Più Rumore più Farmaci per Tutti

Come Usano il Rumore per Venderci i Farmaci
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Non ce ne accorgiamo perché nasciamo già letteralmente immersi nel frastuono, ma se per un secondo provassimo ad ascoltare attentamente l'ambiente che ci circonda, ci renderemo conto che ogni istante della nostra vita è pregno di suoni e rumori assordanti. Non ci lasciano un solo istante di tregua.

Dal frastuono delle automobili, alle televisioni, radio, cellulari, fabbriche passando per i tormentoni musicali fino allo stesso chiacchierio delle persone, nella nostra giornata non vi è un solo istante di pace. Questa terribile condizione ha risvolti drammatici sulla nostra vita e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.


Come Usano il Rumore per Venderci i Farmaci


In nessun luogo vige il silenzio, dall'ufficio, agli ambienti aperti fino agli spazi domestici privati. Nascere, crescere e vivere un'intera vita immersi in questa folle e continua confusione non è normale, non rappresenta la condizione naturale dell'essere umano, tanto che da vita a vere e proprie patologie. Vi è un termine inglese ben preciso che ne racchiude un po' tutti i sintomi: "annoyance". Di cosa si tratta? E' una reazione difensiva del nostro cervello che tenta di ripudiare quegli stimoli (sopratutto sonori) inizialmente neutrali o addirittura piacevoli, che alla lunga diventano ossessivi proprio per la loro ripetitività, generando un sentimento diffuso di fastidio e irritazione. In pratica la continua esposizione a determinati rumori, sempre uguali, altera lo stato d'animo delle persone, influenzandone negativamente la psiche. E sono proprio i rumori a cui siamo esposti vivendo in società ad essere più ripetitivi: pensiamo alle vetture che sfrecciano sulle strade, ai jingle pubblicitari, le suonerie degli smartphone e persino il brusio di fondo delle presone nei luoghi affollati.

Dunque se siamo perennemente stressanti, tesi e quindi infelici dipende anche dall'esposizione senza tregua ai rumori molesti che il sistema ci obbliga a subire. Vivere in una grande città, naturalmente, aumenta drammaticamente il nostro grado di esposizione e quindi di intolleranza, rendendoci tutti più nervosi e arrabbiati. Se già di primo mattino, sulle tangenziali, i nervi ci saltano fuori dalla pelle o sentiamo l'irrefrenabile bisogno di strangolare chi non scatta al verde, lo dobbiamo anche alla continua esposizione ai terribili e ripetitivi rumori urbani. La riprova sta nell'immensa sensazione di relax che invece ci pervade quanto passeggiamo nel silenzio dei boschi o restiamo seduti in riva al mare a farci cullare dal suono delle onde. 

Purtroppo gli effetti negativi non si limitano solo all'abbassamento del livello di tolleranza e quindi al cattivo umore. La ripetuta esposizione all'inquinamento acustico può provocare vere e proprie manifestazioni di rabbia, costante delusione, senso di impotenza, scoraggiamento ed ansia. Il frastuono a cui siamo esposti può generare persino ipertensione e disturbi del sonno. Ne consegue una rottura inevitabile del nostro equilibrio psicofisico, e una perdita considerevole di serenità.

Così, visto che tutti siamo perennemente stanchi, stressanti e (apparentemente) privi di forze, ecco che ci spingono all'uso sconsiderato di medicinali come sonniferi, integratori alimentari ed energetici o vitamine di ogni tipo. Lo avrete certamente notato: i media sono invasi dagli spot pubblicitari di quei "farmaci" che dovrebbero servire a migliorare la nostra salute psico-fisica. Sapendo del nostro stato ci vendono soluzioni facili per tornare scattanti e produttivi. A questi signori gli affari vanno bene perché i loro prodotti non curano, si limitano ad alleviare i sintomi di una serie di "malattie sociali croniche" che non possono essere debellate. Ne sono perfettamente consapevoli ed è esattamente ciò che vogliono che accada, così la massa, fintato che vivrà inglobata nel sistema, avrà bisogno dei loro costosi prodotti.

Ma la colpa è anche un po' nostra: invece di impegnarci nel rimuovere le cause del nostro malessere pensiamo solamente a ricercare qualcosa che ci faccia stare bene nell'immediato, ingurgitando qualsiasi cosa ci sollevi, anche solo temporaneamente, dal perenne stato di malessere. Insomma, preferiamo la facile pillolina all'impegnativo percorso di "cura".

