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costi nascosti nel conto corrente |
Le banche, soprattutto quelle online, funzionano un po' come le compagnie telefoniche o le TV a pagamento: hanno un costo fisso per il servizio che erogano. Questo costo però pare non essere tanto fisso, infatti spesso capita di ricevere documentazione che riporta spese superiori a quelle previste. Ci sono svariate cause, legate alla nostra distrazione e superficialità, ma anche a comportamenti poco corretti da parte degli istituti bancari. Comportamenti che si concretizzano in frequenti aumenti dei costi di gestione del nostro conto corrente.
E così, esattamente come accade per l’abbonamento telefonico o la pay TV, anche il conto in banca lievita nei costi senza che ce ne accorgiamo.
Scoprire i Costi Nascosti del Conto Corrente
Eppure ci avevano attratti con conti a zero spese e costi estremamente contenuti, quindi cosa è successo? Beh il più delle volte ci siamo limitati a leggere l’opuscolo informativo, ma non abbiamo avuto l’accortezza di consultare il contratto vero e proprio, dove spesso troviamo scritto che queste offerte sono limitate nel tempo, esattamente come per quelle telefoniche. Così, dopo qualche mese, ci ritroviamo con l’avere costi di gestione più elevati, dei quali non ci accorgiamo nemmeno, perché non verifichiamo gli estratti conti.
In altri casi, anche se l'offerta non presenta scadenze, la banca alza a piacimento i costi di gestione, obbligandoci a spendere di più. Naturalmente è tutto legale, perché ogni istituto può cambiare le condizioni contrattuali a piacimento, a patto che lo segnali ai correntisti con almeno due mesi di anticipo. Peccato che quanto arrivino tutte quelle scartoffie non ci degniamo minimamente di leggere e quindi paghiamo inconsapevolmente. Ogni volta che cambiano le condizioni contrattuali abbiamo il diritto di recedere senza alcuna penale, ma difficilmente lo facciamo, perché sul conto corrente abbiamo numerosi addebiti automatici. Se chiudiamo il conto e lo apriamo presso un altro istituto, dobbiamo comunicare a tutti i servizi sottoscritti il cambio di IBAN, quindi l'addebito telefonico, le bollette, le polizze e gli abbonamenti. Le banche sanno che la pigrizia della gente vince sulla voglia di risparmiare piccole cifre, per cui si sente libera di fare qualsiasi modifica peggiorativa senza temere alcuna conseguenza.
Alla luce di tutto questo cosa possiamo fare per non restare fregati? Prima di tutto, invece di limitarci a leggere gli opuscoli informativi o le frasi acchiappapolli sulle homepage dei siti web bancari, ricerchiamo quello che viene definito ISC (indicatore sintetico di costo) che viene incluso nel foglio informativo per i conti correnti, nell'estratto conto di fine anno e che possiamo chiedere in qualunque momento alla banca. È obbligatorio per legge e mostra i veri costi di un conto corrente in base all'utilizzo che ne facciamo, perché non ci sono solo quelli fissi, ma anche quelli relativi alle singole operazioni. Quest'ultimi sono i veri costi nascosti! L'ISC è l’unico indicatore da valutare per poter fare un confronto corretto tra vari conti correnti, perché alle volte quelli che millanto spese fisse pari a zero, finiscono per essere più cari di altri proprio per l'obbligo di pagare extra le singole operazioni.
Questo è un esempio di ISC che ho preso dal sito della
BCP:
Si nota chiaramente come il costo possa addirittura raddoppiare in base all'utilizzo che ne facciamo! Dunque ecco i trucchi più utili per ridurre i costi di gestione su un conto corrente:
- Fare poche operazioni perché spesso ognuna ha un piccolo costo.
- Prediligere le operazioni online rispetto a quelle allo sportello, perché solitamente quest'ultime hanno un costo.
- Richiedere che tutta la documentazione ci venga inoltrata in formato elettronico, perché i costi di spedizione del cartaceo ci vengono addebitati.
- Chiedere di disattivare tutte le notifiche SMS non necessarie.
- Prelevare al bancomat e non allo sportello, perché moltissime banche applicano una commissione per le operazioni eseguite dai loro dipendenti.
- Avere l’addebito automatico delle bollette, perché il pagamento manuale in contante è quasi sempre soggetto ad una piccola tassa imposta della banca.
- Non chiedere l’estratto conto e la lista movimenti allo sportello, si può visualizzare gratis online o presso l'ATM.
- Eseguire i bonifici solo online perché le richieste inoltrate alla banca hanno un costo fisso anche piuttosto elevato.
Nel caso in cui ci sentissimo
vittime di raggiri o non ricevessimo spiegazioni chiare ai nostri dubbi, ricordiamoci sempre che possiamo fare
reclamo scritto alla banca.
A Questo Indirizzo Altroconsumo ci spiega in modo pratico come si presenta un reclamo formale. Se la banca non risponde entro 30 giorni possiamo rivolgerci all'
Arbitro Bancario Finanziario (costo 20€) obbligandola ad una risposta.
Occhio sempre a quello che firmiamo perché non ci possiamo fidare di nessuno, nemmeno di chi apparentemente sembra serio e affidabile.
Ottima spiegazione, in effetti c'è da tenere sempre gli occhi bene aperti
RispondiEliminaLa domiciliazione delle bollette nella mia banca ha un costo di 1,20 contro il bonifico on line di 50 cent. Scoperto da poco anche la possibilità di pagare a zero spese presso una banca convenzionata con l'ente che eroga i servizi. Anche il pagamento dei ticket sanitari gratis solo nei punti gialli degli ospedali
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