Adesso Siamo più Liberi

Adesso Siamo più Liberi
Adesso Siamo più Liberi

Chiusi in casa, possiamo uscire solo per lo stretto necessario, ci sentiamo in trappola, privati dei nostri diritti e qualcuno è già pronto alla rivoluzione. In verità in questo particolare momento siamo più liberi di quanto lo fossimo in precedenza e il fatto che non riusciamo a capirlo né è la dimostrazione.

Come è possibile essere più liberi di prima se ci viene impedito di muoverci dalla nostra abitazione? Beh ma semplicemente perché la libertà non è ciò che abbiamo sempre pensato sia.



Adesso Siamo più Liberi


La libertà di muoverci, di andare in giro dove vogliamo, quando vogliamo, senza limitazioni né costrizioni, non l’abbiamo mai avuta. Potevamo prima svegliarci al mattino e andare nel bosco, a fare una passeggiata, in riva al mare o partire per chissà quale meta? No, non potevamo. Ogni stramaledetta mattina eravamo obbligati a prendere la nostra bella automobilina, imbottigliarci nel traffico, bestemmiare per un parcheggio e poi rimanere chiusi tutto il giorno in un ufficio. Per tutto il giorno eravamo costretti a fare qualcosa che avremmo preferito non fare: il nostro lavoro.

Cosa avreste dato per non essere più obbligati ad eseguire quei compiti spesso ripetitivi o poco interessanti, vedere clienti e colleghi che non vi eravate scelti, confinati in un luogo dove non volevate stare?

Dunque ora cos'è veramente cambiato? Che non possiamo uscire? Ma nemmeno prima potevamo uscire. Diciamo che ci veniva concesso il tragitto da casa al lavoro, ovvero lo spostamento verso un’altra prigione. E, a ben vedere, quella prigione era di gran lunga peggiore di quella in cui ora siamo costretti. Ora almeno possiamo stare con le persone che abbiamo scelto per la vita, la nostra compagna o compagno, i nostri figli. I più fortunati hanno parenti che vivono nell'appartamento adiacente o al piano di sopra.

Il fatto è che il vero motivo per cui ora ci sentiamo in gabbia è che il sistema ci ha ben addestrati a non bastare a noi stessi. Ha fatto in modo che ci identificassimo esclusivamente con il nostro lavoro, che fossimo solo il nostro ruolo, niente di più. Ora che tutto questo ci è stato tolto, non sappiamo più chi siamo. Siamo disorientati, non sappiamo cosa fare, ci sentiamo persi perché scopriamo di non avere un'identità. 

In fondo non è la prigionia che ci turba, ma la nostra non-esistenza. Spogliati della maschera che ogni mattina indossavamo per recitare il ruolo datoci dal sistema, abbiamo perso il nostro valore.

La riprova di tutto questo è che non siamo capaci di utilizzare il tempo che ora abbiamo a disposizione. Non sappiamo letteralmente cosa fare, perché i nostri talenti, le nostre capacità, aspirazioni e persino i nostri sogni si sono atrofizzati. Nel peggiore dei casi non si sono mai sviluppati, stroncati sul nascere da anni di schiavitù coatta, di testa bassa e sissignore, abituati ad essere comandati e mai protagonisti della nostra esistenza.

Ci sta accadendo esattamente ciò che accade a quei carcerati che, dopo anni di detenzione, vengono rilasciati. Loro non cercano la libertà, la possibilità di viaggiare, ma un senso alla loro esistenza. La libertà è esattamente questo, essere capaci di dare un significato alla propria vita, e noi non saremmo in grado di farlo nemmeno se (un senso) ce lo tirassero in faccia.

24 commenti:

  1. Uao...come darti torto? È ciò che provo da una vita. Trovare il motivo per cui sono qui...tanti si sono adattati...e muoiono senza mai averla trovata la vera motivazione. Questa è la mia più grande paura. Grazie.

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  2. Mah, in realtà io non vedo la mia famiglia né il mio fidanzato da più di un mese,tutto grazie agli inutili arresti domiciliari ai quali siamo costretti, quindi non mi sento molto libera. Magari altri hanno la fortuna di essere rinchiusi in casa con la propria famiglia ma non è il mio caso. Vedrai quando ci imporranno il vaccino con la forza come saremo liberi..il meglio deve ancora arrivare.

