Prima di Perdere Tutto in Bitcoin

Prima di Perdere tutto in Bitcoin
Prima di Perdere tutto in Bitcoin

Tra qualche mese è probabile che scoppi nuovamente la febbre da Bitcoin, questo perché stiamo vivendo un trend fortemente rialzista e il prezzo sta rapidamente raggiungendo valori piuttosto interessanti.

I giornali non ne stanno ancora parlando, almeno non nel modo euforico e confusionario che ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2018, ma è probabile che la storia si ripeta e che tanti poveri sprovveduti in cerca di soldi facili finiscano per perdere nuovamente denaro. Ecco quindi quello che bisogna fare.



Prima di Perdere tutto in Bitcoin


Lo racconto spesso, soprattutto nelle live, ma ne ho parlato anche con chi, di recente è venuto agli incontri di "Ricco Solo Risparmiando" in giro per l’Italia, che possiedo qualche Bitcoin.

In passato ho studiato bene questo mercato e ho capito che la tecnologia che sta alla base di questi meccanismi può rappresentare il futuro. Non si tratta di speculazione finanziaria, si tratta di un modo diverso di salvare i dati, non più nelle mani del singolo, ma criptati e distribuiti in rete. Non sono solo investimenti, ma una tecnologia che potenzialmente, domani, renderà totalmente inutili le banche o altri intermediari che rendono tutto più costoso e totalmente controllato.

In questi giorni abbiamo osservato il grafico di Bitcoin crescere vertiginosamente e, come spesso accade, quando ha inizio la salita, tutti i giornali ne parlano. Il putiferio mediatico deve ancora cominciare, ma se si ripeterà il trend che nel dicembre 2017 ha visto il prezzo superare i 20.000 dollari, vedrete che casino. Nel momento in cui scrivo il prezzo è rapidamente salito da 6000 dollari a 10.000 ovvero un buon 40%. E’ tantissimo per i mercati finanziari, ma queste folli oscillazioni sono assolutamente normali per un mercato che ha volumi molto piccoli e nessuna regolamentazione (almeno non dappertutto).

Ho scelto quindi di parlarne nuovamente ora perché vorrei che chi segue questo blog non compisse l’errore che presto compiranno in molti. Se il prezzo continuerà a salire, infatti, tutti i giornali ne parleranno e moltissime persone, per la paura di non perdere chissà quale occasione, investiranno alla cieca. Chi agisce in questo modo ha un’altissima probabilità di perdere denaro e questo lo affermo con grande sicurezza perché è esattamente ciò che è accaduto nel passato di Bitcoin (e di altre criptomonete). Succede infatti che, vedendo il prezzo salire o (peggio ancora) consigliati da un amico, molti investano 100, 1000 o più euro con la speranza di fare soldi. Poi, quello che inevitabilmente si verificherà sarà un crollo, magari anche temporaneo (e assolutamente normale per una criptomoneta) ma che scatenerà il panico in molti di questi “investitori della domenica”. Non conoscendo questo mercato, per il timore di restare senza soldi, chiuderanno in perdita le loro posizioni, per poi accorgersi che si trattava solo di un normale ritracciamento. Accade questo perché l’euforia attrae cani e porci, ma nessuno di questi ha le basi minime per operare nel mondo delle criptovalute.

Dunque, nei prossimi mesi, se sentirete parlare di Bitcoin e dell’inarrestabile crescita della moneta virtuale, ricordatevi che nel 2018, dopo aver superato i 20.000 dollari, il prezzo è precipitato fino a 3000, ed è stata una strage. Questo, in futuro, probabilmente accadrà ancora numerose volte. Ora siamo sui 10.000, le prossime strutture di prezzo sono a 11.500 e 12.700 per cui possiamo aspettarci che arrivi a quei valori e lì rimbalzi per qualche tempo. Questo è veramente il massimo che possiamo azzardarci di ipotizzare, ma va detto che nessuno può realmente saperlo, perché questo mercato è totalmente folle e anche l’analisi tecnica più attenta è quasi completamente inutile.

Nel frattempo, se volete farvi una cultura su questo mondo, vi consiglio di Cominciare da Questo Articolo.

7 commenti:

  1. Ottimo consiglio. A me interessera (per ora teoricamente) libra di fb, che credo abbia delle basi piu' solide, e in quanto permetterebbe micropagamenti, il che mi sembra interessante; faccio un esempio, scrivo un articolo, chiedo un centesimo di euro (o meno) per leggerlo, oggi non e' possibile, per le commissioni e perche' tutto il meccanismo delle carte di credito e' progettato per cifre piu' alte. Con 10mila persone che leggono il mio articolo, disposte ognuna a dare un cent per leggerlo, farebbero 100 euro, quindi potenzialmente un minimo di ritorno economico ci sarebbe. Che ne pensi ? grazie e saluti

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  2. Una piccola rettifica, il boom di btc si è verificato nel dicembre 2017 e non 2018

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  3. Ottimo articolo. Mi permetto solo di segnalare una svista: il picco del valore è stato raggiunto nel dicembre 2017, non 2018

