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social media manager |
Inizio questo articolo dando da mangiare al mio smisurato ego: Ho portato questo blog ad avere mezzo milione di lettori al mese, ho scritto un libro (Smettere di Lavorare) che per una settimana è stato il più venduto in assoluto su Amazon. Ho creato un canale Youtube che attualmente vanta oltre 500.000 visualizzazioni al mese.
Dico questo non per vantarmi, non sono novità, sono cose che ormai sapete tutti, ma per precisare fin da subito che qualcosina, su come funzionano le dinamiche di visibilità e viralità, la conosco.
Quei furbetti dei Social Media Manager
Ogni tanto mi capita di imbattermi in personaggi che guadagnano parecchio denaro facendo il lavoro di consulenti nel campo del
Social Media Marketing. Di cosa si tratta? Diciamo che sostanzialmente significa comprendere la realtà di un cliente e
dargli visibilità sul web, principalmente attraverso i social, per aumentare il suo business. Sì, si tratta solo e sempre della stramaledetta corsa al profitto. Alcuni di questi personaggi, dicevo, si mettono in bella mostra sul web facendo vedere quanto sono bravi e competenti. Solitamente sbandierano di aver lavorato per questo e quello, ma soprattutto mostrano la loro bella vita libera, in giro per il mondo, tra viaggi, appartamenti di lusso, soldi, hotel costosi e belle e giovani ragazze; insomma, i soliti valori per cui sbaviamo.
Il cliente, che si sente lontano anni luce da questa realtà, un giorno ne viene a conoscenza, oppure viene direttamente contattato. Fa qualche ricerca e rimane affascinato da quello che scopre. Purtroppo il suo cervello fa la più ovvia e pericolosa delle congetture: "Sono persone di successo, quindi faranno diventare di successo anche me". D'altronde il mondo è mosso da due soli sentimenti: la paura e l'avidità. L'avidità, in particolare, ci rende ciechi, cioè non ci permette di vedere le cose come stanno veramente.
Se, infatti, andiamo ad indagare un po' più nel profondo, spesso scopriamo che hanno profili social con poche migliaia di iscritti, blog non troppo visitati e qualche libruncolo perlopiù auto-pubblicato che vende poco niente. Questa, sul web, è la normalità. Arrivare a fare numeri così bassi, magari dopo anni e anni, non è per niente difficile. Ci sono riuscito io che non ho assolutamente nessun intento di business, figuriamoci chi ci investe belle somme in denaro perché di questo campa. I veri contenuti e personaggi virali fanno dieci volte (se non 100) i loro numeri. Non hanno 10.000 miseri iscritti, ne hanno mezzo milione, non raggiungono solo 3000 persone con un video, ne raggiungono centomila. La domanda quindi è: "Ma se il social media manager al quale ti vuoi affidare per fare i soldi non riesce ad essere lui stesso virale, come può darti la visibilità che speri e per cui lo pagherai profumatamente?".
La risposta è molto semplice: E' tutto un grande teatrino. La figura del social media manager e in generale il social media marketing sono largamente sopravvalutati. Sulla carta è ben chiaro quello che si deve fare, e questi personaggi hanno la soluzione teorica per ogni situazione, ma nella pratica tutto quello che sanno è infinitamente meno efficace. Questo risulta evidente appena ci fermiamo un secondo a riflettere: se ci fosse una strada precisa che ci potesse portare ad avere una forte presenza sul web, non credete che colossi multimiliardari sarebbero sempre virali? E allora dove sono i loro influencer e i loro contenuti super pompati? A me sembra che su Youtube vadano ancora in tendenza i ragazzini che giocano a videogames, e che tra i primi risultati di ricerca su Google vi siano i blog di chi fa le cose con grande passione, non i portali delle multinazionali.
Sapete invece cosa si vede bene? Si vedono gli articoli dei guru del social media marketing posizionarsi tra i primi risultati di ricerca, articoli dai classici titoli: "Come vendere di più", "Come creare un business online" o "Come diventare virali sui social". Quello sì che lo sanno fare e gli riesce anche bene, perché mettono tutto il loro tempo e le loro energie per farlo, visto che è l'unico modo che hanno per trovare nuovi clienti e fare soldi.