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  3. Francesco sei un'ispirazione per me, aspetto le tue riflessioni giornalmente, grazie

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  4. Condivido quello che dici....
    Già prima che succedesse ciò cercavo di dare un senso sl mio passato, quasi 37 anni passati in varie fabbriche e mi chiedevo quanto di buono avessi fatto. Tirando le somme mi sono accorto di quanto tempo ho sprecato facendo arricchire qualcun'altro chiuso in ambienti brutti tristi e inquinati, con colleghi mai scelti e nel contempo rubando tempo al vivere con la famiglia dando importanza a cose per lo più inutili in nome del senso del dovere e di un sistema che fa di tutto per farti crepare appena pensi di iniziare a goderti la sospirata pensione. In questi giorni ho avuto modo di vedere sul sito dell'INPS quanto ho versato di contributi e mi sono reso conto che se questi soldi potessi riscattarli già da ora, vivrei veramente da signore per il resto della mia vita. E per assurdo se muoio prima di raggiungere i requisiti necessari, questi soldi podrebbero andare a finanziare qualche super vitalizio di qualche disonesto parlamentare. Che pena!!!

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    1. Hai ragione, però se non si nasce ricchi un lavoro per campare bisogna farlo.. Io ho sempre sostenuto, già quando ero ragazzo, che secondo me è un sistema assurdo quello dell' INPS che fa arricchire loro e non da la possibilità a noi di poter scegliere: uno dovrebbe poter prendersi tutto il malloppo maturato appena arriva alla pensione perché chi mi dice che uno non crepa dopo solo qualche anno?.. O meglio ancora nel corso della vita lavorativa ognuno dovrebbe accaparrarsi una fetta del suo stipendio su un conto privato per la pensione, si accorgerebbe che quei soldi sarebbero anche di più con gli interessi che maturano negli anni e uno li potrebbe utilizzare come meglio crede..

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    2. Ok ma allora ci sarebbe una soluzione ancora migliore. Via la pensione ed aumentiamo in proporzione gli stipendi rispetto alla quota che ora l'INPS trattiene dalle buste paghe. Ma così non si potrebbero pagare le pensioni d'oro ed ahimè le pensioni a chi, purtroppo per lui in questo caso, non ha avuto la ""fortuna"" (le doppie virgolette sono volute) di avere un lavoro continuativo.

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  5. Caro Francesco, ancora una volta hai condotto una analisi estremamente lucida e originale! Più volte ho lodato la tua visione. Si tratta di grandi verità assolutamente degne di riflessione. Quello che però sembra sfuggirti (o forse non fa parte della tua immagine e del personaggio che ti sei creato) sono alcune riflessioni molto inquietanti che sono presenti su vari canali. Il generale Antonio Pappalardo sta denunciando il nostro governo. Ci sono vari aspetti non chiari. ILe vittime per solo Covid sono veramente poche, e Paesi con misure molto meno restrittive delle nostre hanno un numero molto inferiore di vittime. Si sta facendo precipitare il nostro Paese in una crisi economica. Si profilano varie minacce antidemocratiche, come l'imposizione dei vaccini e del 5G. Insomma un quadro per nulla rassicurante. Invito chi non li conoscesse, di visionare i canali RESISTENZA RESILIENZA ITALIANA 2020, Byoblu, Border Nights, Il greg, Morris san. Un caro saluto

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    1. Leopoldo ho visionato il canale del greg (in tempi passati e recenti) l'ho trovato quanto di piú falso ci possa essere in rete. Definirlo capra per la sua cultura è fargli un complimento. Lascia stare che è meglio...

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  6. come se la vita fosse solo lavoro e affetti. Il tempo libero, lo sguardo sul mondo, la luce, la libertà sono valori inestimabili. Visti i numeri e la mancanza di una risposta logica e competente da parte degli "esperti", una reclusione ingiustificata da regime, come questa, non ha senso.

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    1. Bravo Kovacs, sono d'accordo......reclusione da REGIME!

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  7. Francesco , allora tutto OK ma ricordati di una cosa:

    • "Si Vive Una Volta Sola"

    I soldi , non te li porti nella cassa da morto.

    Ora , IO comprendo benissimo il fatto di "risparmiare" (dato che sono io il primo a farlo) e di non "spendere e spandere" nel "consumismo compulsivo".

    Ma nemmeno non bisogna MAI concederci qualche sfizio nella vita.

    Perché ammettiamo caso (ovviamente mi auguro non succeda nulla):

    • "Domani esci di casa, ti investe un TIR , tu puoi dire di esserti GODUTO LA VITA APPIENO?"

    Se no:

    • Non esci mai di casa (perché spendi)
    • Non fai figli perché ti costano mantenerli
    • Non prendi un titolo di studio perché ti costa laurearti
    • Non ti sposi (perché costa il matrimonio)
    • Non trovi una donna (perché costa mantenerla)
    • Non vai in vacanza (perché costa)
    • Non prendi una macchina (perché costa mantenerla)

    Se dobbiamo guardare tutto questo , allora uno fa prima a spararsi. Che vita di m...a è?