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  4. Per me per far soldi da attività puramente speculative di questo genere(anche sui mercati finanziari convenzionali)bisogna essere un po'stronzi(perdona la volgarità)...attività come il trading azionario, sul forex, o sulle criptovalute sono eticamente discutibili a mia opinione...penso soprattutto agli hedge fund che muovono enormi somme di denaro non loro con il rischio di polverizzare i risparmi di centinaia di migliaia di persone... è una competizione dove c'è chi vince e chi perde proprio come in una guerra...e vince ovviamente il più forte, quello che sa più degli altri e il più furbo,a scapito degli sprovveduti, ingenui ma che sono vittime della loro stessa avi f itaà, perché se non si pianta di seguire questa continua e folle rincorsa del denaro non ci sarà mai un mondo migliore... la finanza è una delle manifestazioni più lampanti di questo insulso sistema capitalista dove uno deve tentare di fregare l'altro prima che lo faccia lui..."se non hai un vantaggio competitivo verrai sconfitto" e in questa piramide sono sempre i più deboli che ne pagano le conseguenze

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  5. Quando c'è stato il forte rialzo del 2018 c'era qualche esperto in economia che parlava di asset finanziario e di bolla speculativa. E il ribasso delle cryptovalute che c'è stato successivamente ha dato ragione a questi signori. Ci sono ottime probabilità che la storia si ripeta, ma questo per volere di chi detiene una grossa quantità di bitcoin e vuole specularci.
    Non si conosce l'identità di chi ha creato i bitcoin, e non si può escludere che siano stati banchieri e uomini d'alta finanza. Inoltre è palese che questo mercato viene sfruttato pesantemente dalla criminalità organizzata, per via delle transazioni non tracciabili. Non riesco proprio ad immaginare una regolamentazione di queste valute per volere dei governi, anzi c'è il rischio che un giorno le vieteranno del tutto.
    Le banche controllano da sempre il sistema sociale ed economico in cui viviamo, e questo non cambierà, perchè non lo permetteranno. La storia ci insegna che le rivoluzioni sociali hanno vita breve, e alla fine col passare del tempo cambiano tante cose ma non cambiano le persone che detengono il potere.
    Purtroppo bisognare guardare in faccia la realtà.

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  6. Libra è molto più rischioso! Bitcoin è nasce come un "permissionless ledgers", cioè opera sul principio di una blockchain pubblica che, per sua definizione è aperta, non è soggetta a controllo/proprietà di singoli attori e chiunque ha la possibilità di aggiornarvi i dati. Non c’è validazione e non c’è controllo, quindi il sistema è del tutto centripeto, privo di ogni forma di censura e regolamentato dalla semplice collaborazione dei nodi nella formazione del consenso all’operazione. Sta qui il suo vero valore! Non è fiducia in una moneta, è matematica.
    Libra, al contrario, utilizza un cd. "permissioned ledgers", cioè opera sul principio di una blockchain privata che per sua definizione non è aperta, è soggetta al controllo di un attore principale (Facebook) e per aggiornarvi i dati occorre avere il permesso del nodo centrale di validazione. Il processo è pertanto fermamente sotto controllo, non c’è vera decentralizzazione ed i nodi principali hanno pieno potere sul consenso alle singole operazioni.
    Infine, la cosa più importante: Bitcoin non è una moneta, è oro digitale, è uno store of value. Tu puoi anche pagare in lingotti d'oro ma non è comodo, idem con il Bitocoin.

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  7. >Non sono solo investimenti, ma una tecnologia che potenzialmente, domani, renderà totalmente inutili le banche o altri intermediari che rendono tutto più costoso e totalmente controllato.

    Non esiste niente di piú controllato delle procedure informatiche. Che la tecnologia sempre più pervasiva grazie alla quale ogni forma di controllo è possibile nonché incoraggiata dal Sistema che ha buon gioco a metterne in luce solo gl'ingannevoli lati positivi (primo fra tutti, la "comodità", facendo leva sulla pigrizia della gente, e insieme con essa la sicurezza della "legalità" rispetto alle transazioni tradizionali, al confronto sfuggenti, agendo subdolamente la colpevolizzazione di chi si ostini a utilizzare il contante; e proprio qui casca l'asino, perché se sono piú sicure da tale punto di vista è in ragione della loro tracciabilità, tutto il contrario di quanto si afferma in questa sede) possa anche costituire l'àncora di salvezza dal controllo del Sistema stesso è un cortocircuito logico che va ben oltre il paradosso.
    I bitcoin e tutte le altre cosiddette criptomonete, sono solo l'inevitabile sviluppo della virtualizzazione del denaro già iniziata molti anni fa con l'ideazione e la diffusione capillare delle carte di credito, e ne costituiscono ora la definitiva fase di "volatilizzazione". È un Segno dei Tempi, ma in pochissimi se ne rendono conto, e in ancor meno riescono a indovinarne le conseguenze.

    P.S. >vorrei che chi segue questo blog non compia l’errore

    Vorrei che... non COMPISSE (o COMPIESSE) = consecutio temporum, uno dei costrutti grammaticali basilari della lingua italiana, la quale si deve saper padroneggiare per potersi definire "scrittori", secondo quanto affermato su questo stesso blog, come attesta la seguente frase:

    > saper scrivere in un corretto italiano è essenziale (dal post "Guadagnare scrivendo è realmente possibile?")

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