Anche se non ce ne rendiamo conto la nostra vita è condizionata dai "sì". Diciamo sì in molte più occasioni di quelle che immaginiamo, anche senza rendercene conto e questo spesso è il motivo per il quale non riusciamo a realizzare ciò che desideriamo veramente.
Imparare a dire no è fondamentale per riuscire a realizzare tutto e va ben oltre le semplici richieste dirette che riceviamo, si tratta di smettere di fare ciò che non ci porta un reale valore e che non ci interessa veramente, perché diciamo inconsciamente sì ogni volta che scegliamo di non di re no.
Quando dovremmo dire no
Se prendiamo in prestito una delle frasi più celebri di Aristotele e la rielaboriamo per i nostri scopi, comprendiamo immediatamente che ciò che siamo dipende direttamente da tutte le volte che abbiamo detto sì. Aristotele infatti spiega: "Siamo ciò che facciamo in modo ripetitivo" il che significa che la nostra persona, dove ci troviamo, e quello che pensiamo sono frutto delle innumerevoli volte che abbiamo scelto di dire "sì". L'aspetto inquietante di questa grande verità è che non ci accorgiamo di dire sì in tutta una serie di situazioni che ormai fanno parte della nostra quotidianità.
Ogni volta che apriamo Facebook e scrolliamo lo schermo stiamo dicendo "sì".
Ogni volta che mangiamo qualcosa stiamo dicendo "sì".
Proprio ora, mentre leggiamo questo articolo, stiamo dicendo "sì".
Ma a cosa stiamo dicendo sì? Beh, la vera domanda da porsi sarebbe "A cosa non stiamo dicendo no?". Ogni azione che compiamo ne esclude un'altra. Se perdiamo tempo su Facebook probabilmente non lo stiamo impiegando per fare qualcosa di più utile, se mangiamo cibo poco sano probabilmente stiamo dicendo no alla linea o a una vita lunga e priva di gravi malattie e ogni volta che decidiamo di credere ciecamente a ciò che leggiamo, stiamo dicendo "no" ad una cultura vera e alla creazione di una mente critica e consapevole.
Ogni scelta (o meglio ogni non-scelta) esclude altre opportunità e ogni opportunità persa ha un costo. Dire sì, anche indirettamente, anche semplicemente perché non abbiamo esplicitamente detto "no", ha delle precise conseguenze, ecco da dove deriva l'importanza di imparare a dire no.
Ciò che oggi siamo e ciò che oggi facciamo deriva da ciò a cui abbiamo detto sì ieri. Per esempio oggi abbiamo 100 euro in meno in tasca perché ieri abbiamo detto sì alla tentazione di acquistare un nuovo paio di scarpe. Questa conseguenza può importarci o meno, c'è chi preferisce avere 100 euro e chi le scarpe lucide, ma non va sempre così. Se oggi pesiamo 100Kg è perché nell'ultimo anno abbiamo detto sì al divano e no alle scarpe da ginnastica, e questo incomincia ad importarci già di più. Probabilmente se viviamo in affitto è perché abbiamo detto sì al divertimento e al dispendio incontrollato di denaro, mentre se avessimo detto no ad una gestione disattenta del denaro, forse oggi avremmo una casa tutta nostra e qualche preoccupazione in meno. Se abbiamo il cancro ai polmoni forse è perché abbiamo detto sì al vizio del fumo e no all'intelligenza.
Compreso questo è facile capire che ciò che accadrà domani dipenderà dalla nostra capacità di dire no oggi. Le piccole decisioni che prendiamo quotidianamente sono ciò che forgia il nostro futuro. Nella vita, ogni tanto ci sono grandi stravolgimenti che cambiano tutto, ma sono rari e molti di noi vivono esistenze tranquille, monotone, prive di grandi eventi. Eppure, se guardiamo indietro, ci rendiamo conto che molte cose sono cambiate drasticamente anche se non ci sono mai stati stravolgimenti eclatanti. Il motivo è che la somma dei piccoli sì e no detti ogni giorno porta a lenti, ma profondi, cambiamenti. Inoltre, spesso, i grandi eventi scaturiscono proprio dalle piccole scelte quotidiane. Se due persone divorziano questo evento stravolge la vita di entrambi, ma la vera causa del cambiamento non è il divorzio in sé, sono i piccoli no non detti che hanno portato quell'evento. Un marito che ha detto sì troppe volte ai propri interessi e magari non si è curato dei figli e della casa, una moglie che ha detto sì troppe volte ai suoi bisogni di attenzione e ha pensato solo a ciò che vuole e non ciò che da (sono solo esempi eh!), rappresentano le piccole "non scelte" quotidiane che hanno portato al divorzio. Sono queste la vera causa del tutto.