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    1. buongiorno.
      Automobile, vacanza matrimonio laurea etc sfizi finiva se stessi?
      Permettersi di non lavorare e ridere in faccia al tuo ex capo ogni volta che lo vedi non ha prezzo. La libertà del proprio tempo è l' unica cosa che conta davvero

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    2. Roberto , L'Italia , è diventata come L'UNIONE SOVIETICA di 50 anni fa , o come Cuba!

      -> "Ti danno la casa" (anzi in Italia nemmeno la casa ti danno)
      -> "Ti danno un lavoro"
      -> "Ti danno la sanità" (a Cuba) è una delle migliori al mondo

      MA TU NON HAI UNA LIRA!

      Perchè se io voglio fare una vacanza , non me la posso fare , perchè qualcuno mi "priva" dei soldi! Ma stiamo scherzando?

      I soldi ti danno la libertà quello che vuoi! Senza SOLDI muori!

      Un amico mio che è Rumeno , vagli a dire com'era il comunismo in Romania, vedi le "legnate" che ti da. NON POTEVANO AVERE NIENTE! Nè benessere , nè un cavolo.

      Ed erano infelici! Se capitava che aveva un paio di scarpe più belle degli altri , Popescu (o chi per esso) , GLIELE faceva PIGNORARE dai soldati ecc..! E se le indossavano loro.

      Qui ci vogliono TUTTI POVERI a 1000€ al mese, "tutti figli di DIO"! Mentre loro se la spassano! E a me questo non sta bene!

      Quelli della sinistra sono cosi! "Ah ma non bisogna spendere soldi in Benessere ecc.." , PERO' se lo fanno loro fa bene. Se lo fanno gli altri è sbagliato!

      Sono incoerenti!

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    3. Perdonami la tua domanda è mal posta poiché tu parti dal presupposto, sbagliato, che Francesco od altri come lui abbiano il tuo stesso metro di giudizio per valutare cosa è o cosa non è uno sfizio piuttosto che un piacere della vita.
      Sinceramente nessuno sta dicendo di non fare le cose da te menzionate ma se tu stesso analizzassi i vari punti che hai postato scopriresti come ottenere le stesse cose spendendo meno e magari avendo pure più soddisfazione. Ma questo deve entrare prima nella tua testa e diventare un fondamento del tuo agire, altrimenti vivrai qualunque cosa come una perdita o un sacrificio inaccettabile.
      Analizzo ora i punti da te esposti:
      1- Non esci mai di casa (perché spendi)
      Chi ti dice che per uscire di casa devi necessariamente spendere ? Più che un valido punto la tua sembra una provocazione un po' fine a se stessa.
      Si può tranquillamente uscire per una passeggiata senza necessariamente spendere un centesimo (pure di carburante se ti muovi a piedi o in bici) e molte volte si ha una soddisfazione anche maggiore che uscire per locali dove la qualità delle consumazioni è sempre più in calo come il servizio a fronte di aumenti sostanziali.
      2-Non fai figli perché ti costano mantenerli
      Premesso che ognuno ha le proprie sacrosante motivazioni rispetto al fatto di non fare figli. La discriminante dovrebbe essere la volontà di farli e la possibilità di mantenerli. Sinceramente io non ho figli per svariate motivazioni: mancanza di una donna della quale fidarsi, mancanza di una stabilità economico-lavorativa, altri sogni ed esigenze che mi portano ad avere una vita più libera. Ricordiamoci poi che fare un figlio in un paese come questo e in questo sistema non è propriamente fare a lui/lei un piacere visto come vanno le cose. Ma questo è un mio pensiero.
      3- Non prendi un titolo di studio perché ti costa laurearti
      In effetti laurearsi costa ma esistono tanti altri titoli di studio oltre la laurea. Anzi, ti dirò, ha più possibilità di lavorare qualcuno con una qualifica professionale dopo 3 anni di superiori che un laureato in materie umanistiche. Quindi in questo caso risparmiare non è nemmeno sbagliato in vista di un proprio futuro lavorativo.
      4- Non ti sposi (perché costa il matrimonio)
      Sposarsi, per un uomo, equivale a buttare letteralmente la propria vita e il proprio futuro nel cesso e tirare l'acqua. Oltre a costare prima, costa durante ma soprattutto dopo, quando purtroppo le circostanze portano ad un divorzio e sempre nel caso dell'uomo tale divorzio comporta molto spesso un drastico e pericoloso abbassamento del tenore di vita e dell'umore che può sfociare in atti autolesivi o lesivi verso terzi. Se due persone si amano il matrimonio non è necessario ed è, a mio avviso, un accessorio di lusso per chi se lo può permettere. PS: ci si può sposare anche con rito civile senza tante cerimonie e pranzi principeschi eh !
      5- Non trovi una donna (perché costa mantenerla)
      La risposta te la sei data da sola, geniale ! Perchè dovrei mantenere una donna ? Non è mica un animale da compagnia.
      6- Non vai in vacanza (perché costa)
      Dipende dalle vacanze... Chiaro che se vai, come ogni italiano medio, nel villaggio turistico con pensione completa e il servetto che ti sventola la foglia di palma allora stiamo freschi (in tutti i sensi XD).
      Se le vacanze vengono ragionate si può spendere il giusto (e i soldi per i viaggi sono soldi investiti non sprecati) ed avere delle vacanze e relativi viaggi molto piacevoli ed istruttivi, ricordandoci che non andiamo in vacanza una volta a settimana.
      7- Non prendi una macchina (perché costa mantenerla)
      Se l'auto non mi serve posso farne a meno o trovare soluzioni alternative meno costose e più sostenibili. Nel caso mi servisse chiaramente comprerei un qualcosa di poco costoso sia in termini di acquisto che di mantenimento

