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con la pazienza |
Chi può vantare la virtù della pazienza ha una marcia in più rispetto a tutte le altre persone. E' come se avesse un super-potere, una capacità speciale che sono in pochi a possedere e che ti permette non solo di commettere meno errori, ma anche di capire meglio tutto quello che ti accade intorno, avere opportunità che altri si sognano, essere una persona migliore e condurre una vita piena di soddisfazioni. Pensate che stia esagerando?
Beh, vediamo di comprendere insieme tutti i vantaggi che la pazienza, se esercitata nella maniera corretta, può garantire.
La pazienza può avere varie declinazioni, talmente importanti che dovremmo prendere in seria considerazione l’idea di vagliarle tutte e adottarle allo scopo di vivere in modo migliore. In questo articolo proveremo a comprenderle tutte per scoprire quali influssi positivi può avere sulla nostra vita.
La fretta è molto spesso causa di buona parte dei nostri problemi. Se si fa qualcosa in fretta solitamente la si fa male, se non si analizzano bene le situazioni e si agisce d’impulso, si rischia di prendere le decisioni sbagliate. Se si corre in automobile si quadruplicano le possibilità di fare un incidente, farsi male e perdere denaro inutilmente. Se facciamo investimenti affrettati, mossi dalla bramosia di denaro o dalla volontà di non perdere un’occasione (spesso una falsa occasione), si rischia di rimanere fregati. Se si reagisce senza riflettere bene, si rischia di interpretare la realtà in modo errato. Se ci riferiscono un comportamento altrui che non riteniamo corretto, reagendo d’impulso potremmo inalberarci e rovinare i rapporti, quando magari le cose non sono esattamente come ce le hanno riportare. Se desideriamo qualcosa e l’acquistiamo immediatamente, probabilmente stiamo perdendo l’opportunità di averla ad un prezzo migliore, semplicemente facendo qualche ricerca. Se ci facciamo un’idea sui fatti che accadono nel mondo senza informarci bene si rischia di aumentare il nostro livello di ignoranza, essere creduloni e farsi abbindolare da chi sa "gridare" più forte.
La pazienza è, soprattutto, la capacità di saper aspettare, ovvero evitare di reagire d’impulso, trattenersi e concedersi il tempo di riflettere per comprendere bene. L’attesa e l’attenta riflessione forse ci faranno perdere qualche occasione, ma ci salveranno dal commettere un numero molto più elevato di errori. Col senno di poi è facile demoralizzarsi per qualche treno perso, ma non si fa mai il conto di quanti sbagli si avrebbe commesso se ci si fosse buttati a capofitto in ogni occasione appetitosa.
La pazienza è anche saper restare calmi in determinate situazioni. Quando i bambini fanno i capricci, quando qualcuno si rivolge a noi in modo sgarbato, quando ci ritroviamo in una situazione sgradevole o pericolosa, saper mantenere la calma è una virtù incredibilmente potente. La rabbia nei confronti dei figli diventa per loro un cattivo esempio che imiteranno. Rispondere per le rime, magari offendendo chi ci tratta male, può solo peggiorare le cose e dare all'altro il potere di controllare il nostro umore. Nelle situazioni pericolose, poi, saper aspettare, restare calmi e lucidi può letteralmente salvarci la vita.
La pazienza è saper ascoltare: nella frenesia del sistema in cui siamo immersi, dove tutti corrono, tutti vogliono e tutti parlano, sembra che le relazioni non esistano più. Molto spesso, quando parlo con qualcuno, mi sembra che non mi stia veramente ascoltando, ma solo che aspetti il suo turno per parlare. Si guarda intorno e (lo vedo chiaramente) si comporta come se non vedesse l’ora che io taccia per dire qualcosa di sé, di ciò che pensa, di quello che sa, di ciò che ha fatto e che farà. Non c’è una vera conversazione, questo perché quasi nessuno ascolta. Non solo la nostra soglia di attenzione è bassissima, ma siamo spesso convinti di sapere già tutto e di avere la verità in tasca. Ascoltare gli altri, invece, è una grande occasione di conoscenza e vorrei che riflettessimo soprattutto su un aspetto: anche se l’altro non sta dicendo nulla di nuovo o di interessante o di vero, osservarne il comportamento, chiedersi perché pensa determinate cose, comprendere quali dinamiche o background culturale lo muovono a certi ragionamenti, è una grande occasione per imparare. Anche solo osservare il suo linguaggio del corpo o provare ad andare oltre le parole e chiedersi che sentimenti sta provando o ha provato (in passato) per essere arrivato oggi a certe conclusioni, ci dice tutto sulla persona che abbiamo di fronte o, addirittura, dell’intera classe sociale a cui appartiene. Dunque, avere la pazienza di ascoltare ci apre ad un mondo altrimenti nascosto, una dimensione inaccessibile a chi non fa altro che parlare e non usa il cuore per guardare.
