Rispondiamo alla seguente domanda: vista l’immensa mole di denunce che sono scattate per tutte le persone che sono state scoperte fuori casa senza una valida motivazione, è plausibile che al termine di questa terribile epidemia si verifichi un enorme condono?
La Pagliacciata delle Denunce Covid19
Qualcuno aveva sollevato il dubbio e qualcuno aveva provato a spiegare che la validità delle migliaia di denunce elargite ai cittadini scoperti a circolare senza un valido motivo, poteva essere nulla. Tutto è stato fatto in fretta e anche commettendo qualche errore, per cui proviamo a capire cosa è accaduto e che fine faranno i multati.
Rispondiamo alla seguente domanda: vista l’immensa mole di denunce che sono scattate per tutte le persone che sono state scoperte fuori casa senza una valida motivazione, è plausibile che al termine di questa terribile epidemia si verifichi un enorme condono?
Alcuni sostengono che obbligare l’intera popolazione a rimanere chiusa in casa sia incostituzionale, perché di fatto la Costituzione Italiana dice, all’Art. 13 dice che “La libertà personale è inviolabile”. Questo dovrebbe porre le basi per una sorta di possibile grande ricorso alla Corte Costituzionale, in modo da impugnare tutte le sanzioni e quindi salvarsi la pellaccia.
Chi sostiene questa tesi però dimentica che l’Art.16 della Costituzione dice che: ”Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.”
Le restrizioni che oggi vengono imposte, ovvero la limitazione ad uscire di casa solo per motivi importanti e urgenti come fare la spesa, lavorare o curarsi, rientrano quindi nell'eccezione contemplata nell'Art.16, dove si parla appunto di “motivi di sanità o di sicurezza”.
Per questo motivo non esiste alcuna certezza legale che le sanzioni verranno annullate. Tuttavia con il decreto del 22 marzo qualcosa è cambiato. Il Governo ha deciso di trasformare tutte le ammende precedentemente date in semplici multe da 200€ e, da quel giorno in poi, punire solo con sanzioni pecuniarie e non più con ammende che hanno risvolti penali. Perché questo cambiamento?
Beh ma perché le ammende date ai cittadini erano diventate troppe, più di 100.000, per cui si sarebbero verificate decine di migliaia opposizioni ad opera di altrettanti avvocati, intasando le aule di tribunale. Per evitare questo, a pandemia terminata, si sarebbe certamente applicato a tutti la “sospensione condizionale della pena” e la ”non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale” che sono previste rispettivamente dall'articolo 163 e 175 del codice penale. Questo significa che la fedina penale sarebbe stata ripulita d'ufficio, con probabile dimezzamento della multa (anche questo possibile per legge) almeno nei casi meno gravi.
Insomma, sarebbe stato messo in campo una sorta di maxi condono parziale per evitare che migliaia di cittadini intasassero la giustizia. E così il Governo ha pensato di evitare tutto questo e correggere il tiro con il nuovo decreto. Per correre ai ripari Conte ha infatti scelto di trasformare (anche retroattivamente) tutte le ammende in semplici multe, in modo che i cittadini siano obbligati a pagarle direttamente, senza intasare la giustizia e senza rischio di archiviazione da parte dei vari Procuratori delle Repubblica.
Ora lo Stato incasserà almeno 200 euro per ogni contravvenzione accertata, arrivando (fino a questo momento) ad un cifra che supera i 20 milioni di euro. Chissà se utilizzerà questo denaro per sanare almeno una parte del nostro sistema sanitario malandato, che dal 2008 continua a subire tagli vergognosi.
2 commenti:
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Buongiorno
RispondiEliminaconcordo con lei. Posso aggiungere che mi aspetto un condono prima delle prossime elezioni.
Cordiali saluti
Ciao, vorrei chiederti se te e la tua famiglia farete il vaccino. Grazie
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