      Se dobbiamo lamentarci di ogni volta che non possiamo avere qualcosa (di superfluo) che razza di vita di m**** è ?

      Saluti

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  8. come se la vita fosse solo lavoro e affetti. Il tempo libero, lo sguardo sul mondo, la luce, la libertà sono valori inestimabili. Visti i numeri e la mancanza di una risposta logica e competente da parte degli "esperti", una reclusione ingiustificata da regime, come questa, non ha senso.

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  9. Caro Francesco,

    nessuno potrà mai comprendere la Morte (di questa FALSA VITA) finché non l'avrà vissuta perché avidi mostri ci hanno rubato la VITA ancora prima di nascere, distorcendo la realtà.

    Chi, come TE, ha pagato il riscatto, oggi VIVE in un mondo abbandonato e cerca disperatamente nuovi ALLEATI, cosi hai tracciato un percorso, risvegliato i Morti e creato un branco che VIVE tra i "Vivi" ma STAI ATTENTO ai tuoi ALLEATI: chi brancola nel BUIO è pericoloso.

    Ma io sono un tuo ALLEATO e PROMETTO che ti aiuterò a rimettere LE STELLE sopra di NOI.

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  10. Da molti anni anni cerco di godermi in Qui e Ora, perché del futuro non c è certezza. La mia quarantena la vivo bene , non mi manca nulla: sono a casa con la mia famiglia e per me è più che sufficiente.

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  11. Sinceramente a me, in questi giorni, le due uniche cose che mancano sono il poter andare a trovare i miei cari e il poter fare qualche bella escursione in montagna.
    Il lavoro non mi manca per niente.

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  12. Le tue parole sono state una scossa, grazie, ora capisco quanto mi sono fatta assorbire dal lavoro, che peraltro non mi piace ma che ora che mi trovo con più tempo libero mi sento spaesata, come se senz lavoro non valessi niente, non fossi niente.... Non voglio più vivere così, le tue parole mi hanno dato una svegliata, adesso capisco che io non sono il mio lavoro, sono tutt'altro. Grazie di cuore

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  13. Come "iniezione filosofica" potrebbe andare bene, personalmente preferisco svolgere quotidianamente il mio lavoro che adoro e che il Covid ha dovuto rallentare. Amo il mio lavoro, ripeto, e spero tutto ritorni come prima. Il resto è pura filosofia, come trovare un alibi per sentirci un pò....meno frustrati, ma non è così! Aloha!

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    1. @ Unknown15 aprile 2020 17:32

      L'importante è esserne consapevoli.
      Se sei consapevole di voler dedicare le tue energie, il tuo tempo e la tua vita a quel lavoro.. perfetto, va bene così.
      A 75 anni sicuramente non ti volterai indietro rimpiangendo di non aver potuto seguire le tue passioni o trascorso tempo con le persone che hai scelto.

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  14. Non è così per tutti: io amo il mio lavoro, che ho scelto, i miei colleghi sono anche miei amici, non ci vado imbottigliandomi in macchina ma a piedi o in bicicletta. Dopo il lavoro porto mio figlio al parco, dove può giocare con gli amici, spesso la sera vado al cinema e passo tutti i fine settimana in montagna a camminare nei boschi.
    Adesso non mi sento libera proprio per niente e mio figlio sta soffrendo tantissimo per il fatto di non poter vedere gli amici.

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    1. I 2 periodi più belli degli ultimi 10 anni: 1 mese libero a cavallo di un cambio-lavoro e la quarantena covid19!!

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