La pazienza è una strategia vincente in moltissime occasioni. Se ci troviamo in una situazione difficile, nella quale dobbiamo prendere una decisione, rispondere ad una richiesta scomoda o anche solo trovare una soluzione per uscire da guai, aspettare è quasi sempre una buona idea. A mente fredda, ragionando bene e pensando ai possibili scenari che la nostra azione genererebbe, si evita di compiere errori madornali, di dire cose delle quali poi ci si potrebbe pentire, di uscire allo scoperto e fornire dettagli che ci possono inguaiare ancora di più. Quante volte abbiamo risposto d’impulso a un messaggio Whatsapp e poi, riflettendo, ci siamo pentiti di quanto scritto? Avremmo voluto tornare indietro nel tempo e non scrivere quelle cose. Ecco, la pazienza è una macchina del tempo, ci permette di cancellare (in anticipo) quanto di sbagliato stiamo per fare. Spesso poi, aspettando, le situazioni si risolvono da sole, perché intercorrono dinamiche dettate dal caso e, qualche volta, si ottiene quello che si desidera senza esporsi o dover muovere un dito.
La pazienza è una virtù rara e questo è uno dei motivi per i quali le nostre vite sono piene di problemi. Non riusciamo a comprenderne l’importanza perché il sistema ci spinge nella direzione opposta: essere pronti, scattanti, svegli e soprattutto “primi” è un valore, ma i primi saranno gli ultimi se non si prendono il tempo di ragionare e, poi, pensandoci bene, che bisogno c’è di primeggiare? Perché dovremmo vivere così, nella continua tensione, nell'ansia di non riuscire ad essere all'altezza della finta immagine che vogliamo dare di noi, deludendo gli altri. Visto che tutto questo è assurdo, ecco un altro buon motivo per dare spazio alla nostra pazienza, perché saper aspettare significa vivere lentamente e la lentezza è l’unico vero valore che dobbiamo ricercare.
È un esempio bellissimo, da cui si può trarre un insegnamento preziosissimo. Certo,non è facile da imitare, perchè ognuno di noi ha la sua situazione. Io penso, comunque, che ognuno di noi possa seguire quest'esempio semplificando la propria vita non comprando cose inutili e costose, non volere a tutti i costi dimostrarsi stakanovista ma avere cura anche della propria salute e passare più tempo con i propri cari.
RispondiEliminaCiao. Sono totalmente d'accordo sul valore della pazienza e della calma. E ti ringrazio perché come sempre riesci a rendere abbordabili anche cose serie e complicate della vita. La tua semplicità mi piace sempre più. Ho solo una piccola precisazione che vorrei aggiungere, che nasce dalla mia propria esperienza. Io alcune volte ho perso troppo tempo a soppesare le cose prima di prendere una decisione, finendo spesso di perdere l'occasione. Penso che sia buono per la maggior parte delle volte fare le cose senza fretta, però in alcuni casi ci si deve buttare a capofitto quando l'intuizione giusta arriva, prima che le paure troppo pensate la soffochino. Alcune volte è meglio correre il rischio di sbagliare
RispondiEliminaCiao Francesco,io sono di natura cosi, ma sembra che in questa società sia solo un difetto una debolezza.
RispondiEliminaTutto parte SEMPRE E SOLO dalla consapevolezza.
RispondiEliminaChi è consapevole sa quando è il momento di prendere decisioni veloci sapendo valutare in tempi ristretti pro e contro di quelle decisioni, e sa anche che un bel VAFFA a chi fa perdere tempo è liberatorio quanto necessario a volte.
Bisogna sempre saper discernere cosa merita la nostra pazienza e cosa no, altrimenti si finisce per fare i pupazzetti usati da tutti che abusano appunto della altrui disponibilità e pazienza. Anche perché fare sempre buon viso a cattivo gioco è deleterio per la salute alla lunga, lo vedo con le persone che conosco.
Pazienza si ma facendosi sempre rispettare rispettando, altrimenti poi non ci si lamenti se si viene trattati come straccetti.
Tutti i più grandi Maestri spirituali sapevano e sanno perfettamente quando e come usare il dono della pazienza, e non lo sprecano invano.
Personalmente ho tutta la pazienza del mondo con bambini e animali (che vanno saputi educare bene), nessuna con pseudo adulti imbecilli e arroganti, e nemmeno mi sogno per un attimo di coltivarla, che ho di meglio da fare nella vita.
Grazie Francesco, questo articolo cade a fagiuolo nella mia situazione. Il tuo blog è incredibile, spesso ritrovo le mie problematiche e difficoltà qua dentro, oggi mi hai aiutato veramente e salvato la giornata, forse ho addirittura trovato la chiave per vivere meglio la mia attuale condizione. Ancora grazie
RispondiEliminaCiao Francesco, molto belli i tuoi pensieri. Girando intorno al tema, ricordo che Massimo Bisotti ha scritto: "pazienza" è una strana parola, puoi dirla quando aspetti e quando scegli di non aspettare più". In tal caso, aggiungo, il potere della pazienza diventa assoluto e la lentezza un valore da cui scappare :-)
RispondiEliminaInteressante sarebbe comparare pazienza e resilienza: analogie e differenze.
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