Dunque, invece di assumere para-medicinali su consiglio delle pubblicità, proviamo a riprenderci il silenzio perduto. Per farlo bastano pochi gesti, ricercandolo in ogni modo possibile. Alziamoci al mattino presto e godiamo del silenzio dell'alba, pranziamo sulla riva di un fiume, in un parco o in una zona periferica della città, magari mangiando qualcosa che abbiamo preparato la sera prima. Quando possibile spegniamo gli apparecchi elettronici e leggiamo un buon libro, disegniamo, facciamo sport. Bastano poche settimane e la "terapia del silenzio" cambierà in meglio la nostra vita. Anche questa è semplicità volontaria, lotta silenziosa, che serve a rovinare gli affari di chi ci vuole malati cronici, al fine di fare gli stramaledetti soldi.

11 commenti:

  1. Sono perfettamente d'accordo.
    Quando ho l'occasione di essere da solo in casa passo ore a godermi il silenzio. Quelle poche volte che guardo la tv, azzero completamente il volume quando arriva la pubblicità ed evito di seguire quei dibatti che sembrano pollai.
    Il silenzio, il contatto con la natura, una corretta alimentazione (no cibo spazzatura) e uno stile di vita non nevrotico sono i migliori alleati della nostra salute.
    Impariamo, come dice Francesco, a capire la causa dei nostri mali e non a curarne l'effetto.

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    1. Condivido perfettamente.Io lavoro in fabbrica in mezzo a rumori forti ,per non dire il resto della giornata.La mia fortuna e quella di abitare in campagna dove posso ritrovare la pace come la ritrovo in scuderia quando sono con il mio cavallo che come me ama la pace ;per non dire quando lo porto fuori a pascolare.Crededetemi in poco tempo mi passa tutto lo stress e i mali de sto mondo.Solo guardando come essi percepiscono il tempo e la lentezza del brucar erba trasmettono una sensazione di pace.Ecco per me queste sono una delle miglior pillole curative per scaricare la tensione della giornata.

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    2. Comportamento assolutamente condivisibile, ottima strategia per raggiungere ottimi valori di rilassamento

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  2. Condivido pienamente il tuo pensiero Francesco, l' azienda piccola in cui lavoro è il ritratto di ciò che hai scritto .

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  3. Anche io mi associo a quanto scritto nei commenti. Diceva una famosa scrittrice: la vita non è altro che puro rumore tra due infiniti silenzi.

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  4. Semplicemente complimenti. Hai espresso benissimo quello che è anche il mio pensiero

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  5. Anch'io caro Francesco sono perfettamente d'accordo con te e con tutti i commenti qui sopra. Infatti immergersi nella natura regala pace sia visiva che uditiva. Io me ne rendo conto quelle rarissime volte in cui (povero me) finisco trascinato in qualche negozio/centro commerciale. Li regna il caos di luci e rumori e la gente non ci capisce più niente e sembra riempire borse e carrelli quasi in uno stato di ipnosi. Come ci insegnavano da piccoli: "Il silenzio è d'oro".
    Sempre complimenti per gli articoli che ormai leggo assiduamente da 3 anni

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  6. Verissimo! Una volta vivevo perennemente nel caos, ma da quando ho cambiato,, anzi, rivoluzionato la mia vita sto molto meglio. Vivo in campagna senza tv, ho un lavoro part time per limitare al massimo le ore trascorse nell'inutile confusione assordante della città, e appena torno vado a passeggiare nei boschi intorno a casa mia. Se potessi mi darei a un semi-eremitaggio e limiterei ancor più la contaminazione cittadina.

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  7. E' così. Finalmente dopo 10 anni, ho smesso di vivere in una grande capitale europea e sono tornato nella provincia italiana prendendo una casa in mezzo alla natura e lontana da ogni tipo di rumore. La vita mia e dela mia famiglia è radicalmente cambiata

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  8. Grazie Francesco che hai riposato un tuo messaggio del 2019. Sí condivido in pieno. Ecco in questi tempi da coronavirus, almeno il silenzio c'è, ma nn si può passeggiare nel verde. Vogliono sostituire i gruppi etnici, le grandi potenze fanno le loro manovre e noi ci troviamo a vivere in questo periodo storico. Grazie ciaooo

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