Sorprendentemente, poi, imparare a dire no può anche cambiare il passato. Questo concetto sembra andare contro ogni logica, ma diventa chiaro quando si comprende cosa è realmente il passato. Il passato è solo un ricordo, ma questo ricordo vive nel presente se lasciamo che lo condizioni. Se in passato abbiamo fatto una brutta figura parlando in pubblico, probabilmente oggi ci teniamo ben lontani dal ripeterla, ma attraverso l'uso del "no" possiamo cambiare il senso di quell'evento passato. Diciamo no alla paura e sì alla crescita personale, adoperiamoci per imparare come si parla in pubblico e come trovare fiducia in noi stessi, e allora quell'evento passato non sarà più un terribile ricordo, ma quel passaggio necessario che ci ha portati ad essere, oggi, capaci di parlare alla gente senza paura. Senza quell'evento probabilmente non saremmo la persona migliore che siamo oggi, pertanto attraverso i "no" detti oggi possiamo cambiare il significato di quanto accaduto in passato.
Ogni momento della nostra vita dipende dalla nostra capacità di dire no. Si potrebbe pensare che dipenda dalla capacità di dire sì, ma non dobbiamo dimenticare che nella nostra quotidianità diciamo sì a tutto ciò che esplicitamente non escludiamo dalle nostre priorità, ed è proprio attraverso il concetto di priorità che possiamo imparare a dire no quando necessario.
Jim Collins, Famoso "business consultant" e autore americano dice: "Se hai più di tre priorità, allora non ne hai nessuna!" e ha perfettamente ragione. Nella propria vita la maggior parte delle persone quanto tempo può realmente dedicare alle cose? Pensiamo alla nostra quotidianità, a cosa possiamo dedicarci seriamente?
Considerando che per quasi tutti una di queste è il lavoro e la seconda, per molti, la famiglia, diciamo che se siamo bravi riusciamo si e no a dedicare il resto del tempo ad un'altra attività. Ma anche se ci importasse poco del partner o della famiglia e non lavorassimo, ci rendiamo facilmente conto che è difficile dedicarsi in maniera seria a più di tre. Certo, possiamo fare mille attività, ma se le vogliamo fare bene, impegnandoci, cercando di eccellere e ottenere dei risultati superiori alla media, allora "tre" è il numero chiave.
È ora facile comprendere che per realizzare ciò che desideriamo dobbiamo definire con chiarezza le nostre tre priorità, cioè decidere a cosa dedicare seriamente il nostro tempo. Se non lo facciamo difficilmente arriveremo dove ci siamo prefissati o saremo la persona che vogliamo essere. La maggior parte degli individui non riesce a fare ciò che desidera semplicemente per il fatto di dare troppa importanza e attenzione a troppe cose poco importanti.
Ecco ancora una volta emergere l'importanza di imparare a dire no a tutto quello che non ci interessa o che comunque conta meno dei nostri obiettivi principali. Anche il miliardario Warren Buffett spiega che: "La differenza tra le persone comuni e quelle di successo è che quelle di successo dicono no alla maggior parte delle cose".
Immaginiamo di voler diventare bravi a suonare il pianoforte; probabilmente dovremo dedicare del tempo ogni giorno a questa pratica, ma il tempo lo troveremo soltanto se diremo no ad altre attività, anche banali o apparentemente poco incisive, ma che ci impedirebbero di essere costanti. Così sarà importante imparare a rinunciare, evitare di vedere un'amica, saltare una cena, dire no a qualcuno che ci chiede un favore, ma anche non cedere alla pigrizia, ai vizi, alle tentazioni, all'istinto e alla rabbia. Si tratta quindi sia di decidere con precisione a cosa vogliamo dedicare tempo ed attenzione, sia a dire no alle nostre debolezze, in modo da trovare la forza di dedicarci in prevalenza alle tre priorità che abbiamo stabilito.