Significa che faranno diventare virali anche i nostri contenuti? No, perché anche se ci consegnassero la bibbia del social media marketing, con tutte le regole e le formulette giuste, le cose poi devono essere messe in pratica! Chiunque, come il sottoscritto, che bazzica sul web da tanto tempo, sa bene che per creare una piccola nicchia di affezionati e mantenerla servono anni (non mesi), anni! E bisogna dedicarci tempo ogni giorno. L'80% dei contenuti che si pubblicano sono inefficaci, ma con il duro lavoro ogni tanto azzecchi un articolo o un video giusto che ti fa crescere. La stragrande maggioranza delle aziende non trae un beneficio da queste strategie perché dopo che il social media manager ha distribuito il suo sapere, tutti tornano ai loro problemi quotidiani, a rispondere al telefono, inseguire fatture non pagate e discutere con i fornitori e gestire i dipendenti. L'ho visto accadere molte volte, quando lavoravo, e in numerose aziende.
E poi, ad un certo punto, basta che Google, Youtube, Instagram cambino una virgola nei loro algoritmi e il 60, 70, 80% del traffico sparisce in una settimana. Anche questo mi è capitato svariate volte, e ho sempre dovuto lavorare duramente per tornare in carreggiata. Se capita alla tua azienda cosa fai? Paghi ancora il social media manager per mettere a posto la situazione?
Se ci pensiamo questa è sempre la solita vecchia storia: I cercatori d'oro, in America, si buttavano nel business per guadagnare, ma quelli che guadagnavano veramente non erano loro, erano le persone che vendevano gli strumenti per scavare o che lavavano i vestiti dei minatori. La stessa cosa accade oggi: il cliente pensa che per trovare l'oro basti una piccozza, ma ignora che dovrà rompersi la schiena e, comunque, ne troverà poco.
....quindi?
RispondiEliminaStai dicendo che invece di un consulente ci vuole un community manager all interno dell azienda per smazzarsi blog e cambi di algoritmi?
No perchè tanto poi Google cambia una virgola e perdi il 90% del traffico.
EliminaCaspita però! Mi stavo x avvicinare ai social media in quanto nn dedico tempo, ma mi piacerebbe imparare il funzionamento corretto, sí penso sia utile x conoscenza. Ma se poi uno volesse fare anche marketing x la piú disparata delle cose, leggendo il tuo articolo rimarrebbe un po' senza parole... Mi sa' che un approfondimento del tuo/I articoli sarebbe molto utile... Grazie Francesco!
RispondiEliminache ne pensi di Montemagno?
RispondiEliminaMeglio il Ninja Marketing, che con (solo) qualche migliaio di Euro ti fa corsi senza paragoni... E la gente paga! :D
EliminaNon sono su Facebook, non ho Whatsapp, nenche Twitter e Istagram... tantomeno uno Smartphone!
RispondiEliminaEppure, caro Francesco, vivo benissimo!!!
Buon Natale!
E vabbè, ma se uno ha un'azienda o, comunque, qualcosa da vendere è innegabile che i social, uniti ad un sito web, siano importanti. Dipende!
EliminaPersonalmente non acquisto neanche uno spillo su internet e nei centri commerciali. Mi chiedo come saranno le nostre città fra qualche anno senza negozi. Nel mio quartiere, in una zona centrale di Roma, ogni giorno chiude un negozio...
EliminaVoglio avgiungere che molte persone lavorano sfruttate da queste multinazionali che non pagano neanche le tasse.
Per quanto mi rigusrda Amazon potrebbe fallire domani mattina!
La cosa ovvia, invece di pagare un consulente esterno (che spesso ti chiede cifre assurde), è investire parte del proprio tempo per imparare a scrivere nel migliore dei modi e capire come funziona Google (SEO Copywriting!)... E il lavoro te lo fai da solo, fosse non altro perché è una cosa che richiede moltissimo tempo. Non sarà certo l'esperto dell'agenzia di turno a cambiare le sorti del tuo sito se tu, per primo, non decidi di capire come funzionano simili argomenti. Se Pinco Pallino vuole peredere peso, oltre al nutrizionista, deve poi crearsi una coscienza alimentare per andare avanti da solo, altrimenti sarà costretto a sborsare soldi in eterno...
RispondiEliminaDiffidate anche dei corsi (non tutti, eh); corsi che nella maggiornza dei casi sono solo truffe frega soldi: chiedere centinaia di Euro per un fine settimana di formazione, come fanno molte scuole capitanate da titolari furbetti, equivale a buttare i soldi nella tazza del cesso. Molto meglio un paio di libri, uniti a tanta buona volontà.
