Questa Non è Semplicità Volontaria

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In questi giorni ricevo centinaia di email e messaggi di persone che mi ripetono sempre lo stesso concetto: “il tuo sogno si è avverato, finalmente abbiamo tutti smesso di lavorare”.

Cari amici, quella che stiamo vivendo in questi giorni non è “semplicità volontaria”, è soltanto l’inizio di un lento (e nemmeno tanto) impoverimento generale, non accompagnato da una saggia e ragionata riduzione dei propri bisogni. Non si tratta di una scelta, ma di un vero e proprio obbligo e per questo incompresa dalla massa.


Questa Non è Semplicità Volontaria


La semplicità volontaria, lo dice il termine stesso, è “volontaria”. Consiste nella scelta consapevole e ragionata di rallentare, rimuovere gran parte dei propri bisogni, staccarsi dal sistema e quindi vivere liberi dall'obbligo di produrre e consumare senza sosta. Tutto questo oggi non è accaduto. Siamo stati obbligati a rimanere in casa da un giorno all'altro, abbiamo dovuto annullare totalmente il nostro lavoro e i nostri bisogni, ma senza un’adeguata preparazione.

Di conseguenza questo downshifting forzato non porterà ad un benessere generale, ma all'incertezza e all'impoverimento diffuso. Questo perché la semplicità volontaria, perché sia positiva, richiede preparazione, anni nei quali prima si matura psicologicamente la consapevolezza benefica di non dipendere più dalle cose, per poi rifiutare volontariamente il lavoro e il denaro.

Ora invece siamo confinati in casa in attesa che qualcun altro decida per noi, qualcuno che non ha mai affrontato una situazione di questo tipo e prosegue giorno per giorno tentennando nel buio. Il suo obiettivo non è liberarci, non è accompagnarci verso la semplicità volontaria, ma solo riportarci il prima possibile alla vita di prima.

Il problema è che un forzato ritorno al modo “normale” di vivere coinciderà inevitabilmente con un nuovo impoverimento generale. Le tasse, i debiti, il costo della vita resteranno, anzi, probabilmente aumenteranno, perché nulla verrà cancellato, solo posticipato. Hanno congelato la società lasciando che si deteriori per poi riproporcela peggiorata. 

Questo è il vero volto del sistema in cui viviamo, che toglie tutto quello che ci serve (o servirebbe) e mantiene solo ciò che fa comodo a lui, arbitrariamente.

La maggior parte delle persone quindi non sta vivendo una bella e collettiva decrescita spontanea, ma una prigionia. Solo per quei pochi che sanno vedere oltre, già mentalmente predisposti a questo cambiamento, c’è una lezione da apprendere che cambierà in positivo la loro vita. Ma la maggior parte subirà solamente effetti negativi, tanto che già freme per tornare presto a correre sulla ruota del criceto, addirittura accettando condizioni peggiori di prima.

Chi invece da tempo ha abbracciato la semplicità volontaria è ormai fuori da questo meccanismo, e da questa tragedia verrà solo sfiorato. Vive ora una riduzione temporanea della sua libertà, ma per il resto, essendo largamente indipendente dal sistema, non subirà grosse ripercussioni negative.

Questa dunque non è la concretizzazione di un sogno di cambiamento collettivo, ma solo l’inizio di un peggioramento generale delle condizioni di vita di buona parte degli esseri umani.

4 commenti:

  1. Non serve una laurea (o forse sì?!?) per capire che la semplicità volontaria è appunto VOLONTARIA e NON FORZATA, come in questo caso! Ma come si fanno a confondere le due cose? Onestamente, se le condizioni sono queste preferisco lavorare, pur conscio che io probabilmente la adotterò in futuro come strategia di vita.

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    1. Per questo bisogna fare sacrifici e mettere da parte qualcosa all' inizio per
      poter dopo vivere slowly per più anni possibili.

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  2. Io (49 anni) ho scelto la Semplicità volontaria da qualche anno quindi per me che oltre tutto posso passeggiare nei boschi vicino a casa non è cambiato molto. Mia moglie però che ancora lavora ma che è finita in cassa integrazione ha potuto apprezzare come si stia molto meglio non dovendo ogni giorno correre al lavoro. La mia speranza e che molte persone anche se costrette a questo cambiamento di vita, abbiano potuto riflettere ed abituarsi forzatamente a non buttare soldi in bar, cibi precotti, camuffamenti del proprio aspetto e altre forme di stupidità volontaria che da sempre caratterizzano la specie umana. Ho potuto apprezzare in mia moglie un generale miglioramento del carattere, è serena, si sveglia dolcemente al sorgere del sole, dedica tempo a se stesse e anche a me, ha perfino iniziato a leggere, una vera rivoluzione. Mi auguro che la lezione a qualcuno serva.

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    1. "forme di stupidità volontaria che da sempre caratterizzano la specie umana"

      No non è così da sempre, il neoliberismo è un'invenzione piuttosto recente

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