Naturalmente questo non significa che tutti siano in grado di gestire tre priorità; solo chi è ben organizzato e sa gestire bene il suo tempo riesce a portare avanti tre obiettivi contemporaneamente, moltissimi infatti hanno il problema opposto: si dedicano con troppa forza ad una sola cosa escludendo tutto il resto. Il manager che dedica tutto il suo tempo al lavoro, che è spesso in trasferta, partecipa a numerose cene di lavoro e va in ufficio anche il sabato, di fatto fa solo quello, ma questa scelta ha delle conseguenze ben precise.
Sarebbe folle credere che dedicandoci solo a ciò che ci interessa possiamo preservare il resto. Di questo dobbiamo essere coscienti: definire delle priorità imparando a dire no al resto, significa dichiarare pubblicamente cosa non ci interessa. Se, da un lato, disinteressarci del calcetto il mercoledì sera non ha grosse conseguenze, mettere da parte le persone care ha conseguenze ben più importanti. Le priorità vanno definite con attenzione e, se mi permettete un consiglio, in questi casi cerchiamo di dare più ascolto al nostro cuore che alle nostre ambizioni.
Una volta stabilite le nostre tre priorità principali, quindi, dobbiamo aspettarci che tutto il resto ne risenta fortemente; questa presa di consapevolezza ci aiuta molto a "dire no" perché (ad esempio) essere coscienti che scontentare un amico o un cliente significa favorire la famiglia, ci dà la giusta determinazione per dire no. Anche rinunciare ai nostri vizi è più facile se siamo consapevoli che quei "no" sono dei "sì" a prospettive future migliori. È il senso di orgoglio e consapevolezza che ci fa sentire forti nelle prese di posizione. Se sai quello che stai facendo e sai perché lo fai, non avrai timore a dire no. Le persone deboli sono quelle che hanno le maggior difficoltà a dire no, ma la debolezza si vince con la consapevolezza e la fermezza di principi. Chi è determinato e ha stabilito quello che realmente vuole non sarà mai debole perché in lui non risiede quell'incertezza che potrebbe farlo propendere per il sì, quando invece dovrebbe dire no.
In questo processo quindi abbiamo capito che nella vita dobbiamo imparare a dire no sia agli altri sia a noi stessi. Nei confronti degli altri la sincerità è sempre l'arma vincente: se dobbiamo dire no ad una birra di troppo perché dobbiamo guidare, diciamolo chiaramente, non inventiamo scuse. Se dobbiamo dire no ad un invito o un impegno perché partecipando trascureremmo qualcun altro, spieghiamolo apertamente. Chi dice la verità non ha nulla da temere. Nei confronti di noi stessi invece è solo una questione di determinazione. Se non siamo in grado di rinunciare a qualcosa per realizzare qualcos'altro, allora significa che quel qualcosa non ci interessa veramente e che dobbiamo rivedere le nostre priorità. Nessuno di noi ha difficoltà a dire no in favore di qualcosa che gli interessa veramente, in caso contrario, forse, si tratta solo di riflettere su quali sono i nostri reali bisogni. Se non lo facciamo, il rischio è quello di fallire su ogni fronte e quindi essere infelici.
Un bel video per imparare a dire no in modo corretto
Conclusioni
Sorprendentemente imparare a dire no è una delle capacità più importanti nella vita di ognuno e inaspettatamente abbiamo compreso che ogni volta che non prendiamo una posizione chiara stiamo di fatto dicendo sì. I sì incontrollati sono la causa di tutto, soprattutto dei nostri problemi, e per questo diventa estremamente importante imparare a dire no nei modi e nei momenti giusti.
Definiamo le tre priorità della nostra vita e "combattiamo" con gli altri e con noi stessi per dedicare a queste massimo tempo ed attenzione; solo così diventeremo nuovamente padroni delle nostre scelte e quindi della nostra vita e solo attraverso questa consapevolezza avremo sufficiente forza per realizzare tutto quello che abbiamo sempre desiderato e che (forse) non sapevamo nemmeno di voler realizzare.
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grazie del consiglio veramente interessante ,
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