette e la ricarica del telefono per passare il tempo sfogliando internet e i social. La criminalità toccherà vette altissime e ci dovremo difendere da soli perchè la polizia sarà impegnata a multare chi non mette la mascherina anti pandemia. Non so se ci sarà la guerra civile, spero di no, ma le condizioni saranno molto favorevoli perchè ciò avvenga.

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  4. Se il mondo del lavoro è colato a picco tanto quanto l'economia in questo periodo la responsabilità è ovviamente degli italiani, che si guardano bene dal ribellarsi e pretendere che sia garantita una vita dignitosa a tutti, e anzi giudicano chi non va a farsi schiavizzare a 1 Euro l'ora un fancazzista.
    Inutile dire che fanno bene quegli italiani che si fanno mantenere dallo Stato con i vari redditi, visto che viviamo in un paese governato da perfetti imbecilli incompetenti che stanno finendo di affossare l'economia seminando il terrore per un'influenza che fa per lo più asintomatici e meno morti annuali di polmonite ospedaliera.

    Una guerra civile è indispensabile per riportare a questo paese gente con sani attributi che sappia dire NO a tutte le cazzate e le follie messe in atto negli ultimi 30 anni da politici venduti a poteri stranieri, gli stessi che si sono comprati le migliori aziende italiane e persino monumenti.

    Se non ritroviamo sovranità monetaria e non molliamo la cagata del debito siamo destinati a finire peggio dell'Uganda, e onestamente molti italiani se lo meriterebbero, visto che si sono lasciati lobotomizzare da narrazioni terroristiche e museruole inutili, e hanno come al solito distolto l'attenzione da tutte le nefandezze che il loro governo sta attuando sotto banco con l'Europa.

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    1. Eccellente.... Anna, avrei voluto scrivere le stesse cose in egual misua, ma mi ha anticipato. Aggiungerei solo di effettuare maggiori controlli negli sprechi della pubblica amministrazione e degli enti pubblici vero pozzo di disavanzo per le finanze dello Stato, riguardo il clownesco progetto perverso del Covid nulla da eccepire: ci impongono le museruole e i lockdown solo per i loschi fini del Cartello Finanziario Mondiale cosa che parte del pavido popolo italico non riesce proprio a comprendere (comodità per alcuni come pensionati e stipendiati della PA fannulloni percettori dell'assurdo reddito di cittadinanza e individui privi di senso critico....). Azioni da compiere: evegelizzare i sudditi creduloni per far capire loro che il popolo unito mai potrà essere asservito. A nessuno!

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  5. Eppure, in Italia, i principali oppositori al salario minimo europeo a quanto pare sono i sindacati. Cosa ne pensi?

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