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Felici di essere tristi
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Quando non sai dare un significato ai sentimenti che provi, soprattutto se sono in contrasto con quello che la società ti spinge a credere buono, finisci per sentirti strano, diverso, persino sbagliato. Eppure non c’è niente di più sbagliato che reprimere un sentimento, anche se questo va contro il senso comune e di esso ce ne vergogniamo. Ad esempio va bene essere felice di provare tristezza?
Beh, secondo quanto impariamo vivendo nel sistema, no. La tristezza è uno stato d’animo che va allontanato perché rappresenta l’opposto della felicità. Eppure qualcuno, come il sottoscritto, si sente perfettamente a proprio agio nella tristezza, e un motivo c’è.
Felici di essere tristi
Ad alcune persone piace più il fine serata che la baldoria della festa, sapete, quel momento in cui le luci si spengono, si indossa la felpa e si chiacchiera ancora un po’, con gli occhi pesanti e la voce rauca. Alla gioia dell’arrivo certi prediligono la malinconia del lungo e noioso viaggio, quando con lo sguardo perso oltre il finestrino si cerca di fissare i dettagli sfuggenti del paesaggio. Qualcuno preferisce persino le vacanze a settembre, con le spiagge mezze vuote e la sabbia che diventa fredda al tramonto. Per non parlare di chi non vede l’ora che il caldo passi e sopraggiunga il triste autunno, prima avvisaglia d’inverno, che colora il bosco e sancisce la fine della spensierata estate. Si può anche arrivare a preferire un addio a un arrivederci.
Ho sempre amato vivere questi momenti, li attendo come un dono prezioso che la vita ha creato solo per coloro che sono veramente in grado di apprezzarli. Generalmente suscitano nelle persone un profondo senso di tristezza perché rappresentano sempre la fine di qualcosa. Dunque può sembrare strano amarli ed è per questo che per molto tempo ho pensato che in me ci fosse qualcosa di sbagliato. Poi, crescendo, ti rendi conto che di fronte a certi sentimenti non puoi fare altro che arrenderti, e che se il nostro cuore, per quanto strano possa sembrare, è capace di elaborarli, beh una ragione deve esserci.
In realtà la tristezza non solo ha perfettamente senso, ma gioca anche un ruolo fondamentale nella vita delle persone. Se ci pensiamo il suo significato è estremamente semplice: è la manifestazione di attaccamento più forte che possiamo dimostrare nei confronti ciò che amiamo. Sei triste proprio quando stai perdendo ciò che ti sta veramente a cuore.
E allora ricercare la tristezza significa desiderare con tutte le forze di celebrare il nostro amore verso quanto c’è di più bello nella vita. Essere così legati a persone, luoghi o momenti da volerli fissare dentro di noi attraverso l’assenza. Proviamo tristezza nell'osservare il tramonto, guardare la pioggia o dire addio a qualcuno semplicemente perché è lì che sentiamo quanto è importante per noi ciò che sta sfiorendo.
Purtroppo nella nostra società la tristezza è considerata un male, tanto da spingerci a nasconderla o mascherarla, quando invece dovrebbe essere celebrata in tutta la sua vibrante intensità, perché è quando siamo immersi nella tristezza che il nostro cuore urla forte tutto il suo attaccamento alla vita.
L’uomo che non conosce la tristezza non ha mai pensieri profondi.
RispondiElimina(Proverbio cinese)
saudade, quel misto di struggente e triste meraviglia che ti prende in alcuni momenti.A volte ti toglie il fiato a volte ti esalta in una apertura all'infinto.
RispondiEliminaSaudade,così la definiscono in brasile e ne é piena la musica che si dipana a tempo di bossa.
Così una giornata triste autunnale diventa una coperta calda nel quale ritrovare la propria intimità. Uma spiaggia semideserta diventa uma rampa di lancio verso il proprio universo interiore ecc. ecc. ecc.
Grazie per questo articolo
post molto bello grazie , lo faccio mio totalmente
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