Una presa di posizione di gran coraggio, in un mondo governato dalle logiche dei social network. Bravo Francesco, come sempre
RispondiEliminaIl problema non sono i Social Network (che pure Francesco utilizza!) ma i tanti furbacchioni che ti promettono miracoli, dietro pagamento di cifre spesso assurde. Se hai un sito internet Facebook e company possono essere molto utili, ma non serve gonfiare il portafoglio degli "espertoni" di turno, che amano tanto chiamarsi digital strategist. Lo puoi fare da solo, dietro lettura di qualche buon libro.
EliminaInternet è una bella illusione che funziona solo per chi è disposto a vendere se stesso e la propria vita fintissima pur di influenzare quattro poracci che credono alle cagate dei vari personaggi famosi- famosi per non essere nessuno e non saper fare una ceppa se non appunto vendersi sui social- che poi mi chiedo come si possa influenzare un poraccio non solo di spirito ma anche di portafoglio a comprare capi o prodotti ultra firmati proposti dalla sciacquetta cretina o dal rapper analfabeta di turno, ma tant'è...
RispondiEliminaE mi associo al commento del 25 dicembre, se uno non capisce assolutamente come funziona il mondo di Internet non può che finire come il pollo in forno.
Diffidare SEMPRE di corsi, seminari dei guru de noantri e di chiunque in generale, ftti nell'arco di un giorno o due che non servono a niente e non insegnano niente ma che spremono soldi ai boccaloni di turno spesso troppo disperati e in cerca di risposte esterne che non troveranno mai.
Che piaccia o no, le cose che valgono davvero nella vita sono sempre GRATIS ma paradossalmente non arrivano a scroscio come la pioggia d'estate, bisogna sapersele guadagnare con disciplina, metodo e determinazione.
Anna
Ciao Francesco, ancora una volta complimenti per il blog e per il coraggio con cui lo gestisci, affrontando certi temi tanto di attualità. Questa volta non sono completamente d'accordo con te, in quanto io penso che, al di là di questi finti santoni che si fanno pagare profumatamente per elargire il loro sapere o presunto tale, esistono anche molti professionisti che lavorano onestamente. Il problema, secondo me, è che siamo un po', o quasi, tutti molto creduloni e ci facciamo ingannare dalla promessa di soldi facili. Io dico sempre, diffidare da chi promette miracoli, per vedere i risultati di crescita di un azienda, grande o piccola che sia, ci vuole tempo, costanza e tanta, tanta fatica. Inoltre, un esperto può fornire suggerimenti, una via maestra da seguire, ma poi spetta all imprenditore adattare le cose in base alle sue esigenze. Consultare un esperto, quando di esperto effettivamente si tratta, può portare comunque benefici, anche per il solo fatto di ottenere un parere da chi, da esterno, guarda un azienda in modo oggettivo... Comunque grazie per il tuo lavoro in questo blog. Fino a pochi mesi fa ero ingabbiata anche io i una vita assurda, mentre ora, sto facendo dei passi per cambiare completamente le cose e devo dire che, nonostante le grandi difficoltà, ma quelle ci sono sempre, comincio a vedere gli effetti positivi del cambiamento. La strada è ancora lunga e non so dove mi porterà. Tuttavia il tuo blog ha davvero rappresentato per e un punto di svolta.
RispondiEliminaCiao Francesco,senza che tu ne abbia fatto il nome ho capito perfettamente a quali/quale personaggio ti riferisci. Personaggi che alla fine vendono sempre fumo (il loro fantomatico corso di blogger o guide varie) e si vantano di aver fatto o raggiunto non si sa' che cosa. La cosa piu' penosa che ho visto e' stata quando uno di questi personaggi e' andato ad intervistare l'unica persona seria,posata ed intelligente di questo mondo "social" per cercare subdolamente di carpire qualche segreto/consiglio senza capire che anche se gli avesse dettato tutto per filo e per segno non ci sarebbe mai riuscito ad arrivare al suo livello in quanto due persone di uno spessore completamente opposto ed abissale. Detto questo non voglio assolutamente dire che i social non servono,ma che semplicemente funzionano da soli in quanto sono semplicemente dei mezzi di comunicazione,quindi basta creare un contenuto ch interessa a qualcuno e piano piano o rapidamente (se si fa' virale) arrivera'.
RispondiEliminaUn saluto
Andrea